Anteprima: The Last of Us

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The Last of Us è quel classico gioco che ti fa sbavare mesi prima che tu possa metterci le mani sopra. La redazione di Joypad non fa eccezione, ma quando Sony gentilmente ti fornisce una demo anticipata da scaricare nell’intimità del tuo salotto, la quantità di sbavo aumenta in modo esponenziale. The Last of Us mischia sapientemente quelle componenti d’azione e trama che abbiamo visto in passato in Uncharted con elementi spiccatamente survival horror ed esplorativi. In effetti i fan del genere zombesco non potranno che essere felici, visto la deriva verso l’action di Resident Evil 6 e bizzarria di ZombiU. Insomma, possibile che abbiamo trovato il tanto sospirato pane terrorizzante per i nostri denti?

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In questa anteprima del nuovo titolo di Naughty Dog per Playstation 3 parleremo dei due livelli proposti, ambientati nelle cittadine di Lincoln e Pittsburgh. I livelli non sono completi e sono tratti da due diverse parti del gioco, per cui potremo dire ben poco sulla trama, che resta ancora tutta da scoprire!

Una cittadina chiamata Lincoln

_bmUploads_2013-05-14_2384_bills town sunsetIl primo dei due livelli proposti da questa demo sembrerebbe ambientata verso l’inizio del gioco. I due protagonisti, l’adulto Joel e la ragazzina Ellie infatti sembrano conoscersi molto poco. Parlano entrambi di conoscenze comuni, ma non hanno molta confidenza l’uno con l’altra. Ciò nonostante, Joel sembra essersi accollato la missione di portare Ellie al sicuro da qualche parte, sebbene non sappiamo esattamente dove. Il nostro protagonista conosce un uomo che vive, da solo, barricato all’interno della cittadina abbandonata. Bill, questo il nome dell’uomo, deve un grosso favore a Joel e sembra proprio che il suo momento sia arrivato. La nostra missione è dunque quella di raggiungere l’uomo, seguendo una colonna di fumo che si vede in lontananza. Iniziamo il livello in un boschetto ai margini della cittadina. Da subito notiamo l’encomiabile lavoro artistico dello studio Naughty Dog: la vegetazione è magnifica, i giochi di luce riuscitissimi e le animazioni del mondo sono spettacolari. Nel contempo, scopriamo come la storia verrà raccontata: tramite continui discorsi tra Ellie e Joel. I due infatti commentano quasi incessantemente quello che vedono, quello che succede e si lanciano in ricordi e anticipazioni. Il discorso continuo non dà comunque fastidio e ci terrà compagnia nelle fasi esplorative. Ben presto dovremo confrontarci col primo rompicapo, che in effetti è piuttosto banale. La strada è infatti sbarrata da un’alta recinzione, ma troveremo subito una trave che ci permetterà di costruire un ponte improvvisato tra uno sgabuzzino e un edificio dall’altro lato. Superato l’ostacolo, l’atmosfera cambia subito. Strani rumori e mugolii ci accolgono, facendoci accapponare la pelle. Diamo un occhiata alle armi e ci rendiamo subito conto che, anche al livello più facile, non sarà una passeggiata. I proiettili scarseggiano e le armi contundenti possono rompersi lasciandoci inermi sul più bello. Saremo subito attaccati da un paio di Clicker che non siamo riusciti ad evitare. Si tratta di umani completamente mutati in zombie, molto difficili da uccidere. _bmUploads_2013-05-14_2390_joel attacks clickerThe Last of Us non è, da subito, un gioco facile. Fallire un headshot o attirare troppo l’attenzione dei mostri significa morire quasi sicuramente. Sono stati previsti molti salvataggi automatici, che ci traggono d’impaccio permettendoci di non dover ricominciare lunghe sezioni di gioco. Il nostro consiglio non può che essere quello di evitare il più possibile gli scontri! Durante questo primo scontro apprezziamo il sistema ibrido di combattimento, in cui passare da un arma da fuoco ad una contundente è a portata di tasto. Dopo aver sistemato il primo Clicker con una bastonata, abbiamo sparato al secondo con una pistola. Superato un altro cancello con l’aiuto di Ellie, la quale è completamente comandata dall’IA, ci avventuriamo nella strada principale di Lincoln. La cittadina è stata evidentemente abbandonata in tutta fretta e ci sono ruderi ovunque. Il secondo mezzo infarto ci viene appena giriamo l’angolo, addentrandoci in un vicolo. Subito ci rendiamo conto che qualcosa non va: un filo teso appare più che evidente alla fine della strettoia. Quello che però non ci aspettiamo è che uno zombie sbuchi all’improvviso facendo esplodere una trappola esplosiva. Tutto accade in un attimo e non facciamo a tempo a renderci conto del pericolo che è già tutto finito!

