Dopo aver proposto una versione “restaurata” del Devil May Cry “secondo Ninja Theory”, Capcom si ripete proponendo Devil May Cry 4 Special Edition, nuova versione del gioco uscito nel 2008. In questo episodio, Nero ruba la scena a Dante, l’arrogante, irriverente, caustico e al contempo adorabile protagonista della saga. E forse questa è proprio la ragione per cui quest’ultimo non perde occasione per sbeffeggiare il giovane eroe, anche lui mezzo uomo e mezzo demone, e per ricordargli chi è il migliore! Per il nuovo protagonista sarà più facile annientare orde di demoni o farsi rispettare da Dante e dalla sua allegra combriccola?
L’inizio della fine
La vicenda comincia in maniera alquanto intrigante: mentre Nero assiste a una cerimonia del Sanctus, capo spirituale dell’Ordine della Spada e vicario di Sparda, una figura misteriosa appare fulminea e uccide in pubblico Sua Santità. Con gran sorpresa di tutti, l’assassino è nientepopodimeno che Dante! Nero affronta una prima volta il protagonista degli episodi precedenti e lo batte ; Dante gli fa allora notare che i demoni si sono infiltrati nell’ordine e poi scompare. Qui comincia l’avventura di Nero, il cui compito sarà quello di fermare l’assassino canuto, muovendosi fra le decine di demoni che minacciano i cittadini di Fortuna…
Evidentemente, questo è solo l’inizio: più Nero procede nella sua missione e più le cose sembrano farsi complicate, con tradimenti, misteri che si svelano e il classico “salvataggio della donzella per-fet-ta-e-in-si-pi-da”: infatti, a un certo punto della storia, il protagonista dovrà soccorrere Kyrie, sua amica d’infanzia e amata, rapita da un cattivo dell’episodio! La storia è invero un po’ scontata e non proprio coerente con il continuum temporale della saga, ma, diciamolo pure, ogni pretesto è buono per massacrare demoni e per immergersi di nuovo nella mitologia di Devil May Cry, fatta di diavoli, angeli e comicità sopra le righe.
Massacrare con stile
Devil May Cry è un gioco di combattimento a dir poco frenetico: Nero e gli altri personaggi sfrecciano sullo schermo, saltano, schivano e combinano mosse tanto spettacolari quanto letali. Il gioco comincia con un numero ridotto di tecniche, ma sarà presto possibile acquistarne altre che renderanno sempre più forte il personaggio utilizzato e che permetteranno di accedere a combinazioni più spettacolari e complesse. L’apprendimento di nuove mosse e il loro utilizzo sono tutt’altro che aneddotici: le tecniche sono infatti importanti perché, variandole, il giocatore otterrà un punteggio di stile più elevato. Alla fine di ogni livello, sarete infatti giudicati per il vostro operato con una nota tra D e SSS in funzione del tempo richiesto, del numero di sfere raccolte e per l’appunto dello stile nel battervi. Evidentemente, più il punteggio è alto e più il vostro personaggio può progredire rapidamente (sembrerebbe che in questa Special Edition sia più semplice migliorare i personaggi rispetto alla versione originale).
Delle fasi più orientate piattaforma o riflessione (se proprio vogliamo chiamarle tali) permettono di variare l’esperienza di gioco e di tenere vivo l’interesse da un livello all’altro. E, caso mai non conosceste la licenza, sappiate che il Devil May Cry è un gioco esigente: il primo contatto può essere traumatico per il giocatore inavvertito, che a livello di difficoltà normale deve aspettarsi di morire più e più volte sin dal primissimo scontro! In quel caso, cominciare dal livello più semplice è un’opzione da prendere seriamente in considerazione.
Devil May Cry offre tre varianti della storia principale che potrete giocare con 5 personaggi diversi: la versione classica vede alternarsi il duo Nero e Dante; Vergil, il fratello di Dante, opera da solo; infine, il “gentil sesso” è ben rappresentato dalle splendide Trish e Lady, rispettivamente una demonessa con le sembianze della madre di Dante e una cacciatrice di demoni. I cambi di personaggio sono ben pensati e influenzano per davvero le meccaniche di gioco: ognuno ha infatti tecniche di combattimento specifiche, legate alle armi utilizzate! Per esempio Nero dispone di un braccio demoniaco (Devil Bringer) che può utilizzare come grappino o per sollevare di peso i nemici, mentre Dante può variare l’approccio durante il combattimento e scegliere un’attitudine difensiva o estremamente offensiva. Devil May Cry è un capolavoro a livello di precisione e di fluidità nei combattimenti: è capace di appagare il giocatore dopo ogni scontro. Le fasi più orientate piattaforma sono impegnative tanto quanto i combattimenti e abbastanza precise nei controlli, ma a volte possono anche essere molto frustranti perché non chiare nell’esecuzione.
