Molti sono rimasti di stucco dall’annuncio di Hyrule Warriors, spin off di una delle saghe leggendarie del maestro Miyamoto, che stravolge l’approccio adottato dal franchise trasformandolo in un musou. Più nello specifico si tratta di un musou alla Dinasty Warriors, Samurai Warriors e via dicendo, sviluppato in collaborazione con Omega Force e Team Ninja della Tecmo Koei e il team di Nintendo legato a Zelda. Per molti una mossa puramente commerciale, per altri una ventata d’aria fresca alla serie..ma a prescindere dalla demo provata ne siamo rimasti abbastanza positivi.
A livello di puro gameplay non c’è molto da dire se non il solito Dynasty Warriors della Tecmo Koei, ma ciò non toglie che alcune modifiche rendono interessante un musou diverso dai soliti noti. Tralasciando gli attacchi spettacolari e le mille combo da effettuare contro i miliardi deboli nemici di sottocategoria, Hyrule Warriors introduce un’interfaccia più fedele a Zelda che alle produzione Tecmo. Come barra di vita infatti troviamo i cuori, per gli attacchi magici invece la classica barra verde ed infine una barra gialla per l’attacco speciale. Stesso discorso da applicare ai nemici che presentano una barra vitale, in cui è possibile effettuare un puntamento praticamente identico al brand Nintendo, tipicamente durante gli attacchi. Per contro rimangono invariati da un Dynasty Warriors la presenza degli avamposti da conquistare, le missioni da effettuare durante il combattimento e via dicendo…ma la bellezza risiede nelle skin adottate, gli attacchi ritratti dagli oggetti più famosi della saga di Nintendo e i piccoli segreti che si nascondono in tutto l’ambiente circostante : dall’utilizzo delle bombe per scovare passaggi segreti alla comparsa dei forzieri dopo aver conquistato un avamposto. Tra quest’ultimi però contengono oggetti come pozioni e armi sigillati, in aggiunta alla presenza di oggetti classici come le bombe al fine di fidelizzare l’universo di Zelda (utilizzabili inoltre da tutti i personaggi). L’unica pecca sembra la presenza di un backtracking inevitabile, vale a dire il correre tra un estremo all’altro del campo di battaglia per completare velocemente le missioni o aiutare un compagno in caso di difficoltà
Un Dynasty Warriors sì, con la skin di Zelda, ma che sembra essere più fedele al brand Nintendo con elementi simpatici e che faranno piacere ai fan della serie. Ricevere una possibilità anche da parte dei tradizionalisti più convinti non sarebbe un male…se non scoprire una piacevole sorpresa.