Disney Infinity

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Un progetto che ha sicuramente fatto parlare negli ultimi mesi, un titolo prodotto da una delle grandi case di film animati dell’ultimo secolo : Walt Disney, conosciuta come colei che smembrò LucasArt mesi fa comprando i diritti di Star Wars. Disney Infinity è un videogioco che, secondo la casa madre, dovrebbe racchiudere tutti i generi presenti nel mercato videogiochi in un grande e vasto mondo openworld simil Sandbox. I protagonisti all’interno di questo mondo “Infinity” saranno delle statuette alla Skylanders che, se posti su una determinata pedana NFC, saranno integrate nel gioco dando vita ai personaggi più famosi di alcuni film Disney (in particolar modo prodotti dalla Pixar). Le statuette quindi a base dell’esperienza di gioco di Disney Infinity, in cui il giocatore dovrà mescolare i mondi Disney come più gli aggrada. Ve lo immaginate Jack Sparrow che fa a pugni con Mister Incredibile?

Miriadi di statuette

Disney-Infinity-Sulley-FigurineEssendo un titolo multipiattaforma, previsto per Wii U, Xbox 360, Playstation 3 e Nintendo 3DS, le statuette comprate nei negozi saranno crosscompatibili con tutte le piattaforme da gioco. Basterà solo collegare la pedana compatibile con le sopracitate console (nel caso del 3DS che interagisce con la porta infrarossi posta a destra nel vano delle cassette di gioco) e il gioco è fatto : i personaggi acquistati prenderanno vita nel file di salvataggio e nella partita in corso. Ogni personaggio posto sopra la pedana possiede delle proprie abilità e peculiarità inedite, che crescerà a livellamento in pieno stile RPG accompagnato da svariate statistiche. Quello che però differenzia infinity da Skylanders è la presenza di un secondo spazio esagonale in cui non vengono riposti i personaggi Disney, ma bensì i “giocattoli” : strumenti utilizzati nelle avventure proposte in game (come ad esempio il Jetpack dello Space Ranger Buzz Lightyear). Oltre ai giocattoli questa seconda casella sbloccherà i diversi mondi in cui ci si potrà immedesimare nelle avventure targate Disney. Nello starter pack saranno presenti infatti tre mondi che si basano sulle opere seguenti : Pirati dei Caraibi, Monster Inc. e gli Incredibili. Insomma, Disney Infinity non manca di certo di collezionismo mettendo a disposizione ben 32 statuette nei primi mesi di commercializzazione (del mondo di Monster Universe, Cars, Pirati dei Caraibi e gli Incredibili), che tenderanno ad aumentare col tempo spaziando tra i diversi mondi Disney. Inoltre, recentemente, è stata anche confermata ufficialmente la presenza di Star Wars nei futuri personaggi giocabili.

Mario Party…Disney?

Infinity_Disney_2La più grande paura che ci potevamo aspettare era la presenza di una versione portatile del titolo. Non tanto per il fatto di aver deciso di supportare anche Nintendo 3DS, ma per la qualità del prodotto finale, nonché dell’effettiva presenza di numerosi contenuti rispetto alla controparte per console fisse. Se per home console Walt Disney aveva promesso un mondo sandbox totalmente personalizzabile in cui il giocatore può creare il proprio mondo fondendo gli universi delle animazioni Pixar, non si può dire lo stesso della versione portatile. Quest’ultima non solo si stacca completamente dalle formula sandbox, ma offre completamente tutto un altro genere puntando al party game alla Mario Party. Attenzione però, questo non deve essere necessariamente visto come un male. In fondo un prodotto portatile deve sempre e comunque differenziarsi dalla controparte console fissa, in modo da adattarsi completamente all’hardware su cui viene sviluppato (ciò non toglie che la Disney poteva essere più chiara sul genere nel 3DS). Ma procediamo con ordine ed analizziamo l’effettiva qualità di Disney sulla portatile 3DS. Per quanto riguarda le statuine e gli accessori posti su pedana, non ci sono differenze visto la compatibilità tra tutte le piattaforme dei prodotti acquistabili nei negozi. A livello di gameplay invece si nota l’eccessiva somiglianza con Mario Party, in cui il giocatore con il proprio team di personaggi Disney dovrà affrontarne altri tre gruppi in un level design organizzato a caselle da tavolo da gioco. Quest’ultimo è creato basandosi sulle trame dei film Disney e i rispettivi mondi, già comunque sbloccati nello starter pack del titolo. Si combatterà quindi a colpi di dado spostandosi tra le diverse caselle, dove alcune offriranno minigames da cui si può guadagnare gli stemmi “infinity” : medaglioni utilizzati per vincere la partita appena si completerà la missione dello schema. Come già scritto in precedenza, lo stile degli schemi e i minigiochi porposti ricordano parecchio Mario Party, con la differenza che quest’ultimo è un prodotto di buona qualità senza problemi di controlli come sto per elencarvi tra poco. I controlli di Disney infinity, durante le sessioni di minigame, mostrano numerose lacune : prima di tutto il semplice controllo direzionale è molto goffo e particolarmente lento, la IA degli avversari non rende giustizia al livello di sfida scoraggiando persino i videogiocatori più giovani (puntando quindi a un target ben al di sotto dei sette anni d’età). Il comparto tecnico che riguarda la grafica non è esente da critiche, con una gestione del frame durante i movimenti sul tabellone ingestibile e confusionario, che rende l’esperienza caotica nel seguire l’intera partita. L’unica nota positiva è la presenza dei personaggi disney che piacciono tanto ai più piccoli, proponendo missioni che ricordano la vicenda dei film prodotti dalla Pixar. Seppur il 3DS non offre un’altissima risoluzione, le capacità grafiche della console possono offrire di meglio.

