Anteprima – Assassin’s Creed Valhalla: Dawn of Ragnarök

Arriverà il prossimo 10 marzo la nuova, incredibile espansione di Assassin’s Creed Valhalla, dal titolo Dawn of Ragnarök (l’Alba del Ragnarok), e viene promossa come la più ambiziosa espansione nella storia del franchise. Vi basti dire che promette parecchie ore di gioco, durante le quali dovremo assistere a nuove avventure con protagonista Eivor, questa volta in un momento davvero “mitico” della sua esistenza.

Abbiamo assistito all’anteprima online dedicata a questo DLC  e vi raccontiamo cosa ci attende, seppure i dettagli siano ancora piuttosto limitati, nella nuova avventura dedicata al più recente titolo del franchise di Ubisoft.

Assassin’s Creed Valhalla: Dawn of Ragnarök, nelle mani di Odino

La saga di Eivor non è affatto terminata. Ora infatti dobbiamo imbarcarci in un nuovo viaggio che vede protagonista la saga dal punto di vista del dio norreno Odino, alla ricerca del figlio Baldr. La mitologia norrena continua dunque a permeare quanto già visto nel gioco principale, ma questa volta avremo a che fare con il mondo fantasy e surreale di Svartalfheim.  Non mancheranno esplorazione e scoperte in questo DLC, legate anche alle avventure della storia principale e senza dimenticare un buon mix di tre componenti: combattimento, azione stealth ed esplorazione. Incontreremo anche personaggi noti e nuovi, come alcuni componenti della famiglia di Odino. Un elemento chiave del sistema di gioco sarà la possibilità di Odino di acquisire i poteri dei nemici sconfitti, per ampliare sia le modalità di gioco, sia i criteri con cui andiamo a stabilire la nostra strategia nel gameplay. Nella demo proposta in anteprima, abbiamo visto alcuni dettagli relativi a queste tematiche, tra cui anche una nuova classe di armi, che ci consente di unire anche combo davvero spettacolari e di portare i nostri armamenti a livelli di potenziamento “divini”, oseremmo dire. Questo ci consente anche di utilizzare le rune di Odino, per darci maggior potere.

Non manca nemmeno la modalità Valkyrie Arena, dove possiamo sperimentare il sistema di combattimento, le nostre armi e ottenere anche ricompense decisamente importanti, a seconda delle nostre performance. All’interno del footage proposto abbiamo potuto vedere il game director e creative director, pad in mano, alle prese con alcuni passaggi del gioco. Le azioni che possiamo compiere sono principalmente quelle classiche, già viste finora: i salti dall’alto o la chiamata al nostro fedele cavallo per attraversare le lande erbose e metterci alla ricerca di tracce per salvare il figlio di Odino, o trasformarci in un rapace per poter planare dalle alture, per poi assassinare i nemici dall’alto. Le ambientazioni osservate nell’anteprima passano da praterie e paesaggi immersi nella natura norrena, a caverne piene di cristallo e popolate da personaggi che possono darci indicazioni e con cui dialogare, fino a prigioni e città dal tipico sapore nordico e fantasy.

Le sequenze dialogiche e la resa grafica

Proprio le sequenze dialogiche a cui abbiamo assistito possono prenderci alcuni minuti, dandoci sia indicazioni essenziali per la storia, sia nozioni utili per conoscere i personaggi secondari. Inoltre abbiamo potuto vedere da vicino e in breve alcune opzioni possibili per potenziarci prima di metterci di nuovo in cammino. Infine, alcune sessioni di combattimento a cui abbiamo assistito, ci hanno consentito di vedere da vicino cosa significa essere un dio e acquisire i poteri di coloro che sono caduti sul campo di battaglia. I poteri sono sempre diversi, permettendoci di adeguare la nostra strategia ai diversi momenti di gioco, un’opzione decisamente utile.

Da un punto di vista del motore grafico, riteniamo che ci siano ancora alcuni accorgimenti da apportare per la versione finale, in quanto non sempre i dettagli di personaggi e ambientazioni non sono ben definiti, soprattutto in fase di combattimento e movimento abbastanza veloce. Anche la resa dei NPC risulta in parte grezza e non del tutto curata. Nel complesso comunque, questa mezz’ora di anteprima ci è sembrata da un lato convincente, ma dall’altro troppo breve per poterci sbilanciare ulteriormente sulle dinamiche di gioco e su quanto effettivamente coinvolgente potrà rivelarsi. Ci auguriamo però che il gioco sia effettivamente “divino”.

Scritto da : Blondienerdie

Pad alla mano da 6 anni, ancora mi chiedo se Squall sia vivo o morto, ma comunque nella playlist Spotify trovi la colonna sonora di FF VIII e FF VII accanto a metal, Two Steps from Hell, Hans Zimmer e i Coldplay. Sed non satiata.

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