htoL#NiQ: the Firefly Diary

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Questo strano titolo “htoL#NiQ”, non è altro che l’abbreviazione del titolo originale “Hotaru no Nikki” in giapponese. Tradotto in The Firefly Diary, é un gioco sviluppato e pubblicato dalla nota casa Nipon Ichi Software (NIS), conosciuta soprattutto per la famosa serie Disgaea, ma anche dai numerosi titoli usciti unicamente sulle console Sony. Ricordiamo inoltre che nel 2012 la NIS é entrata nel Guinness World Records, con il premio: azienda con più pubblicazioni di giochi strategici RPG. Questo titolo uscito il 19 giugno 2014 in Giappone uscirà finalmente anche in Europa il 4 marzo 2015, solo per PlayStation Vita.

Mion, Lumen e Umbra:

La trama di questo gioco è piuttosto contorta. Inizialmente, nelle profondità di una rovina labirintica, una giovane ragazza di nome Mion si sveglia da un sonno profondo. Affetta d’amnesia, senza nessun ricordo del perché e del percome si trovi in quel luogo desolato e senza i suoi genitori, viene accolta da due fate: Lumen e Umbra. L’unica speranza di trovare delle risposte, é quella di raggiungere la superficie. Spostandosi tra un mondo di luce e ombre, queste due fate devono lavorare insieme per far recuperare i ricordi di Mion e condurla fuori dalle rovine. Ma mostri, macchine antiche e trappole insidiose cercheranno di sbarrare la strada a questo insolito team. Ma quali segreti si nascondono nei ricordi perduti della giovane ragazza? Qual è la connessione tra lei, le rovine e le fate che illuminano la via di fuga? Le risposte sono racchiuse in piccoli frammenti di memoria nascosti nelle rovine e nella scalata verso la superficie.

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La scalata verso la luce:

Il gameplay è molto semplice: il personaggio principale, cioè Mion, inseguirà la fata Lumen (luce), che grazie al touchpad frontale si riuscirà a posizionare. Posizionando Lumen vicino ad una scatola si riuscirà a spostarle, mentre posizionandola verso l’alto, si riuscirà a scalare e raggiungere le piattaforme più alte. Toccando il touchpad posteriore, invece, si passerà alla modalità “ombra”, seguendo quindi Umbra, l’altra fata. Spostandosi solo nell’ombra, generati dalla luce di Lumen, Umbra avrà la possibilità di raggiungere pulsanti vari, leve nascoste o l’ambiente circostante (ad esempio rocce o macigni) per sbloccare la strada e far proseguire la scalata del personaggio.
Suddiviso in 5 capitoli, si dovranno cercare dei frammenti di memoria, caratterizzati da germogli. Grazie a questi frammenti si potranno scoprire delle informazioni sulla storia di Mion, raffigurati in una dimensione completamente diversa dallo stile normale del gameplay. Alla fine di ogni capitolo s’incontrano i vari “boss”. Saranno da completare con un’interazione luce/ombra, risolvendo enigmi anche molto difficili e pesanti. L’ultimo boss del gioco sarà veramente difficile da eliminare, gli enigmi saranno difficilissimi e il gameplay diventerà molto veloce.

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La fusione di manga e desolazione:

La grafica è molto bella, ha uno stile manga molto ricercato e d’effetto. La colonna sonora come detto prima è quasi assente. I suoni sono perlopiù ambientali intercalati da stridolii ed effetti sonori molto più inquietanti e lugubri.
Tuttavia ci sono molti aspetti negativi in questo gioco.
Innanzitutto i comandi son difficili da usare in determinati punti del gioco: molto meglio quindi cambiare i comandi da touch ad analogico e viceversa a dipendenza del livello.
Un altro punto a sfavore è sicuramente quello della quasi totale assenza di un minimo di colonna sonora, rendendo il gioco privo di ogni emozione. Il gameplay è molto lento, diciamo che Mion sicuramente non corre dietro alle fate, bisogna aspettare che le raggiunga molto lentamente in modo flemmatico.
Molto scarsa risulta la comprensione della storia: malgrado si prendano i piccoli frammenti di memoria in giro nei vari capitoli non si capisce comunque nulla. A parte il fatto che sono nascosti molto bene, se vengono dimenticati sono difficilmente recuperabili e quindi il tutto rimane ancora più confuso e senza senso.

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Conclusione:

Concludendo, si tratta comunque di un bel gioco. La grafica è molto bella e il gameplay intriso di curiosità e aspettative rende il tutto ancora più interessante. Il gioco d’illuminazione con le ombre, generato dalle fate, è molto innovativo. Interessante anche l’interazione nel gioco grazie al touchpad posteriore.
Avrete quindi voglia di scoprire tutti gli enigmi e fare recuperare la memoria a Mion? Avete molta pazienza? Sapete trovare soluzioni improbabili di come proseguire nell’avventura? Allora questo gioco fa per voi, buon divertimento!

Segue il trailer:

PS: un ringraziamento a Sephir0 per la collaborazione

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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