“Pa pa pa pa paaa pa pa pa papaaa pa pa pa paaaa” ok se siete dotati di estrema fantasia avete capito che è la sigla iniziale di Game of Thrones, altrimenti smettete di leggere che non siete degni! Va bene, scherzi a parte, è l’ora di parlare del secondo episodio della serie di TellTale dedicata al mondo di Martin dal titolo The Lost Lords. Prima di leggere il seguito sappiate che questo articolo contiene spoiler sul primo episodio e, in piccola parte, anche sul secondo.
Nelle puntate precedenti
La morte del giovane Ethan ha lasciato un terribile vuoto nella famiglia Forrester, trovatasi d’un tratto senza un Lord. Gared è partito per la Barriera e Mira si ritrova sempre più invischiata nel Gioco del Trono e nelle infinite trappole di Approdo del Re. In questo secondo episodio riprendiamo le fila della storia, tornando ai comandi della giovane Mira e di Gared a cui si aggiungono Rodrik (che credevamo bello che morto) e di Asher, il Forrester esiliato al di là del mare. Il tempo per tutti quanti stringe visto che la morsa dei Bolton e dei Whitehill si sta stringendo sempre più inesorabile attorno al casato dei Forrester. In questo secondo episodio, invero un po’ scevro di colpi di scena, impariamo a conoscere due nuovi personaggi che vanno a completare il cast. Rodrik è il primogenito della famiglia, addestrato dal compianto Lord Forrester per diventare capo famiglia e Lord. Fa ritorno ad Ironrath, il castello di famiglia, in condizioni pietose e starà al giocatore fare in modo che il suo corpo indebolito non influisca anche sulla sua mente e sulle difficili decisioni che dovrà prendere. Il suo ruolo in questo secondo episodio è un balletto continuo sul filo del rasoio, dovendo giostrarsi tra un atteggiamento risoluto e il terribile lutto che sta vivendo la sua famiglia. Per quanto riguarda Gared invece lo vedremo inserirsi nei Guardiani della Notte e fare conoscenza con John Snow, l’unico nuovo membro del cast della serie TV che apparirà in questo episodio 2. Mira si trova ancora ad Approdo del Re alle dipendenze di Margaery Tyrell e dovrà perorare la causa della sua famiglia presso la futura regina, attenta ai complotti di corte e continuando le sue pericolose trattative con Tyrion Lannister, più sfuggente ed ambiguo del solito. Interessante cambio di prospettiva per Asher, il fratello irruento e guerrafondaio. Troveremo lui e la sua compagna d’armi a Yunkai intento a combattere per guadagno personale, finché il messaggero dei Forrester non lo raggiungerà mettendolo al corrente della situazione disperata.
In attesa di tempi migliori
Questo episodio 2 ha l’ingrato compito di definire il percorso dei personaggi principali e di stabilizzare il cast giocabile. Non succede poi molto ma è necessario definire alcuni punti di partenza prima di poter andare avanti con la trama. Alcuni personaggi sono più interessanti di altri, Rodrik in primis. Il motivo è che non tutte le story line hanno discorsi davvero interessanti e le cui scelte sono davvero triviali per il seguito. Rodrik, in quanto Lord, gioca sicuramente la parte del protagonista assoluto, dovendo gestire alleanze e nemici della famiglia. Molto meno entusiasmante la parte di Gared, bloccato alla barriera senza nessuna possibilità di lasciare il segno, visto il suo ruolo di recluta. Ma insomma, siamo sicuri (veeero, TellTale?!) che nell’episodio 3 anche tali personaggi riusciranno a riscattarsi!
Quello che non mi era piaciuto nell’episodio 1 è rimasto invariato, visto che non siamo di fronte ad un secondo capitolo della saga ma semplicemente al seguito della storia. Grafica un po’ deludente e ambienti spogli, l’effetto “pittorico” che personalmente non apprezzo per nulla. Fa un po’ strano vedere un gioco così poco ingordo graficamente andare a scatti su Xbox One, con punti in cui il gioco si blocca per qualche frazione di secondo e l’audio che viene ripetuto due volte a causa dell’improvvisa pausa. È un peccato perché in questo episodio 2 ci sono almeno un paio di scene che meritavano davvero un impianto grafico degno del carico emotivo. La scoperta della barriera o il funerale di Ethan e Lord Forrester, per altro accompagnato da una canzone davvero struggente, vengono in parte “rovinati” dal comparto grafico non all’altezza. Sono consapevole che questa videogame è multipiattaforma e deve girare anche su tablet e smartphone, ma è un gran peccato che la scalabilità del motore grafico sia così limitata.
Attendiamo trepidanti
Game of Thrones – The Lost Lords porta avanti la storia iniziata ma fa ben poco di più. Un episodio preparativo, diciamo così, che fa ben sperare per il seguito. Per ora siamo ai comandi di personaggi impotenti, che subiscono gli eventi senza poter fare molto per opporvisi. Sicuramente un effetto voluto dagli sceneggiatori, per frustrare il giocatore in modo da fargli desiderare il riscatto finale. La valutazione di questa serie andrà fatta una volta che tutti gli episodi saranno disponibili ma per ora mi sento di dire che, ancor più che rispetto al primo episodio, Game of Thrones di TellTale è un prodotto riservato solo ai fan della serie televisiva.