Google I/O 2019: Pixel 3a e Android Q i principali protagonisti

La casa di Mountain View ha tenuto anche quest’anno la conferenza dedicata allo sviluppo dei prodotti targati Google, in particolare la presentazione si è focalizzata sui nuovi modelli di fascia media Pixel 3a/Pixel 3a XL, la versione Android Q nonché importanti aggiornamenti inerenti la G Suite come Maps, Assistant, Lens e via dicendo.

Pixel 3a/3a XL

Smartphone di cui si era già anticipato l’annuncio da qualche mese, i nuovi modelli 3a/3a XL arricchiscono la terza generazione della gamma Pixel coprendo anche la fascia media. Pixel 3a e 3a XL propongono la stessa identica fotocamera dei fratelli top gamma Pixel 3 e Pixel 3 XL, e meglio un sensore Sony IMX363 (12 mpx) con apertura f/1.8 e angolo di visione di 73 gradi, ma senza un processore top di gamma. Assente, invece, un sensore dedicato al grandangolo o allo Zoom ottico, ma il sensore singolo sembra promettere risultati sorprendenti grazie all’algoritmo della Google Cam. Entrambi i modelli condividono lo stesso SoC, uno snapdragon 670 coadiuvato da 4 GB di Ram e 64 GB di memoria interna (di tipo Emmc), il tutto mosso da una batteria pari a 3’000 mah (Pixel 3a), rispettivamente, 3’700 mah (Pixel 3a XL), con supporto ricarica rapida 18W. Inoltre, entrambi i modelli sono dotati di uno schermo Oled Full HD+ da 5.6 pollici (Pixel 3a) e 6 pollici (Pixel 3a XL). Il sensore d’impronte è invece posto sul retro della scocca, mentre non mancano gli speaker Stereo, connettività Wi Fi ac Dual Band, Bluetooth 5.0, USB C 2.0 ed infine il jack audio da 3.5 mm. Pixel 3a e Pixel 3a XL sono già disponibili all’acquisto presso i noti rivenditori d’elettronica svizzeri al prezzo di circa CHF 500.-, rispettivamente, CHF 600.-.

Android Q

Sul fronte del più famoso sistema operativo per Smartphone, la decima versione del robottino verde denominata per ora Android Q ha finalmente raggiunto la versione stabile. Android Q era già disponibile al download qualche mese fa, in fase di test e installabile su determinati dispositivi. Ora, la versione 10 ha raggiunto la release stable e sarà distribuita prossimamente dai vari OEM, in primis la gamma Pixel. Con l’arrivo di Android Q, finalmente, viene introdotto il tema scuro per l’intera UI di sistema. Inoltre Google si è voluta focalizzare sulla questione privacy, aggiungendo un nuovo menù nelle impostazioni ad esso dedicato. La privacy sarà gestibile a discrezione dell’utente mediante il nuovo framework di Android Q, il quale permetterà di attivare determinate opzioni per applicazioni come Google Maps (modalità incognito), Google Search (modalità incognito), riduzione dei dati per l’apprendimento del testo (GBoard) e altro ancora.

Dopo Project Treble che ha separato il codice vendor dall’immagine di sistema, con Project Mainline Google ha voluto rendere ancora più modulare il proprio sistema operativo permettendo di aggiornare qualsiasi telefono con le ultime patch di sicurezza disponibili, senza dover necessariamente aggiornare il firmware di sistema. Basterà, infatti, scaricare l’apposito modulo di sicurezza mediante il Playstore notificato come semplice aggiornamento simile a un App. Fra le altre funzioni, è stata anche introdotta la focus mode, la quale permette di bloccare temporaneamente le app sullo smartphone al fine di consentire maggiore concentrazione nello studio o sul lavoro. Un’altra delle grande novità è family link, ovvero il controllo parentale sullo smartphone dei figli. I genitori saranno così in grado di controllare totalmente il tipo di applicazioni che verranno installate sui dispositivi mobile dei figli, nonché di impostare limiti di tempo e così via.

Infine, Android Q porta numerose nuove ottimizzazioni sotto il cofano, come ad esempio:

  • Vulkan 1.1 e ANGLE per applicativi di gaming e rendering;
  • nuova versione di ART per l’avvio più veloce delle applicazioni, sfruttando il cloud computing;
  • crittografia anche per la fascia bassa;
  • Thermal API per il controllo delle temperature durante le sessioni di gaming;
  • nuovi codec audio e video;
  • nuovi miglioramenti legati alla gestione del Wi Fi, tra cui privacy, performance mediante una nuova API. Network Connection consentirà una maggiore facilità per la connessione ad access point e dispositivi LoT, nonché di gestire il traffico dati in massime prestazioni e bassa latenza per determinate App (ambito Gaming). Aggiunto il supporto al protocollo RTT (Round Trip Time) per migliorare il posizionamento all’interno di edifici.

Live Relay, Caption e Transcribe

Nuove funzioni sono state implementate nell’ambito dell’accessibilità. Live Transcribe permette di trascrivere le conversazioni in tempo reale dedicata specialmente ai non udenti, funzione già stata annunciata qualche mese fa. Simile a quest’ultima vi è Live Caption, la quale permette di sottotitolare automaticamente i video riprodotti su smartphone. Infine Live Relay permette di trasformare una chiamata vocale in una chat di testo per comunicare con l’interlocutore, permettendo di rispondergli semplicemente digitando il testo sulla tastiera dello smartphone.

Google Assistant

L’assistente vocale di Mountain View continua a migliorarsi ogni anno. Prossimamente sarà possibile sfruttarlo anche in modalità off line, grazie alle ottimizzazioni del pacchetto vocale dei comandi dell’assistente. Se prima quest’ultimo era di circa 100 GB e sfruttabile unicamente via Cloud, ora, grazie alla compressione svolta da Google, il pacchetto occupa unicamente 500 MB. Assistant migliora ulteriormente anche durante le sessioni di guida, con la nuova Driving Mode offrendo tanti nuovi comandi per tale contesto. Personal Reference è una nuova modalità che consente ad Assistant di capire meglio e con maggiore precisione i comandi impartiti dall’utente, soprattutto durante l’utilizzo di dispositivi come Google Home.

Se l’anno scorso Assistant, grazie a Duplex, poteva effettuare chiamate al posto dell’utente prenotando un appuntamento presso il parrucchiere, quest’anno tale funzione è stata estesa anche alle pagine web. Tale funzione permette a Duplex di completare ed aiutare l’utente nelle operazioni di una pagina Web, come ad esempio comprare biglietti del cinema online, e via dicendo.

Realtà aumentata per le App Google

Infine, importanti novità stanno per arrivare per le famose applicazioni Google Lens e Google Search. La prima viene resa ancora più versatile, la quale sarà in grado di effettuare una traduzione simultanea di un testo inquadrato mediante la fotocamere, o di individuare i piatti popolari di un ristorante semplicemente inquadrando il menù, nonché delle funzioni legate al mondo delle ricette. Google Search, invece, introduce l’integrazione con gli oggetti 3D, così da poter interagire con gli stessi mediante la fotocamera del telefono e la realtà aumentata (posizionandoli in una stanza o nell’ambiente circostante) direttamente dal motore di ricerca. Tali funzionalità saranno altresì disponibili per Google Go, la versione lite di Google Search per i mercati emergenti installata su Android Go.

 

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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