_bmUploads_2013-05-14_2395_joel throws brickIl livello prosegue sui tetti e, superato un salto con un’altra asse, torniamo finalmente coi piedi per terra ma non senza aver recuperato un arco abbandonato da qualche anima sfortunata. Nuovo vicolo, nuova situazione di tensione con una porta che sbatte. Ci facciamo coraggio e, nonostante le colorite espressioni di Ellie, ci facciamo coraggio ed entriamo. Saremo prontamente attaccati da un mutato, ma una volta eliminato potremo fare buona scorta di oggetti. La breve pausa serve anche a introdurre, solo a grandi linee per ora, il sistema di crafting. Ad esempio combinando un bastone con scotch e un paio di forbici potremo velocemente aumentare la nostra pericolosità! Torniamo sui nostri passi e finalmente scorgiamo la fine del nostro viaggio, il fumo di Bill è oramai vicinissimo. Sfortunatamente Joel cadrà in una trappola, finendo appeso a testa in giù in un magazzino. Momento panico al cardiopalma! Dovremo sparare a un nutrito numero di zombi mentre Ellie cerca di liberarci. Non basterà salvare la pellaccia, ma dovremo anche proteggere la ragazzina dagli attacchi. Il tutto ovviamente appesi come salami! Saremo ovviamente salvati all’ultimo momento da Bill che, dopo qualche moina e insulto, acconsentirà ad aiutarci: costruirà per noi un’auto assemblando pezzi recuperati. Il primo livello termina quindi con un piccolo cliffhanger, dopo circa 45 minuti di gioco.

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Gentaglia a Pittsburg

Arriviamo a Pittsburg in auto, segno che la nostra missione con Bill è stata coronata dal successo. Joel ed Ellie sono un po’ più in confidenza ora, anche se non possiamo dire che siano amiconi. Iniziamo il livello con un video in cui, guarda caso, finiamo nei pasticci. Un uomo apparentemente ferito sbarra la nostra strada, ma Joel fiuta subito l’inganno e cerca di mettere sotto le ruote il malintenzionato. La nostra auto finirà per sbandare, schiantandosi all’interno di un negozio buio. I nostri due improbabili eroi saranno immediatamente attaccati da una banda di predoni. _bmUploads_2013-05-14_2386_crafting health kitApprezziamo subito la presenza di Ellie che, non venendo attaccata spesso dai nemici (può tuttavia morire!), ci avverte se stiamo per essere presi alle spalle. Combattere contro gli umani si rivela essere una faccenda complicata: essi sono infatti molto più furbi dei mostri e cercheranno sempre (riuscendoci molto bene) di attaccarci alle spalle. Il combattimento si alterna tra fasi attive e fasi calme, in cui cercheremo di posizionarci in vantaggio rispetto ai nemici. Joel possiede un’abilità speciale che, alla pressione del tasto R2, gli permette di individuare i nemici anche se sono nascosti dietro muri o oggetti. La parola d’ordine qui è movimento! Restarsene al coperto non farà altro che rendere i nostri nemici più spavaldi e risulterà sempre in una brutta fine. Dovremo cercare di essere più furbi di loro, anche se è difficile ragionare in momenti di tensione come questi. Sconfitti tutti i nemici parte il momento alla Bioshock Infinite, in cui la nostra attività sarà quella passare al setaccio ogni anfratto del livello in cerca di munizioni, cibo e qualsiasi altra cosa utile. Sinceratici che non è rimasto nulla, ci faremo strada attraverso un garage in cui troviamo parecchi cadaveri e mucchi di vestiti. Decisamente la banda che abbiamo sgominato non aveva intenzioni tenere nei nostri confronti. La domanda di Ellie spiazza brevemente il nostro alter ego “Come sapevi che non era davvero ferito?” ci chiede. La risposta, laconica è “L’ho fatto anche io certe volte”. Il passato di Joel non dev’essere dei più teneri. Nella stessa macabra sala troviamo anche un utile tavolo per la modifica delle armi, che però non possiamo usare per mancanza di oggetti adatti. La demo si conclude fuori dalla porta di servizio del garage. Breve ma molto intensa!

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The Last of Us appare subito un blockbuster assoluto. Certo, sappiamo ben poco riguardo alla trama e al resto del gioco. La demo dura infatti meno di due orette e decisamente non è sufficiente per permetterci di formulare un giudizio completo. Da quanto abbiamo potuto vedere però gli elementi per il successo ci sono tutti: personaggi ben caratterizzati, situazioni di tensione, graficona e ottimi elementi di gameplay. Se tutto il resto del gioco tiene lo stesso livello di questa demo, The Last of Us sarà un titolo imperdibile, nonostante la sua innegabile difficoltà.

Livello di anticipazione: elevato!

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

JOYPAD

Joypad è il sito indipendente di videogiochi, tecnologia e film per la Svizzera italiana.

Il sito nasce quale tentativo di informare i giocatori della Svizzera italiana nel modo più completo possibile riguardo ai media videoludici, cercando di contestualizzare l’informazione per gli ascoltatori di questa regione spesso dimenticata dalle grande aziende mondiali. Dalla metà del 2013 si occupa anche di film con la rubrica Joypad Movies.

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