Castlevania Mirror of Fate

Da ormai qualche giorno Castlevania Mirror of Fate ha raggiunto gli scaffali dei negozi esclusiva per il momento su Nintendo 3DS. Annuniciato da ormai un anno, questo capitolo dell’omonima serie di vampiri creata da Akihiko Nagata presso gli studi Konami, era tra il più atteso dai fan visto lo stile a scorrimento in due dimensioni che già caratterizzava i predecessori su console portatili e non. Dopo titoli di calibro come Castlevania Dawn of Sorrow et Castlevania Aria of sorrow per Game Boy Advance, Mirror of Fate si piazza come successore dei capitoli a gameplay a scorrimento in una maniera piuttosto controversa. Essendo alla base dello sviluppo lasciato a Mercury Steam, team Iberico già noto per aver creato i primi episodi della saga Lord Of Shadow in totale tridimensionalità, c’era quasi da aspettarselo un cambiamento radicale. Ci troviamo di fronte a una trasposizione portatile di uno stile incentrato sull’action come nelle controparti 3D, ma ancorato alla tratizione con un gameplay a scorrimento laterale.

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In quanto a longevità il titolo soddisfa le nostre aspettative : sono circa 10 ore per completare la trama principale con l’aggiunta dell’esplorazione di tutti i livelli che sicuramente impegneranno il giocatore in qualche oretta in più.

castlevania-los-mirror-of-fate-3ds-trevors-story-trailer-news-1Saremmo catapultati in una vicenda piuttosto spenta all’inizio per poi scavare nel passato della famiglia Belmont. Il tutto condito da un passaggio di Cell Shading per variare la narrazione della trama, donando un buon livello di stile durante il racconto. Partiremo subito nelle vesti di Simon Belmont, nonché diretto discendente di Trevor Belmont, in cerca della vendetta contro Dracula per la morte di sua madre dopo l’attacco al villaggio degli emissari delle tenebre. Ira dei mostri scatenata dopo la vasta introduzione nei panni di Trevor Belmont : caratterizzata unicamente come tutorial nel combattimento. Resta comunque il fatto che nei panni di Simon la situazione cambierà ben poco. La storia infatti sarà piuttosto monotona dando l’impressione di un lungo tutorial, per poi cambiare radicalmente e passare a impersonare il personaggio successivo : Alucard. Da qui si inizia la vera storia che cambierà le carte in tavola rendendola ricca di narrazione, fino ad arrivare ad impersonare infine Trevor che aggiungerà ancora di più una certa varietà alla trama di questo Castlevania.

Uno stile che richiama l’action :

castlevania-lords-of-shadow-mirror-of-fate (1)Ma il vero lato leggermente negativo non si trova nell’evoluzione della trama, bensì nel comparto tecnico adottato in questo stile di gameplay piuttosto controverso. Come già descritto il titolo si attesta non come un Platform tradizionale, che da anni caratterizzava la serie Castlevania, ma a un action vero e proprio a scorrimento laterale. A differenza dei suoi predecessori avremmo uno stile di combattimento che ricorda titoli di calibro come God Of War, Bayonetta, Darksider e molti altri, composto da una varietà di attacchi come quello ravvicinato, quello in larga scala, il salto, la schivata tramite tasto dorsale “L” e via dicendo. Oltre all’intelligenza artificiale non proprio al massimo della difficoltà, l’assenza di mosse particolarmente elaborate combinando i diversi tasti rende il tutto leggermente monotono e non molto impegnativo. L’impegno è praticamente richiesto solo durante il combattimento dei vari Boss. Ma per variare leggermente sono stati aggiunti QTE e il livellamento del personaggio, ormai tipico di alcuni titoli action – adventure come God of War e altri, e presente naturalmente nei predecessori come Dawn of Sorrow. Saremmo in grado quindi di sbloccare qualche mossa in più e, naturalmente, di aumentare i parametri vitali e del quantitativo di punti magia. La possibilità di effettuare magie (attivabili con la croce direzionale) permette di cambiare in parte lo stile di combattimento, anche se limitate a 4 per personaggio.

castlevania-lords-of-shadow-mirror-of-fate-08In sostanza non siamo in presenza di un’opera action di un alto livello come i titoli precedentemente nominati (in particolar modo a God of War o l’action RPG Darksider), ma si tratta di un capitolo comunque dotato di un gameplay più che discretamente elaborato, che richiederà pratica per essere apprezzato appieno. Castlevania Mirror of Fate da questo punto di vista ha praticamente snaturato lo stile bidimensionale che da tempo caratterizzava il brand, facendo infuriare i fan più accaniti. Per alcuni versi questo distacco ha largamente punito il voto finale del titolo nelle testate internazionali.

