Hands on alla Gamescom 2017: Super Mario Odissey

Il primo appuntamento di questa Gamescom 2017 è stato di certo la migliore entrata in materia per questa edizione: Ettore di Nintendo ci ha infatti permesso di giocare ben 20 minuti delll’attesissimo Super Mario Odissey per Switch e di scoprire ben due livelli diversi.

Il primo mondo che abbiamo visitato è un ambiente desertico, in cui strane strutture di ghiaccio creano un inedito quanto piacevole contrasto. È evidente da subito che il gioco è un vero sandbox, in cui il giocatore ha parecchia libertà di esplorazione e di azione, dando così un tocco di unicità a ogni partita. In qualche modo, ci ricorda il vecchio Mario Sunshine per Gamecube!

I primi passi ci hanno permesso di imparare alcuni utilizzi del cappello di Mario, che può essere usato sia come arma – con diverse opzioni di attacco! – che per interagire con il mondo. Infatti, il giocatore può utilizzare l’oggetto per colpire blocchi, per attivare interruttori o per prendere possesso di alcuni nemici: per esempio, quando Mario cattura un razzo, lo può cavalcare per volare e raggiungere posti altrimenti irraggiungibili. Dopo aver imparato le azioni di base di Mario, abbiamo deciso di lanciarci nell’esplorazione di questo livello desertico, per scoprire quasi subito un negozio in cui fare acquisti. Nella lista delle compere abbiamo notato dei vestiti: Ettore ci ha spiegato che la loro funzione non è soltanto estetica, ma che indossarli permette al nostro baffuto eroe di entrare in aree che gli erano interdette altrimenti. Non vediamo l’ora di vedere Mario che sfoggia un completo elegante o un sombrero messicano!

Il negozio ci ha anche fatto scoprire che il gioco offre una doppia economia per ogni area e che, oltre alle classiche monete d’oro utilizzabili ovunque, ci sarà anche un’altra valuta locale, necessaria per esempio per acquistare i famosi vestiti. Lasciato il negozio, abbiamo cominciato a esplorare la mappa e a ritrovare tutta la classe di Nintendo nella costruzione dei livelli. Una piacevole sorpresa sono stati dei tubi che permettono a Mario di entrare in scene che, grazie a uno stile in pixel art, ricordano le sue prime avventure e cambiano le meccaniche di gioco, passando da tre a due dimensioni.

I primi dieci minuti sono passati rapidamente e Ettore ci ha dunque fatto provare la seconda mappa: la famosa zona cittadina. Esplorando l’area abbiamo potuto renderci conto della ricchezza di possibilità offerte al giocatore a fianco delle missioni principali: Mario può interagire con diversi oggetti e ritrovarsi a controllare una macchina radiocomandata, pilotare una Vespa e tanto altro ancora. Queste azioni sono talvolta legate a un puzzle, la cui risoluzione ci permette di ottenere delle lune. Prima che il tempo di gioco finisse, Ettore ci ha spinto a provare altre meccaniche di gioco legate al cappello: i giocatori possono infatti lanciarlo e saltarci sopra, come se fosse una piattaforma. L’esecuzione non è semplice e Nintendo ha pensato a questa opzione in particolare per gli speed runner, che prendendosi dei rischi potranno così passare rapidamente burroni e altri ostacoli.

Superio Mario Odissey ci è parso davvero convincente – potrebbe essere altrimenti con Nintendo? – e questi 20 minuti di giochi non hanno fatto che aumentare l’attesa per questo nuovo episodio delle avventure del più famoso idraulico del mondo!

 

Scritto da : Mauri

Si occupa di tante cose legate al mondo dei videogiochi: game dev, insegnamento di programmazione e game design, il Swiss Game Center e così via. E ogni tanto Dave lo incastra per scrivere su joypad!

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