Infamous è un brand che nasce nel 2009 per Playstation 3, fin da subito entra a far parte delle IP Sony più interessanti della scorsa generazione. Dopo il sequel sempre uscito su Playstation 3, ecco che Infamous : Second Son debutta anche per la “next gen” targata Sony in esclusiva per Playstation 4. Sviluppato da Sucker Punch e presentato inizialmente all’E3 dell’anno scorso, sarà disponibile nel mercato per la fine di questo mese di marzo.

Infame o Eroe ?

Delsin Rowe è un ragazzo di 24 anni piuttosto ribelle, che tende a mettersi nei guai consumando atti di vandlaismo contro beni pubblici quali cartelloni pubblicitari, muri et similia causa della sua passione come writer. Seppur il raggiungimento della maturità da 6 anni, Delsin è tenuto continuamente sotto controllo, e protetto, dal fratello poliziotto molto più responsabile. Ma l’inconvenienza di un incidente causato da un furgone che trasporta bioterroristi, detti Conduit, capovolgerà la vita dei giovani fratelli e dell’intera comunità in cui vivono. Dopo aver soccorso le persone all’interno del veicolo, Delsin scopre di poter assimilare i loro poteri così diventare un vero e proprio “bioterrorista”. Tra spavento ed incredulità, l’arrivo di Augustine, capo indiscusso del DUP, mette alla dura prova l’intera comunità che subisce una vera e propria tirannia dall’organizzazione statale. Tocca quindi ai due fratelli, o meglio, a Delsin ad affrontare mille insidie nei pressi di Seattle, sfidando direttamente il DUP al fine di portare l’ordine e liberare la regione da una tirannia incontrastata : una vicenda organizzata in base al “destino” che il giocatore sceglierà. Come da tradizione, infatti, il personaggio sceglierà due karma da perseguire : l’eroico, o meglio, la vicenda “buona” (caratterizzato dal colore blu) oppure l’infame, vale a dire quella “cattiva” (caratterizzata dal colore rosso). A seconda della scelta, la trama e le abilità da sbloccare si adatteranno di conseguenza automaticamente. A nostro parere, la sceneggiatura è di buon livello e ben strutturata : la divisione tra infame ed eroico è, seppur seguono lo stesso obbiettivo, abbastanza netta che sa ben plasmare il carattere di Delsin dopo l’acquisizione del potere conduit. Parlando delle abilità, quest’ultime si sbloccheranno a seconda del grado raggiunto in entrambi i destini (diviso in diversi livelli) aumentati grazie alle azioni svolte durante il soggiorno a Seattle. Come open world se ne producono diverse : come ad esempio smantellare un traffico di droga (aumentando l’eroicità) o impedire il diritto di manifestare attaccando i civili (che aumenta l’infamia. Destini che si distinguono anche nello stile di combattimento, in cui, analogo in Dante’s Inferno, si potrà giustiziare (infamia) o graziare con sottomissione (eroico) i militanti del DUP.

Vacanza a Seattle

Tra le novità che spiccano la formula sandbox openworld che vede protagonista la città di Seattle è una delle più interessanti. Seppur all’inizio si è costretti a seguire una linea guida che funge da mini tutorial (fino all’attacco DUP nella comunità di Delsin), l’arrivo poi nella città di Seattle mostra fin da subito il vasto spazio esteticamente ben costruito. Complice della bellezza della città in game : l’assenza di caricamenti tra i diversi quartieri e gli effetti di illuminazione che variano a seconda dei momenti della giornata, come mattino, sera o bel tempo / pioggia (basati sulla missione principale in cui è alle prese il giocatore). Il framerate, molto stabile, permette di godere appieno l’esplorazione di ogni singolo angolo, oltre alla conformazione delle case / palazzi che permettono a Delsin di sorvolare i tetti con facilità. Essendo un vasto spazio chiaramente non mancano i “viaggi veloci” sbloccabili tramite missioni secondarie che interessano la liberazione dei quartieri dalle grinfie del DUP. Le lotte contro i soldati del DUP saranno sempre al centri dell’attenzione sia per le missioni secondarie che per quelle principali, in cui Delsin verrà assalito spesso in massa. Seppur non ai livelli di un Hack and Slash musou giapponese, Infamous Second Son riesce abbastanza bene a gestire gli attacchi avversari di massa grazie alle diverse abilità disponibili capaci di colpire un singolo avversario o un intero gruppo, proponendo diversi stili di combattimento. Essendo comunque un action adventure openworld, qualche abilità in più, oltre che a un sistema più preciso nel colpire gli avversari e un framerate maggiore (ricordiamo che l’engine gira su 30 fps fissi, con rarissimi cali)  non sarebbe guastato. Resta comunque il fatto che di fondo, il gameplay dei combattimenti, è piuttosto discreto / buono a secondo dei punti di vista, accompagnato con effetti ed esplosioni graficamente all’avanguardia. L’esplorazione resta un elemento fondamentale di questo titolo, in cui Sucker Punch si è voluta impegnare maggiormente suddividendo le attività in ogni singolo angolo della città. Grazie alla mappa del menù si è in grado di organizzare la propria avventura tracciando le destinazioni che si vuole raggiungere : come l’obbiettivo di assorbire una gran quantità di frammenti blu che fungono da “moneta” per sbloccare le abilità di combattimento ed esplorative, smantellare un traffico di droga, distruggere le telecamere della DUP, cercare gli agenti in borghese, ecc… Tutte le attività sono sparse in ogni quartiere obbligando a correre da una parte all’altra della mappa. L’unica critica è la varietà di quest’ultime : in cui le attività da svolgere risultano sempre le medesime, con il rischio del raggiungimento di una certa monotonia durante l’esplorazione

Esplorare tutta Seattle richiede una buona quantità di tempo, riuscire a concludere ogni singola missione secondaria liberando i quartieri dal controllo del DUP, o completare la vicenda portante tramite le missioni principale richiede un minimo di 20 ore. Chiaramente se si punta a concludere il gioco senza esplorare particolarmente e godersi l’esperienza sandbox openworld la longevità cala drasticamente (dalle 6 alle 8 ore massimo). C’è anche da tener conto che, non essendo un RPG (seppur simile in alcuni elementi come le abilità ad albero e l’avanzamento di grado), la longevità generale resta nella norma, seppur ci si poteva impegnare di più sulla durata effettiva della missione principale. Ma per contro, se si vuole concludere entrambi i destini le ore da investire aumentano piuttosto considerevolmente. Infamous Second Son è quindi una buona esclusiva per la casalinga Playstation 4, che porta le avventure degli eroi infami anche per l’attuale nuova generazione. Sucker Punch ha svolto un lavoro tecnico eccezionale, organizzando bene le varie fasi esplorative ma anche la bellezza della vicenda che gira intorno a Seattle. Qualche pecca chiaramente non manca in ambito di gameplay, in cui sotto alcuni punti si poteva fare qualcosa di più nell’ambito del combattimento per renderlo più facilmente gestibile.