5443-castlevania-mirror-of-fateImportante invece è citare l’elemento esplorativo/”Platform” di Castlevania Mirror of Fate, che si caratterizza nell’essere una sorta di “Metroidvania”. Per quanto ci sia la possibilità di effettuare del Backtracking nei vari livelli, Mercury Steam è stata piuttosto abile nel mantenere uno stile lineare che permette al giocatore di avanzare senza particolari problemi. Purtroppo però l’elemento “platform” è stato piuttosto messo da parte, incentrando il tutto sempre sul genere action. Lo dimostra la scarsità di enigmi proposti, ma soprattutto per la poca difficoltà nel superare gli atti del gioco. Positivo invece la presenza della mappa nello schermo inferiore, che ci ricorda la posizione delle varie fonti di energia per recuperare appieno la quantità perduta durante le battaglie. La possibilità inoltre di raccogliere delle pergamene lasciate dai caduti, da cui potremmo accumulare esperienza o aumentare i nostri punti vita, aggiunge quel tocco esplorativo che impegna il giocatore nel vagare a fondo i vari livelli.

Un Engine che non convince al 100%

Da un lato puramente grafico siamo rimasti piacevolmente colpiti, la qualità delle ambientazioni e il passaggio a cutscene in cell shading rendono il titolo molto godibile. La gestione del 3D è ben elaborata con l’assenza/rarità dello sdoppiamento dell’immagine che caratterizzava titoli male elaborati come Rayman 3D. Non manca qualche piccola presenza di scalettature durante, per esempio, gli scontri più ravvicinati. Male invece nella gestione del Framerate ed elemento veramente negativo del titolo : per quanto l’engine esteticamente sia piuttosto ben elaborato, un titolo “action” a scorrimento laterale di questo genere dovrebbe attestarsi sui 60 frame per offrire una miglior esperienza di gioco. Cosa che non accade in castlevania Mirror of Fate, con una diminuzione del frame che sottostà i 30 fotogrammi al secondo.

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Opinioni discordanti

In sostanza non siamo in presenza di un vero capolavoro come molti si aspettavano, ma di un titolo discretamente elaborato che saprà sicuramente far divertire. Piuttosto controversa invece l’opinione dei fan più accaniti della serie, che definisco questo capitolo come un insulto alla saga dei castlevania a scorrimento laterale. Possiamo quindi trarre due conclusioni :

1) Senza basarci sui predecessori: il livello qualitativo del titolo si attesta sul 4.5. Essendo un action adventure l’engine sotto i 30 frame influisce parecchio sull’esperienza di gioco, anche se comunque perfettamente giocabile. Il Gameplay, se non ai massimi livelli delle controparti tridimensionali, saprà comunque soddisfare, anche se afflitto da qualche imperfezione nella varietà degli attacchi e nella difficoltà dei combattimenti.

2) Se dobbiamo osservare l’evoluzione dei capitoli a scorrimento precedenti: notiamo come i capitoli usciti per DS e Gameboy Advance erano più incentrati sul Platform con elementi RPG per quanto riguarda il livellamento e la gestione del personaggio. In aggiunta il livello di difficoltà nel concludere la trama principale era molto più alto. Castlevania Mirror of Fate si distacca quasi completamente dai predecessori incentrandosi unicamente sul genere action – adventure, snaturando in parte il livellamento già presente nei predecessori e limitando fino al midollo l’elemento “platform”. L’unica cosa che li accomuna con i precedenti è la bidimensionalità del titolo. Da questo punto di vista la qualità è insufficiente e non capace nel far breccia ai fan più legati al brand di Konami.

Consigliamo quindi questo capitolo a chi ama i titoli a scorrimento laterale piuttosto movimentati, ma anche a chi è curioso sul lavoro svolto dal team iberico. Il titolo saprà discretamente soddisfare. 4.25 è il voto complessivo.

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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