Molti si ricorderanno dei Game Boy trasparenti, l’advance o l’advance SP, edizioni speciali senza vernice.
Ebbene, direttamente da Iwata Ask, evento molto frequente nel mondo Nintendo, spuntano le prime immagini di un 3DS XL versione demo per spiegare le migliorie apportate allo schermo ma.. con uno stile già visto in precedenza.
I colori al lancio disponibili sono già stati annunciati come il rosso, blu e argento, ma non escludiamo un possibile “colore” trasparente anche per il nuovo restyle del 3DS: visto che una simile mossa non é stata adottata per la gamma Ds classico, lite, Dsi o Dsi XL. Speriamo quindi in una maggiore offerta cromatica: un tuffo nel passato per i nostalgici e soprattutto per coloro che giocavano al Game Boy trasparente che, diciamocelo, ne aveva di stile!
Visto l’uscita ormai alle porte per i mercati europeo e giapponese (il prossimo 28 Luglio), Iwata ha voluto sottolineare che gli schermi del 3DS XL hanno subito una miglioria per quanto riguarda il riflesso, la resa dei colori e della luminosità, per avere una migliore esperienza utente. Anche se sono da sottolineare le parecchie critiche che sono sorte dal Web riguardante la scarsa risoluzione adottata sulla console che, effettivamente, non é delle migliori (ricordiamo, schermi superiori a 800 x 240 in 2D e 480 x 240 in 3D mentre 320 x 240 lo schermo inferiore), soprattutto se confrontato con la concorrenza. Dubbi quindi comprensibili sulla qualità finale dell’immagine e i “pixel grandissimi e visibili” sono la paura o il disaccordo nei confronti del restyle proposto da Nintendo. Il nostro consiglio é di provarlo e nel mentre di ascoltarvi la nostra preview sul nuovo 3DS XL.
Altre dichiarazioni invece riguardano il Circle Pad Pro: un’altra critica nata dai videogiocatori di tutto il mondo per ancora l’assenza del secondo analogico…viste le generose dimensioni del restyle. Paradossalmente di spazio non ce n’era! Iwata ha espresso chiaramente che Nintendo ha preso in considerazione di integrare il circle pad pro, ma il problema in questione era proprio tecnico! La periferica richiedeva più spazio (per i dorsali) e una modifica alla struttura inferiore della console con l’aumento sensibile delle dimensioni (ancora più grande quindi) e soprattutto, maggiori consumi visto che sarebbe stato necessario castrare la batteria (che ricordiamo dovrebbe essere da 1350 mah). Gli ingegneri Nintendo quindi sono stati obbligati a scendere a un compromesso e offrire la periferica ancora come opzione.
Per vedere quindi un secondo analogico sarà molto probabilmente necessario aspettare una nuova console Nintendo.
