Nell’ambito della conferenza digitale Ubisoft Forward, Ubisoft annuncia Far Cry VR: Dive into Insanity, una nuova esperienza di realtà virtuale sviluppata in collaborazione con Zero Latency VR. Il gioco porterà un gruppo di massimo 8 giocatori in un viaggio nell’iconica isola tropicale di Far Cry 3. Catturati da Vaas e dai suoi uomini, i giocatori dovranno esplorare l’isola e combattere per la sopravvivenza. Il gioco sarà disponibile nel 2021 esclusivamente in poco più di 45 teatri Zero Latency VR in 22 paesi.
La configurazione unica delle sale VR a Latenza Zero permette ai giocatori di accedere a una vasta gamma di accessori e spazi sufficientemente ampi per muoversi e immergersi nell’avventura. Le meccaniche di Far Cry VR: Dive into Insanity sono semplici e intuitive, dando ai giocatori la libertà di esplorare il vasto e colorato mondo del gioco come meglio credono. La collaborazione e il lavoro di squadra saranno fondamentali quando i giocatori troveranno la loro strada nel parco giochi di Machiavellian Vaas.
Grazie alla partnership con Zero Latency VR, Ubisoft continua a rafforzare la sua posizione nel mercato della realtà virtuale. Il suo ingresso nel settore del free-roaming, esperienze di RV multigiocatore indoor si basa sul successo di esperienze come Notre-Dame VR, o corsi di realtà virtuale e giochi di fuga, tutti progettati per consentire ai giocatori di scoprire i mondi di Ubisoft in modo diverso.
“Le sale giochi in realtà virtuale ci offrono nuove possibilità per creare esperienze di gioco dinamiche e memorabili. Far Cry VR: Dive into Insanity permetterà ai giocatori di tutto il mondo di immergersi nel ricco mondo di Far Cry 3 e di affrontarne l’iconico cattivo”, ha dichiarato Deborah Papiernik, VP New Business di Ubisoft. “Siamo entusiasti di lavorare con Ubisoft per trasformare il mondo di Far Cry 3 per essere compatibili con la realtà virtuale”, ha dichiarato Tim Ruse, CEO di Zero Latency VR. “Sarà un’esperienza molto speciale per i fan tornare a Rook Island con questo nuovo approccio, più coinvolgente che mai”.