L’unico vero punto negativo per quanta riguarda la giocabilità – che è d’altronde un marchio di fabbrica della saga – è la telecamera fissa un po’ capricciosa. Infatti, quando la prospettiva varia da una stanza all’altra, i controlli si invertono: se non siete abbastanza rapidi ad adattarvi, finirete irrimediabilmente per tornare nel luogo precedente. Visto che tutto ciò accade soltanto durante le transizioni, il gameplay non viene intaccato per davvero e dunque alla fine si tratta di un peccato veniale. Un altro aspetto che potrebbe disturbare il giocatore è il fatto di dover percorrere i livelli una prima volta, p.es. con Nero, e poi di doverli ripercorrere in senso inverso con un altro personaggio come Dante. Se per il sottoscritto questo aspetto non pone problemi (se volete migliorare i personaggi e i punteggi dovrete comunque rifare più e più volte le missioni), è comunque importante metterlo in evidenza come potenziale difetto: infatti, quando è uscito il Devil May Cry 4 originale, molti giocatori hanno protestato per il “riciclaggio” dei fondali… Sappiate che questa nuova versione non porta nessun correttivo!
Angeli e Demoni HD
In Devil May Cry 4 Special Edition, il giocatore progredisce soprattutto in sontuosi ambienti in stile gotico, tutti ben dettagliati. Ogni personnaggio gode di una quantità spropositata di animazioni, tanto magnifiche quanto esagerate, che trasmettono al giocatore un senso di potenza assoluta. Le tecniche di combattimento dei nostri eroi sono accompagnate da un’orgia di colori e effetti speciali, che ben si sposano con i fondali sovente scuri. I demoni affrontati nel corso dell’avventura sono sempre ben pensati; il loro design trasmette perfettante il senso malsano della condizione demoniaca, grazie a forme contorte e colori a volte quasi acidi, o mette in valore la falsa purezza di quelli con aspetti più angelici. Queste caratteristiche sono ancora più esaltate nei vari boss, davvero splendidi. I filmati che narrano la storia principale sono impreziositi da una regia perfetta e mettono ancora più in risalto la potenza di Nero e degli altri personaggi, sfruttando l’esagerazione tipica del cinema d’azione asiatico. Il passaggio all’alta risoluzione non fa che renderli ancora più belli. Le musiche sono magnifiche e spaziano da uno stile più ritmato e moderno a cori quasi angelici. Nero & co passano dunque alla nuova generazione di macchine con successo: la grafica in alta risoluzione (1080p) è spettacolare e la fluidità ottenuta con le 60 immagini al secondo è l’ideale per il gioco. Questo remake gode di una grafica pulita e di texture in generale più dettagliate, mentre le scene sono impreziosite da un numero maggiore di effetti speciali e di sorgenti luminose. Infine, i caricamenti sono così rapidi che il passaggio da una stanza all’altra non prende mai più di una manciata di secondi.


Inferno o paradiso?
Devil May Cry 4 Special Edition è magnifico dal punto di vista dell’estetica e tutto è stato curato nei dettagli. Inoltre, questa edizione speciale propone di giocare con Vergil, Trish e Lady. L’aggiunta è intelligente: gli approcci di combattimento sono tutti diversi e gli appassionati possono dunque variare l’esperienza di gioco, prolungando così il piacere offerto da questo titolo!
Giungiamo dunque alla domanda fatidica: Devil May Cry 4 Special Edition merita di essere acquistato? La risposta è decisamente positiva in due casi: innanzitutto, se non ci avete mai giocato e vi piace il genere; oppure se conoscete già l’episodio ma siete comunque dei grandi fan della saga. Per chi avesse già giocato alla versione precedente, e fosse stato particolarmente deluso dal fatto di dover rifare i livelli all’inverso, vale invece la pena passare oltre.