Need for Speed è una serie longeva. Tra alti e bassi ha accompagnato molti di noi attraverso gli anni e, anche quest’anno, è di ritorno sui nostri schermi. Un Need for Speed all’insegna del rebooting, visto anche il riscontro tiepido riscosso dall’ultimo uscito, Rivals.
Strizzando l’occhiolino
È innegabile che uno dei titoli più amati della serie sia Underground (subito prima di Porsche 2000) ed è proprio a questo storico capitolo che il nuovo Need for Speed strizza l’occhiolino. Avviano nel gioco ci troviamo nei panni del solito novellino, pilota sopraffino ma sconosciuto che deve farsi un nome nella grande città di Ventura Bay, città fittizia nord americana. Per fortuna incontreremo Spike, un giovane esuberante e un filo mitomane che ci farà conoscere la sua crew composta da Amy, Robyn, Manu e Travis. Questi cinque giovani, tutti impersonati da attori in carne ed ossa, ci accoglieranno nel loro giro e saranno i nostri compagni di corse. Tra una scena al diner e una al garage, vedremo le loro storie da una prospettiva in prima persona. Va detto che i ragazzi sono abbastanza ridicoli, si salutano col pugnetto, si chiamano di continuo via telefono, non riescono mai a far funzionare un video né su smartphone né su PC. E ogni volta che una delle ragazze ci invita a fare “qualcosa di speciale” è sempre correre in città, il che è un pochino deludente! Scherzi a parte, ognuno della crew è specialista in una disciplina di Need for Speed: tuning, stile, velocità, fuorilegge e crew. Continuamente saremo quindi invitati a raggiungere sfidanti per corse notturne, che siano corse punto a punto, sfide in derapata, sfide a tempo e fughe dalla polizia. Il gameplay è quindi tutto incentrato sulla nostra notorietà, o REP, che dobbiamo guadagnare partecipando a eventi e guidando in modo stiloso. Grazie a moltiplicatori cumulabili, più guidiamo in modo fico a lungo e più sarà facile ammassare punti REP. Avanzare di livello ovviamente ha un senso visto che potremo sbloccare nuovi parti per il tuning delle nostre vetture, per spingere il nostro bolide sempre di più. Gli eventi proposti dai nostri 5 bro si assomigliano un po’ tutti devo dire anche se c’è un certo sforzo a lato di design. Per esempio non ci sono solo semplici gare di drift: le varianti sono il treno delle derapate (bisogna restare vicini al proprio compagno di corsa per fare punti) e la testa della corsa in cui faremo più punti se siamo davanti agli altri corridori. Peccato che, per quanto mi riguarda, le sezioni drift sono le meno riuscite visto che le auto non derapano nemmeno lontanamente come piace a me. Troppo difficile iniziare la derapata, troppo complicato mantenerla a lungo in modo soddisfacente. È possibile impostare lo stile di guida (in modo un po’ scomodo, dovendo passare dal garage) per ogni vettura ma o scivolano male o scivolano troppo. È una valutazione personale perché un altro redattore di Joypad invece si è trovato molto bene, essendo abituato al modello di guida di GTA V. In Need for Speed non ci sono solo gare: i fan dell’achievement al 100% potranno sbizzarrirsi cercando collezionabili come luoghi panoramici, miglioramenti auto e posti in cui sgommare.
Vampiri su ruote
Ventura Bay è una città che vive di notte. Solo di notte. Insomma, non sperate di vedere mai la luce del sole perché non c’è. Le gare, che si svolgono in tre zone diverse della città, si correranno al buio o al massimo all’alba, sotto la pioggia o all’asciutto ma sempre evitando i momenti diurni. L’idea dietro questa scelta è che il mondo delle corse clandestine è un mondo che vive nelle ore in cui il traffico è meno intenso e la polizia, in teoria, è meno presente. Tutto molto scenografico se non fosse che dopo un po’ tutta questa notte ci viene un po’ a noia. Sebbene la città sia, come detto, divisa in zone (centro città, collina, autostrada), non è che sia poi così variata. Dopo poche ore di gioco dunque non faremo più molto a caso ai pur begli effetti di luce e della pioggia per gareggiare in zone viste e riviste. Ad esacerbare il senso di déjà vu il fatto che il terreno di gioco non è grandissimo e anzi, dopo 3 o 4 ore avremo visto praticamente tutto quello che c’è da vedere.