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La versione casalinga

Per quanto riguarda la versione per console casalinga (noi abbiamo provato la versione per Xbox 360) le cose vanno decisamente molto meglio, almeno per quanto riguarda la pura qualità visiva. Non siamo di sicuro a livelli elevatissimi, eppure la presentazione è molto graziosa e, specialmente nei primi minuti di gioco, non possiamo negare che Disney Infinity possegga il proprio charme. Al di la di quello che può essere il nostro giudizio per lo stile scelto, l’effetto è gradevole. A differenza della versione per 3DS, i comandi funzionano a dovere e, complice più spazio per visualizzare le informazioni, ci sentiamo meno persi nel caos. Tuttavia, lo vedremo tra poco, le meccaniche di Disney Infinity non sono rodate a puntino.

toyboxdiAll’inizio il gioco è piuttosto confusionario, una volta terminato il tutorial di base (che funge anche da introduzione generale) verremo abbandonati a noi stessi, con la sceltra tra un bel po’ di cose in cui impratichirci. Sicuramente la feature più interessante è la modalità Toy Box, ovvero la modalità costruzione che in un certo senso fa il verso a Minecraft e altri titoli open. Modalità soddisfacente, a patto che abbiate tempo e voglia di capire come funziona il tutto. Un prodotto del genere, chiaramente dedicato ad un pubblico più giovane, dovrebbe essere più accessibile. Da questo punto di vista, Skylanders sebbene proponga un mondo meno vario e complesso, vince su tutta la linea. L’avventura in se non è scevra di stranezze, come il fatto che se, per esempio, nel mondo di Monsters University scegliamo Randall finiremo per incontrare… noi stessi! Bizzarro, specie agli occhi di un bambino!

Alla base la versione per console casalinghe di Disney Infinity ha decisamente più valore ludico rispetto a quella per portatile. Non solo a livello di mera grafica, ma anche per quanto riguarda i controlli e la complessità del mondo. Sembra quasi di trovarsi di fronte a due prodotti diversi. Tuttavia, ci sono i problemi e sono diversi a dipendenza del mondo in cui ci troviamo. Quello sicuramente meglio fatto è Pirati dei Caraibi, dove almeno i nemici non ci attaccano durante le cut scenes e dove le attività sono parecchie. Nel mondo di Monsters University le cose vanno peggio: in un paio di casi siamo stati costretti a riavviare la missione in corso a causa di qualche bug di troppo. Sfortunatamente, sarete costretti a giocarvi tutte le avventure se volete ottenere il massimo di oggetti per la Toy Box. Gli oggetti infatti si ottengono solo completando le missioni, idealmente per fornire al giocatore un senso di progressione ma in realtà sembra che sia per obbligarci a portarle a termine. Disney ha fatto un buon lavoro in certi campi, ma sembra aver stracciato gran parte del “manuale dei videogiochi, corso base”. Molte cose potrebbero essere sistemate da patch future, specialmente nel caso dei bug, ma altre saranno sempre un problema del gioco.

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Conludiamo dicendo che Disney Infinity contiene molte buone idee che però sono implementante in modo che lascia piuttosto a desiderare. Se l’intenzione era contrastare lo strapotere di Skylanders, per ora non ci siamo. Questo non significa che non ci si possa divertire con questo gioco e, specialmente se siamo fan hardcore di Disney/Pixar, che non si possa passare del tempo in compagnia dei propri beniamini. Diciamo solo che c’è ancora parecchio da fare e che, probabilmente, Disney Infinity 2 avrà un suo perchè.

 

 
 

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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