Squadra che vince non si cambia, e questa accoppiata nintendara non sembra smentire le attese. Parliamo dell’unione tra il cappellino rosso baffuto più famoso di Nintendo e il riccio blu adrenalinico che conosciamo da anni, ossia Mario e Sonic, di ritorno in un nuovo capitolo olimpionico. Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 è il prosieguo di una saga che non mostra nemmeno stavolta particolari variazioni, ripresentandosi ogni quattro anni canonici per far sentire la propria presenza sul mercato e omaggiare l’evento sportivo più antico al mondo.
A oltre dieci anni dal suo esordio, Sonic e Mario tornano sui nostri schermi, approdando per la prima volta su Nintendo Switch, con una buona storia a livello narrativo.
Tra presente e passato
L’incipit della storia si focalizza su una console misteriosa, tale Tokyo 64 (così battezzata in memoria delle Olimpiadi del 1964 nella capitale giapponese), realizzta dal Dr. Eggman per lanciare letteralmente i due personaggi protagonisti in un videogioco ambientato proprio a Tokyo, ma in un’epoca precedente alla nostra. Non solo i buoni, ma anche i cattivi eroi e antieroi si troveranno prigionieri di un universo a 8-bit basato sulla prima, storica, olimpiade tenutasi nella capitale giapponese. In attesa di un aiuto dal mondo esterno, quindi, i vari personaggi decideranno di competere nella celebre competizione sportiva.
Il debutto è previsto per l’1 novembre, ma i motori si stanno già scaldando tra meccaniche riproposte e poco originali, consentendo però a questo franchise un certo livello di accessibilità e di plurime modalità di gioco: dal singolo Joy-Con all’uso del controller, una coop locale o una partita in single player sono le diverse possibilità di accesso alle tantissime discipline sportive disponibili in questo party game frizzante, ma dal sapore non originalissimo. Dunque ogni disciplina può essere affrontata con entrambi i Joy-Con, con uno solo oppure utilizzando semplicemente i pulsanti.
Mille sport in un solo gioco
In questa prima prova abbiamo però avuto modo di considerare come siano assolutamente necessari una buona coordinazione nei movimenti e prestare massima attenzione alle sequenze: un solo sbaglio potrebbe compromettere l’intera performance e a lungo andare potrebbe insorgere in noi un certo qual senso di smarrimento e frustrazione. Stabilire nuovi record non è ovviamente impossibile, ma potrebbe essere necessario lavorarci parecchio. Gli sport disponibili sono davvero tantissimi e di vario genere: dal tiro con l’arco, al surf, passando per il calcio e anche l’arrampicata: le variazioni sul tema sono parecchie e coinvolgenti, tutte da sviscerare il più possibile e che ci interessano davvero molto.
Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si è dimostrata finora un’esperienza non troppo scontata nelle meccaniche e coinvolgente, con una buona dose di sfida e con altrettante batoste che ci arriveranno tra capo e collo. Una sfida più logica e mentale, due qualità del resto richieste nelle discipline sportive anche nella realtà.