Finalmente sono riuscito a provare Project Morpheus, il visore in realtà virtuale ancora in fase di sviluppo presso Sony. Risposta della casa giapponese al popolare Oculus Rift (che vedrò domani), Morpheus si trova in una fase ancora piuttosto embrionale, almeno a livello di rifinitezza. Il design del visore è piuttosto rifinito, linee bianche curve e luci blu. Ma in fondo chissenefrega di com’è fatto fuori, a noi interessa la tecnologia dentro! Al primo impatto è del tutto simile ad Oculus Rift, le immagini sono più definite anche se riusciamo ancora a vedere i pixel dello schermo. Un problema non da poco, visto che la finalità della realtà virtuale è proprio quello di abbattere il più possibile la barriera tra realtà e finzione. La definizione è comunque meglio del Rift (versione 1) e l’effetto nausea durante la mia prova non l’ho sentito del tutto.
Durante il mio brevissimo tempo in compagnia con il visore mi sono intrattenuto con un paio di spade impugnate tramite il Move. La periferica di motion gaming di Sony non mi ha mai convinto del tutto (anzi, davvero poco) ma si sposa perfettamente con la realtà virtuale. Il feedback visivo del muovere le mani e le braccia e vedere riprodotti i movimenti 1 a 1 nel gioco è davvero un punto a favore rispetto ad Oculus Rift. La demo era quella già mostrata all’E3 in cui possiamo prendercela con un manichino in una corte medioevale per poi finire divorati da un drago di dimensioni più che generose. Una bassa latenza delle immagini unite al già citato utilizzo del Move hanno fatto sì che l’esperienza fosse divertente e coinvolgente. Una tech demo e 5 minuti con un nuovo hardware non sono nemmeno lontanamente sufficienti per valutare Project Morpheus ma, così come per Oculus, ci intravedo un buon potenziale. Una volta che l’hardware sarà rifinito, tutto sarà nelle mani dei game designer. Un buon gioco per VR deve essere creato apposta, adattare esperienze esistenti non è di sicuro una buona idea. Ho discusso di questo tema con uno degli sviluppatori di Alien Isolation e all’interno dell’industria c’è grande eccitazione. Per quanto riguarda Isolation, ci sono buone speranze. Il team di sviluppo per ora si sta concentrando sul terminare il gioco, ma non hanno escluso affatto un porting per Rift o Morpheus.