Anteprima: Mario Strikers: Battle League Football

Mario è il prototipo del super uomo che sa fare tutto: dottore, salvatore, tennista, pilota e, ovviamente, campione mondiale di calcio.

E proprio quest’ultimo sport sta per arrivare su Nintendo Switch con Mario Strikers: Battle League Football. Non proprio uno spinoff di FIFA… per fortuna. L’abbiamo provato in anteprima da Nintendo Svizzera!

It’s-a-me soccer Mario!

Mario Strikers: Battle League Football, lo dice il nome, è il calcio alla Nintendo: semplice, veloce, immediato e divertente. Immaginate una versione particolarmente incentrata sul multiplayer, con un gameplay semplificato e veloce che predilige i bonus alla Mario Kart che non l’accuratezza tattica. E da persona che personalmente trova il calcio uno spreco di ossigeno, la cosa non può che far piacere!

Una Peach umile sullo sfondo

Mario Strikers: Battle League Football, come dicevamo, punta tutto sul divertimento in compagnia. Tanto che il menu principale offre tale opzione come primo elemento. Tuttavia, trattandosi di un evento di anteprima, abbiamo giocato solo in multi locale, tra l’altro portando avanti la tradizione dei PR Nintendo che ci stracciano alla stragrande durate questi eventi (prima Ettore, ora Carol… non c’è modo di uscirne con la dignità intatta – ma a voi questo non interessa…?).

Il calcio sarebbe più divertente se permettesse la bombe, no?

Comunque, una partita si svolge in questo modo. Per prima cosa selezioneremo 4 personaggi, quattro giocatori che ci ritroveremo a comandare in campo. Ritroviamo i soliti sospetti: Mario, Luigi, Wario, Waluigi, Bowser, Toad, Yoshi, Peach e via dicendo per un totale di 10. I personaggi hanno degli attributi di base come attacco, difesa, velocità e via dicendo. Proprio come in Mario Kart Toad è piccolo, rapido ma leggero mentre Bowser è forte, corazzato ma lentuccio. Mario e Luigi sono più dei personaggi a metà della scala. Tuttavia, è possibile pimpare di brutto i nostri preferiti tramite un sistema di potenziamenti che, attraverso diversi parti di vestiario per testa, braccia, corpo e gambe. Ogni personaggio ha 25 punti totali per forza, tiro, passaggio e tecnica.

La Sfida Eterna

Spendendo dei punti guadagnati durante partite precedenti potremo acquisire nuovi capi di vestiario. Ad esempio, possiamo potenziare Toad in modo che sia più resistente, Waluigi ha un elmetto turbo che lo fa correre più velocemente e via dicendo. Ogni nuovo potenziamento sposterà le capacità del giocatore in una direzione ma contemporaneamente lo farà arretrare dall’altra parte. Un bonus velocità +2 potrebbe anche significare forza -2. Il sistema è fatto in modo da permettere al giocatore di limare certe parti di un personaggio senza però dargli un vantaggio troppo grande. Tuttavia, sarà possibile rendere il già citato pippone Toad più forte di un Bowser senza alcuna personalizzazione.

Mario versione potenziata

 

Caos organizzato

Le partite sono un caos organizzato, specialmente all’inizio. Dal momento che possiamo giocare fino a 8 giocatori sulla stessa console e probabilmente di più online (non abbiamo potuto scoprire nulla sul multi online se non che ci sarà una modalità Coppa con fino a 4 giocatori che si sfideranno nello strikers club, una sorta di lega stagionale personalizzata. Scelti i personaggi toccherà la campo da gioco. Ancora una volta Nintendo ha un modo tutto suo di rendere le cose più interessanti permettendoci di scegliere l’ambientazione della nostra metà campo. Campi da gioco metà Mushroom Kingdom e Castello di Bowser? Nessun problema! Ci sarà anche modo, ma ancora una volta non abbiamo visto nulla a riguardo, di personalizzare il campo e le livree delle squadre. Il risultato finale è abbastanza spassoso in ogni caso, mondi totalmente diversi che miscelano senza soluzione di continuità ambientazioni di Donkey Kong e Super Mario danno quel tocco di novità iniziale in più. A lato pratico non cambia nulla, non ci sono bonus se “giochiamo in casa” con una squadra di cattivi nel castello di Bowser ma è semplicemente divertente a vedersi.

Luigi dopo essere stato chiamato “il Mario verde”

Il gamplay in sé richiederà qualche tempo per essere appreso: tra passaggio alto e basso, tiro in porta e falli plateali (altrimenti detto “il tasto per intercettare l’avversario in modo garbato e cerimonioso entrandogli dritti negli stinchi) più diversi poteri. Ci sono i classici power up da Mario Kart come i funghetti che ci danno una marcia in più oppure i gusci di tartaruga da scagliare addosso alla squadra avversaria. Ma ci sono anche speciali poteri che compaiono di tanto in tanto e che sono assai ambiti. La prima squadra che riesce a raccoglierne uno avrà un bel vantaggio a disposizione. Pensiamo per esempio allo Hyper Strike che permette di fare tiri in porta con una potenza allucinante, a patto di riuscire a allineare due cursori prima del tiro. Troviamo poi diverse tecniche più speciali come le perfect move ed expert skills. Ad esempio, il team tackle permette ad un personaggio mingherlino di buttare a terra uno molto più grosso se aiutato da un compagno di squadra. Le mosse speciali sono una questione di rapidità di reazione e quindi, avendoci giocato poco, non siamo mai riusciti ad attivarle. A quanto pare richiedono un po’ di pratica, suggerendo che Mario Strikers: Battle League Football abbia una sua curva d’apprendimento.

Il buon vecchio trucco della banana

Calcio e botte

Mario Strikers: Battle League Football ci è sembrato divertente. Non molto variato nella versione d’anteprima, con 5 o 6 ambientazioni (ci siamo dimenticati di prendere nota di tutte…) e 10 personaggi giocabili. Il gameplay è divertente, rapido e perfetto per partite in compagnia degli amici. Due gare a Mario Kart, due tiri in porta a Mario Strikers e una partita a Mario Party ha il potenziale per diventare una combo di tutto rispetto. Andremo più in profondità nella recensione che arriverà nel corso del prossimo mese!

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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