Assassin’s Creed Unity è uno dei giochi sicuramente più importanti presenti in fiera e non possiamo orami più esimerci dall’ottenere il nostro AC annuale, almeno secondo le intenzioni di Ubisoft. Dopo aver provato il poco sorprendente Rogue, abbiamo avuto il tempo di giocare ad una missione co-op nella Parigi prerivoluzionaria di Unity in compagnia di uno degli sviluppatori del gioco.
Premettiamo che Unity non è un figlio diretto di Black Flag o di Rogue, il team ha lavorato in parallelo negli scorsi 4 anni per sviluppare questa versione next gen delle avventure degli assassini. Ciò significa che di tempo per fare le cose per bene ce n’è stato ma anche che non si ha una vera soluzione di continuità nel processo di creazione del gioco e quindi che non è stato verosimilmente possibile introdurre il feedback ottenuto con gli scorsi capitoli. Ad ogni buon conto Unity è una vera gioia per gli occhi, con folle davvero molto numerose e un’attenzione al dettaglio che sorprende anche i veterani della serie come noi di Joypad. In Unity vivremo la storia di Arno Dorian e ne seguiremo i passi da iniziato a gran maestro assassino, un po’ come agli esordi con il primo capitolo di questa fortunata serie. Molto è stato fatto a livello di personalizzazione questa volta, con numerosissime armi e combinazioni di vestiti, componente che ha sempre fatto un po’ difetto alla serie. Le modifiche non sono puramente estetiche dal momento che ogni pezzo d’equipaggiamento ha i suoi punti forti e i suoi punti deboli, i quali andranno a modificare 4 diverse statistiche. Ogni missione che faremo avrà delle ripercussioni sulla nostra posizione all’interno della gilda degli assassini, un bel cambiamento rispetto al passato in cui eravamo generalmente sempre al top della catena alimentare.
Per Unity ci si è concentrati su una maggiore libertà di movimento (ora Arno può scalare e scendere dagli edifici con più naturalezza) e sulla libertà d’azione. Vi sono molteplici modi per compiere le nostre missioni, sfruttando magari le diverse fazioni cittadine. Nella Parigi di Unity potremo contare su alleati, nemici e persone neutre. Tali personaggi saranno sempre attorno a noi, mescolati naturalmente con la folla e gli abitanti. Se verremo attaccati da un nemico potremo dunque vedere correre in nostro soccorso non solo gli alleati ma anche le guardie cittadine, le quali hanno il compito di mantenere calma la situazione. Starà a noi e al nostro utilizzo dell’occhio dell’aquila sfruttare tali occasioni.
Nella demo che abbiamo provato dovevamo intrufolarci in una catacomba per ottenere un tesoro chiuso in un forziere. Abbiamo affrontato tale compito in 2 giocatori, scoprendo come Assassin’s Creed sia davvero naturalmente portato ad essere giocato in cooperativa. Grazie ad attacchi coordinati è stato facile liquidare guardie, creare diversivi e sgattaiolare indisturbati per arrivare all’obiettivo. Una tale modalità di gioco richiede coordinazione e capacità di sfruttare tutte le occasioni che ci si presentano. Sfortunatamente la nostra demo è durata al massimo 10 minuti, dandoci davvero poco tempo per valutare e apprezzare i vari cambiamenti apportati al gioco. Grafica molto interessante, possibilità di godere dell’avventura con gli amici e grande libertà d’azione sono i tre elementi da tenere a mente in attesa dell’uscita del gioco!
