Hitman 2: l’abbiamo provato all’E3 2018

Hitman è forse una delle serie action-stealth più iconiche del mondo dei videogiochi. Le avventure dell’Agente 47 sono una leggenda. Dopo un eccellente reboot uscito nel 2016 intitolato semplicemente “Hitman” che ha convinto pubblico e critica, Io Interactive ci propone Hitman 2 e noi l’abbiamo provato per una mezzoretta a porte chiuse nello stand di Warner Bros Games.

Nella demo a cui abbiamo giocato, aiutati spesso da uno dei developers del gioco per evitare di perderci in ore di esplorazione, l’obiettivo da assassinare è la pilota da corsa Sierra Knox. Per potare a termine il nostro contratto abbiamo ovviamente diversi modi ma c’è una complicazione: la donna si trova attualmente in pista, nel bel mezzo di una gara. Per fortuna che gli incidenti nelle auto da corsa sono piuttosto frequenti. Iniziamo dunque la demo tentando di capire come accedere alle zone riservate del tracciato. Prima ancora di entrare però siamo controllati da un agente di sicurezza che si assicura che non abbiamo armi addosso.

L’ispezione va a buon fine e siamo finalmente liberi di muoverci negli ambienti aperti al pubblico. In men che non si dica vediamo una zona VIP più vicina al tracciato della gara, potrebbe essere un buon punto d’inizio. Ma ovviamente non siamo né sulla lista né abbiamo un pass. Una soluzione, che ci viene suggerita dalla nostra guida di Io Interactive, è quella di confondersi con le guardie di sicurezza. Troviamo una scala che ci porta al di sotto dell’edificio in cui la gente sta seguendo la corsa. Là sotto troviamo due guardie intente a chiacchierare, una dentro una guardiola e un’altra addormentata davanti ai monitor di sicurezza. Grazie alla pressione del bumber destro sul controller entriamo in una modalità focus in cui vediamo non solo i nemici davanti a noi ma anche quelli nascosti da oggetti solidi come muri o porte. Decidiamo allora di prendere alle spalle la guardia nella guardiola e di rubargli l’uniforme. Per buona misura, liquidiamo anche quella addormentata davanti ai monitor di sicurezza e manomettiamo il sistema d’allarme. Nessuna prova, nessun reato. Siamo finalmente liberi di muoverci nelle zone riservate, facendo comunque attenzione ad evitare di avvicinarci troppo alle altre guardie perché sicuramente si accorgerebbero che non facciamo parte dello staff.

Ci infiltriamo finalmente nella zona VIP, schiviamo lo sguardo inquisitorio di un paio di “colleghi” e siamo pronti per la prossima mossa. All’orecchio una voce ci suggerisce di cercare uno dei meccanici del team di Knox, in modo da avvicinarci ancora di più alla donna. Lo troviamo al bar, intento a lamentarsi del suo attuale posto di lavoro. Ci mettiamo discretamente ad origliare e scopriamo che ha deciso di lasciare il lavoro e che vuole raccomandare un giovane meccanico per prendere il suo posto. Ma ci serve la sua uniforme. Potremmo avvelenare il bicchiere che ha lasciato sul bancone del buffet ma sarebbe troppo sospetto se ci mettessimo a trafficare con un bicchiere vestiti da poliziotto: le oltre 200 IA del livello potrebbero notarci. Decidiamo allora per un cambio di abito. Andiamo verso la cucina, ci nascondiamo in una saletta attigua e attiriamo uno dei camerieri. Liquidato e nascosto il malcapitato, siamo pronti per vestirci da camerieri. Fortuna vuole che in una dispensa come quella in cui ci troviamo ci sia del pratico veleno per topi, un ottimo modo per avvelenare il meccanico. Con un po’ di discrezione il topicida finisce nel bicchiere e il poveraccio correrà in bagno a vomitare. Una botta in testa, una pallottola nel cranio per andare sul sicuro e siamo pronti a spacciarci per meccanici.

A questo punto lo sviluppatore ci fa notare che nel bagno ci sono diversi specchi: se ci fossero stati testimoni IA in zona avrebbero potuto vederci riflessi nel vetro ed assistere al crimine. Gli elementi a cui fare attenzione in Hitman 2 sono ancora di più di quanti pensassimo. Ma andiamo avanti: grazie alla tuta da meccanico e alla carta d’accesso dell’uomo, arriviamo nel garage e otteniamo facilmente l’accesso al team di Sierra Knox. Al primo pit stop della donna, abbiamo la possibilità di installare una carica esplosiva sull’auto. Ma decidiamo di non farla esplodere perché, ci viene detto, c’è anche un fucile da cecchino che ci aspetta. Attraversiamo la mappa, per altro non molto grande, e lo troviamo nascosto in una valigia. Ci appostiamo sul tetto e, una volta aggiustato il tiro per distanza e vento, riusciamo a colpire l’auto della donna, causando un terribile incidente e compiendo la nostra missione.

Hitman 2 è un gioco che offre molte possibilità di compiere la missione. Sta però al giocatore scoprire in quali e quanti modi possa farlo. Hitman 2 costruisce sulle solide basi del gioco del 2016 senza, a quanto abbiamo visto, esagerare spingendosi al limite in termini di spettacolarità o features esagerate. Si ritorna al buon vecchio mestiere dell’assassino che sfrutta ogni opportunità che gli si presenta. Siamo decisamente curiosi di vedere come sarà il gioco definitivo.

 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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