Non poteva mancare l’erede spirituale di Mega Man alla gamescom di quest’anno, Mighty N. 9 è l’ultima opera nata dalla mente di Keiji Inafune in dirittura di arrivo per tutte le piattaforme disponibili sul mercato. Abbiamo avuto l’occasione di testare il platform in questione e possiamo affermare, con una certa sicurezza, di essere stati piacevolmente sorpresi. Mighty N. 9 nella sua versione definitiva offre un comparto tecnico e di gameplay tipici dell’opera da cui prende spunto, per l’appunto Mega Man, offrendo molti stage accompagnati da un level design particolarmente ispirato e caratterizzati da un livello di difficoltà degno dei prodotti sviluppati durante gli anni novanta. La nostra prova è stata effettuata sulla versione beta presente in Steam, ma non differisce particolarmente da quelle dedicate alle controparti console (Wii U, PS4, Xbox One, 3DS e la scorsa generazione 360 e PS3), che usciranno in contemporanea. Purtroppo ci è stato confermato il secondo rinvio, in cui la finestra di lancio si sposta per gli inizi del 2016. Questo è dovuto non tanto per i ritardi nel suo sviluppo, quanto per le correzioni dei bug presenti nella modalità multiplayer che sembrerebbero inficiare particolarmente l’esperienza di gioco, obbligando di conseguenza un ritardo nella distribuzione.

Ebbene abbiamo testato, in una mezzoretta, ben due differenti Stage : il primo ambientato in una città mentre il secondo totalmente sott’acqua. Nel superare i vari ostacoli sconfiggendo i nemici che appaiono dinnanzi a noi è un’impresa non certo sempre facile, Mighty N. 9 richiede molta prontezza nell’attacco e, soprattutto, nella schivata : attivabile tramite la mossa « Dash » tramite i tasti dorsali del Gamepad. Il risultato è un prodotto frenetico caratterizzato da un livello di difficoltà, come già accennato, particolarmente elevato. Nella nostra prova ammettiamo effettivamente lo scarso successo nel superare, al primo colpo, entrambi gli stages proposti dalla demo. Effettivamente nel primo livello era piuttosto difficile evitare gli attacchi nemici, avversari inoltre dei quali si sono rivelati ben gestiti dal computer…seppur pronti ad attaccare con pattern fortunatamente prevedibili. Stesso discorso per il livello subacqueo, effettivamente in quest’ultimo la maggior difficoltà risiede nei movimenti ormai rallentati chiaramente dalla presenza dell’acqua. Arduo quindi attivare il dash e schivare gli attacchi nemici al momento giusto, obbligando quindi a calcolare con una certa prontezza i propri movimenti. Per non parlare della questione del pavimento ghiacciato, seconda componente peculiare del secondo livello che ha reso praticamente impossibile superare un miniboss. Come per ogni platform il ghiaccio è considerato una sorta di inferno che obbliga a saltare più volte al fine di spostarsi velocemente senza perdere velocità, o atterrare nel giusto punto con una certa precisione. Ebbene in Mighty n. 9 la questione è la medesima, ma unita allo spirito di Mega Man che alza di conseguenza ancora ulteriormente l’asticella della difficoltà. Nella fattispecie, a titolo d’esempio citiamo un miniboss caratterizzato da due robot all’estremità dei margini dello schermo, impegnati a giocare a Pong in cui il giocatore è chiamato ad evitare la palla di metallo. In aggiunta a una pavimentazione ghiaccata, e un nemico piazzato verso l’alto in preda a lanciare ulteriori palle di ghiaccio capaci di congelare il giocatore all’istante, il sottoscritto ha avuto seri problemi a superare il miniboss in questione avvicinandosi pericolosamente al Game Over classico…