Drive

02Un Noir/Pulp incalzato da un otto cilindri di pura potenza drammatica e reale, guidati dal giovane Boston Globe Driver. Drive nasce dalla mente di James Sallis affermato scrittore di Noir ancor prima di saggi critici letterari e musicali. Diretto dal danese Nicolas Winding Refn che gli vale il Premio per la Miglior Regia al 64° Festival di Cannes.

TRAMA

Il misterioso Driver, il protagonista di cui non si conosce il nome ma solo la professione, è il migliore stuntman di Hollywood ma questo però non gli basta, all’occorrenza fa d’autista per rapine di notte. Driver è un ragazzo distaccato, freddo senza obbiettivi futuri, disilluso della vita. Il suo passato non ci è dato modo di conoscerlo ma lo si può intuire dallo sguardo malinconico di un’ottima interpretazione di Ryan Gosling (Crazy, Stupid, Love e Il caso Thomas Crawford). Regalano al giovane personaggio Driver un misto di compassione e di timore.

Avvolti dalle strade di Los Angeles, la pellicola accende gli otto cilindri americani, uno degli inizi più spettacolari e adrenalinici degli ultimi anni, verso una lunga sequenza “furto, fuga e inseguimento” che precede i titoli di testa, dettato dalle ritimiche musiche dei Chromatic. Il giovane Driver pilota la tensione con il suo talento naturale. L’eccitante spettacolo, creato con l’uso arbitrario del suono: il rombo del motore, le sirene della polizia, il picchiettio delle lancette, la tempestosa presenza di un elicottero e la radiocronaca della partita, caricano fin da subito di tensione i primi minuti.

03Stuntman part-time a Hollywood a meccanico, al taciturno Driver gli si prospetta un futuro da pilota di NASCAR grazie a Shannon il suo capo officina (Bryan Cranston di “Breaking Bad”) con il coinvolgimento da parte dell’accoppiata criminale, Bernie Rose e Nino (Albert Brooks e Ron Perlman) che fungono da sponsor per questa futura avventura. Prima di tutto questo però, Driver, incrocia lo sguardo sul pianerottolo di casa della dolce vicina Irene (Carey Mulligan). Per il solitario Driver le cose cambieranno, arriva il cosiddetto punto di non ritorno, ben presto si lega alla giovane donna, dove lo porterà ad aiutare il suo marito Standard (Oscar Isaac) appena uscito di galera. Il susseguirsi di brutte situazioni scatenano in Driver il suo lato oscuro, quello sanguinoso incontrollabile di un’animale ferito. Il tutto viene violentemente persuaso con l’eccellente montaggio audio. La sequenza che più colpisce il pubblico impennando il climax, trova Driver intrappolato nella cabina insieme a Irene e a un sicario armato; il tempo rallenta, un bacio struggente, regala il tempo all’ eroe-pilota di fare da scudo con il corpo e scocca il primo di una serie di disumani fendenti, così regalando al pubblico la vera e unica essenza di questo film.  Driver suo malgrado si troverà dentro una lotta intestina alla mafia italiana del luogo che lo porterà ad affrontare Nino e Bernie Rose.

LA REGIA

Nicolas Widing Refn, con Drive traccia la linea di un nuovo anti-eroe dal passato sconosciuto che lo rendono tanto affascinate allo sguardo del pubblico. Questa mossa fu già usata da Christopher Nolan per il Joker, pazzo e tetro ma dal passato ignoto, queste sono le caratteristiche che tengono incollato il pubblico ma, specialmente avvolgono questi anti-eroe e antagonisti in un alone di mistero. Driver su certi versi ricorda per istinto “Travis Bickle” di Taxi Driver, in qualche modo, forse anche con l’uso delle musiche e le grafiche, vogliono omaggiare lo stesso film, facendo un bel riferimento agli anni ’70. Refn riesce a trasmettere tutte l’emozioni che Driver prova, regala qualcosa di unico senza usare troppi effetti speciali, la sceneggiatura è impeccabile, pur essendo diversa dal Libro. L’adattamento è ben riuscito forse il vero fulcro di questo sbalorditivo film sono le musiche, così imponenti sulla scena, come se fossero loro i veri attori.

01IL PERSONAGGIO

Boston Globe Driver è l’unico superstite della sua vita. Uno che ha trovato la propria strada nel mondo. Fatta d’azione più che con le parole. Entra in scena, distaccato da quello che lo circonda, indifferente, ma poi uno sguardo lo riporta nell’umanità naturale e con essa, alla fine della storia, si distacca di nuovo. Driver è riuscito a capire cosa può fare nulla sua vita e l’ha fatta. Proprio la sua doppia personalità tratteggia l’aspetto più interessante dell’uomo; fa emergere il conflitto tra il quieto ragazzo che si sporca le mani in officina per pochi dollari, e la furia nervosa di uno folle.

04CRITICA

Che dire? James Sallis, indubbiamente vuole omaggiare i grandi e forse anche sui maestri del Noir come: Ed Mc Bain, Donald Westlake, Robert Block, Jim Thompson, David Goodis e Chester Himes. Drive è qualcosa di unico ed eccezionale, questa accoppiata Refn e Sallis, si è inaspettatamente rivelata vincente su ogni punto di vista. Il giovane Boston Globe Driver si è guadagnato un posto nelle leggende del grande cinema e negli anti-eroi per eccellenza.

Non possono negare che questo film mi abbia colpito molto nell’animo, d’obbligo, quindi, procurarsi il libro. Le situazioni sono rese ancor meglio rispetto alla pellicola, Driver diventa il vostro unico appiglio tra la realtà e la fantasia di Sallis, gli ambienti che circondano Driver sono disgustosi… Sebbene nel film vince, non rivelando il passato di Driver, il libro offre al lettore quelle risposte che nel film sono state volutamente rimosse.

Un film, e un libro che vanno aggiunti ad ogni costo alla vostra collezione e nella vostra “non” collezione, come uno dei capolavori degli ultimi anni. Una storia d’amore vissuta dall’animo da chi, senza speranza, intravede una via d’uscita, raccolta in un misto di velocità e violenza.

Voto 5.5

 

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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