Dragon Ball Z: Battle of Z

Per chi non lo sapesse, nel 2013 è uscito l’ennesimo film d’animazione (OAV per gli amici) dell’universo creato dal mitico Akira Toriyama: Dragon Ball Z: La battaglia degli Dei. In questa avventura, il nostro Goku..beh, stiamo recensendo il gioco, non il film: niente spoiler!!

intro

Namco Bandai ha quindi preso la palla al balzo per sfornare Dragon Ball Z: Battle of Z, un ennesimo episodio della storica saga, che dalle versioni Budokai e Budokai Tenkaichi su PS2, stenta a entusiasmare il pubblico, salvo forse i fan sfegatati della serie. Nell’ultimo OAV della serie, un nuovo potente personaggio fa la sua apparizione: Bills, il Dio della distruzione, e per poterlo combattere, Goku subirà una nuova trasformazione: il Super Saiyan God.

Anche in questo caso, ahimè, il risultato è quello che è: qualche novità, qualche buona idea, certo, ma difficilmente questo titolo infiammerà i cuori dei giocatori.

Parlando di novità, i programmatori giapponesi di Artdink hanno sviluppato Dragon Ball Z: Battle of Z per Xbox 360, ma le versioni interessanti sono quelle per PS3 e PS Vita che sfruttano il meccanismo del Cross Save, a condizione di possedere entrambe le console e versioni del gioco, ovviamente. Avrete quindi la possibilità di cominciare una partita su PS3, continuarla su PS Vita e tornare ancora su PS3, e così via.

Se non siete degli affezionati delle partite online, sappiate che questo episodio non permette la modalità co-op offline. Sarà l’IA che utilizzerà i vostri compagni. IA che lascia talvolta a desiderare: ogni tanto succede che vi avvicinate al nemico e lui rimane a guardarvi come uno stoccafisso, senza attaccare, fino a quando non deciderete di fare la vostra mossa!

Invece, se siete degli amanti delle sfide online, il gioco può diventare divertente. Nella modalità battaglia (anche nota come Battle Royale), si potrà giocare anche in 8, tutti contro tutti e vince chi rimane in piedi.

Pur riprendendo la trama dell’anime percorrendo le varie saga principali (Sayan, Freezer, Cyborg, Cell e Majin Bu), la narrazione è inesistente. Siamo catapultati nelle scene di combattimento, senza conoscere il motivo del conflitto, appunto perché le scene indispensabili alla comprensione della trama sono tagliate.

Ma c’è di peggio (soprattutto per i conoscitori della serie): alcuni scontri non sono fedeli alla trama originale e neppure la loro successione.

Per esempio, nella modalità giocatore singolo (che segue l’evoluzione della storia), il gioco inizia direttamente con uno scontro: Goku contro i Saibaimen (o Saibaim). Nel secondo scontro Goku e Crili sfidano Radish, il fratello di Goku. Ehhhhhhhhh????
Ora, chi ha seguito gli anime, saprà che il primo scontro di Dragon Ball Z è sì di Goku, ma, che per salvare suo figlio Gohan dalle grinfie di Radish, si allea con Piccolo. Goku perde la vita, va in Paradiso, si allena e bla bla bla. Un anno dopo, arrivano altri Sayan: Nappa e Vegeta, che saranno affrontati dagli altri Guerrieri Z ed è in quel momento che intervengono quegli sgorbi verdi, chiamati Saibaimen. In quello scontro, Goku è ancora in Paradiso e.. beh, chi conosce la serie, sa come continua.

Per chi è fan della serie, come me, questo fatto può far storcere il naso. Capisco l’intenzione di fare del primo scontro un tutorial, dato che i Saibaimen son abbastanza scarsi, ma per me è lecito pensare “o segui la trama o non fare un gioco su Dragon Ball Z!”.

Quando creiamo la squadra da mandare a svolgere la missione, possiamo addirittura scegliere 4 volte lo stesso personaggio (eh si, anche 4 Goku). Da notare, il Goku con i capelli rosso-viola rappresenta la trasformazione in Super Saiyan God.

4-goku

Pure in questo caso, alcuni potrebbero non apprezzare la trovata, ma c’è da dire che ogni gruppo di personaggi ha delle competenze particolari. Avere 4 personaggi uguali, potrebbe non essere la buona soluzione. Una scelta strategica del team si diventerà necessaria, soprattutto a livelli più alti.

Interessante invece la possibilità di giocare una sequenza alternativa alla storia, nella quale incarniamo i cattivi. In questo caso potete scegliere una squadra composta da 4 cattivoni e battervi contro Goku, Gohan e altri Guerrieri Z. Divertente..

A mio avviso, il cel-shading (tecnica di computer grafica che permette di ottenere modellizzazioni in 3D in stile anime) comincia a diventare antiquato, soprattutto su console come la PS3 o la Xbox 360. Non oso neanche immaginare il risultato sulle console next-gen. la rappresentazione delle arene, è fedele all’anime, ma – appunto perché è fedele all’anime – non ha molto da offrire.

decoro3

La gestione della telecamera è un vero incubo: possiamo focalizzare su un nemico oppure su un compagno, se desideriamo aiutarlo (attribuendogli energia supplementare o risollevandolo da terra, in caso di ko), ma in generale è un bel casino, con continui sballottamenti a destra e a sinistra.

In generale, il gioco è abbastanza caotico. Uno scontro si riassume talvolta in un continuo pigiare di bottoni, quasi a caso, per poi cercare di lanciare la mossa speciale, che attiva un QTE (Quick Time Event), il quale permetterà di fare evolvere il combattimento in proprio favore. Il tutto, cercando di gestire il problema della telecamera impazzita.

Forse, dopo innumerevoli ore di pratica, la giocabilità diventerà comprensibile, ma difficilmente invoglierà i nuovi giocatori ad comprare questo gioco.

Scritto da : Bizio

A Bizio piace Resident Evil :D

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