Per fortuna ad alleviare un po’ la monotonia troviamo l’estesa sezione tuning. Per quanto riguarda le performances troviamo una estesa lista di componenti che vanno dall’oramai imprescindibile Nos a centralina, scarichi, rollbar, albero di trasmissione e via dicendo. Volendo possiamo utilizzare una sola auto per tutta la carriera visto che, grazie ai potenziamenti, possiamo trasformare qualsiasi cesso in un bolide con centinaia di cavalli sotto il cofano. Il gioco fa comunque del suo meglio per “obbligarci” a cambiare vettura, proponendo gare che vanno affrontate con auto di una potenza ben definita (ad esempio, sotto i 250 cavalli) ma in sostanza quando trovate l’auto dei vostri sogni, potete tenerla anche per sempre. Il tuning estetico, gratuito, ricorda molto quello di Underground. Vinili, vernici metallizzate, diversi livelli di autocollanti vari faranno la gioia del tamarro che c’è in voi. Io per esempio ho fatto una colorazione verde metallizzata con inserti in rosso e viola, finestrini mimetici e fiamme sul cofano. Una cosa che non si può guardare tanto è kitsch! L’acquisto di parti speciali come gonne, cerchioni e spoiler è abbastanza a buon mercato cosa che ci lascia il massimo della grana per i potenziamenti prestazionali.
Tutti assieme a fare bungee
L’IA di Need for Speed bara. Non c’è niente da dire. Ghost Games ha pensato bene di programmare gli avversari in modo che siano sempre attorno a noi. Inutile prendere il largo in prima posizione e lasciare indietro gli altri di qualche centinaio di metri perché, invariabilmente, ad un certo punto una o due auto ci supereranno. Totalmente irrealistico visto che per qualche secondo gli avversari devono andare minimo al doppio della nostra velocità per poter fare certe rimonte. Una volta davanti a noi poi perdono mordente diventando facili preda dei nostri bolidi. L’effetto è evidentissimo nelle prime ore di gioco anche se poi diminuisce un po’ verso la fine, pur restando una scomoda presenza. Personalmente avrei preferito una sfida più corretta e bilanciata dove, se riusciamo a staccare gli avversari, è perché siamo stati bravi e non perché l’IA ci ha permesso di farlo in attesa di superarci!
Eye candy
Need for Speed è tecnicamente valido. Bella, anche se un filo anonima, la città di Ventura Bay. Molto riusciti gli effetti della pioggia sulla carrozzeria, l’illuminazione è superba coi suoi riflessi di luce ed effetti dinamici. Il Frostbyte Engine dà il meglio di sé in questi frangenti. Abbiamo notato qualche rallentamento che sembra dovuto al ritardo di caricamento degli asset di gioco, cosa che fa scattare il titolo per un paio di secondi. A parte questo però i caricamenti sono ragionevoli, specialmente se usiamo il teletrasporto tra una gara e l’altra.
Un problemuccio però va assolutamente affrontato.
La città è sempre online, il che significa che saremo sempre in compagnia di 7 altri player umani. Essi possono far parte della nostra crew oppure essere persone random. Il problema è che mentre noi corriamo una gara è possibile che gli altri giocatori umani vengano a darci fastidio oppure, cosa ancora peggiore, che il tracciato della nostra gara e della loro vada ad intersecarsi. Questo porta a frontali stellari, incidenti da milioni di dollari! Non che dobbiamo pagare le riparazioni ma è una cosa molto fastidiosa se, a 3/4 della corsa finiamo per spiaccicarci contro qualcun altro. Sarebbe stato molto meglio fare in modo che le gare altrui siano rappresentate come dei ghost incorporei, in modo da non andare a cozzare letteralmente contro di noi.
Voglia di velocità?
Need for Speed cerca di tornare ad una formula più semplice. Affiancando grandi nomi del mondo dei motori underground (Ken Block, Magnus Walker, Nakai-san, Risky Devil e Morohoshi-san) alla nostalgia per NfS Underground riesce a proporre qualcosa di più immediato rispetto ai complessi titoli always on MMO degli ultimi anni anche se, per il 2016 già si cambierà visto che Need for Speed Edge sarà invece proprio always on MMO! Per ora Need for Speed saprà divertire i fan della serie in cerca di un arcade notturno. Simpatica l’idea dei personaggi in carne ed ossa anche se sapranno romperci le scatole ogni 20 secondi con telefonate e messaggi. Tuttavia ci sono arcade migliori là fuori… Ringraziamo Xbox per il secondo codice review che ci ha permesso di testare le crew!