Android 4.2 e la nuova gamma Nexus annunciati

Se da una parte l’uragano ha impedito l’evento Google dedicato ai suoi prodotti, servizi e al suo OS Android causa vis maior, dall’altra l’azienda di Mountain View ha comunque deciso di mostrare al pubblico le novità di quest’anno (senza l’esclusione di una probabile futura conferenza organizzata ad hoc).

Cominciamo con la gamma Nexus:

– un 7 pollici più capiente.

Sul fronte Tablet economici abbiamo l’ormai conosciuto Nexus 7, che da 6 mesi si sta imponendo nel segmento tablet come tavoletta Low Cost assieme al già conosciuto Kindle Fire di Amazon e al neo prodotto Ipad Mini. Dalla collaborazione di Asus e di Google nasce però una terza versione: il taglio da 32 GB con tanto di supporto al 3G. Il prezzo del prodotto dovrebbe aggirarsi sui 100 franchi in più della versione standard 16 GB senza modulo radio 3G (sui 350 Fr).

– un 10 pollici…risoluzionario!

Finalmente il tanto vociferato Nexus 10 si mostra agli utenti android, dove i più fedeli alla gamma Nexus erano ormai desiderosi di poter mettere le mani su un Google Experience da 10″ di diagonale. Ancora una volta Samsung é al centro della collaborazione con Google, dove lascia il settore Smartphone (Nexus S e Galaxy Nexus) puntando sul settore Tablet “Android pure”. La novità che ha lasciato più di stucco é stata la seguente: la risoluzione dello schermo. Il Nexus 10 raggiunge la concorrenza e la sfida lanciata da Apple 6 mesi con “The New Ipad”, ora anche la controparte google experience ha la stessa esagerata risoluzione. Mossa sicuramente commerciale per andare in diretta concorrenza con l’ipad risoluto di Cupertino, oltre all’eccessiva risoluzione troviamo con piacere una sorpresa nel cuore di questo tablet: il Nexus 10 sarà il primo Tablet/dispositivo portatile a montare la nuova tecnologia ARM Cortex A15, evoluzione dell’attuale Cortex A9 presente negli Smartphones/Tablet di Fascia medio/alta. Il Soc in questione é il vociferato Dual Core Exynos 5 con tanto di scheda grafica Mali-T604, la struttra successiva del Mali400 attualmente presente sui modelli Galaxy S2 e S3. Quindi un incremento prestazionale computazionale e grafico piuttosto consistente. Anche la Ram in dotazione viene raddoppiata: 2GB Ram saranno quindi disponibile per l’intero OS. Curioso invece la volontà di Google di togliere l’interfaccia Tablet dedicata che era presente nelle precedenti versioni di Android: troviamo quindi la stessa UI ibrida smartphone/tablet del Nexus 7 anche su uno schermo generoso come quello del Nexus 10. Come giustificazione alla rimozione dell’interfaccia Mathias Duarte ci spiega che, vista le diverse angolazioni dove possiamo tenere un tablet (dal verticale all’orizzontale Landscape) é molto più comodo avere sottomano i tre tasti principali dell’interfaccia (home, indietro e applicazioni recenti). Il nuovo prodotto made Google/Samsung sarà disponibile con diversi tagli di memoria nella versione Wi Fi only: da 16 GB a 64 GB. Il prezzo base dovrebbe aggirarsi sui 500 franchi, ma restano ancora sconosciuti prezzi ufficiali per il mercato elvetico.

– Nexus 4

Con sorpresa il partner per il quarto Smartphone targato Nexus cambia radicalmente. La staffetta passa quindi da Samsung a LG: società famosa nella comunità androidiana per il suo scarso supporto agli aggiornamenti dei suoi dispositivi. Che finalmente questo Partnership possa far svegliare quella pasticciona di LG e portare finalmente le ultime versioni di Android in tempi umani anche per la gamma Optimus? Non ci resta che sperarlo. Tornando al quarto Nexus di Mountain View, anche in questo caso troviamo un’hardware molto all’avanguardia. Lo schermo equipaggiato sul dispositivo questa volta si tratta di un IPS al posto del classico Super Amoled di Samsung, ma con praticamente la stessa tipologia del neo Lumia 920: con una risoluzione True HD di 1280 x 768 pixel. Le somiglianze con quest’ultimo non sono finite, infatti il Nexus sarà dotato anche della ricarica Wireless tramite induzione proprio come avviene nell’ultima creazione della casa Finlandese. Lo schermo si piazza nella fascia del mercato odierno: sui 4.7 pollici di diagonale e un form factor di 16:9, senza troppo discostarsi dal suo predecessore Galaxy Nexus. Anche il processore ha subito una profonda modifica, passando dal TI Omap con integrata la PowerVR 540 overcloccata all’ultima struttura di Qualcomm: lo Snapdragon S4 Pro. Quest’ultima infatti sarà un Quad Core Cortex A9  basato su una speciale produzione di soli 28 nm accompagnato dalla recente GPU Adreno 320, portando il livello computazionale e grafico alla fascia alta odierna nel settore Smartphone. Anche la ram non é da meno dove viene raddoppiata raggiungendo i 2GB. L’estetica rimane praticamente la stessa del suo predecessore, con piccole differenze per quanto riguarda il lato materiali: infatti il Nexus 4 sarà coperto sia frontalmente che posteriormente dal Gorilla Glass 2. Uniche note dolenti é il corpo unibody e dell’esigua capienza della memoria: i due tagli disponibili saranno solo da 8 o da 16 GB, oltretutto non espandibili. Davvero poco se andiamo a guardare la concorrenza che opta per tagli molto più capienti di quest’ultimi. Così come ci sembra inadeguata la scusa utilizzata per giustificare l’assenza della SD nella gamma Nexus: le complicazione che possono insorgere per gli utenti meno esperti della gestione dei contenuti della memoria (senza andare a calcolare che il target dei Nexus é, di base, per sviluppatori). Scusa a nostro modesto parere non molto giustificata: calcolando i recenti test effettuati sulla riduzione delle performance causate dalle memorie SD esterne o addirittura per una questione di Royalties (esatto: Soldi). Il prezzo però resta davvero vantaggioso considerando l’Hardware: Google infatti ce lo propone come il prezzo dei due modelli Wii U di Nintendo. 299 Euro (349 fr) per il modello da 8 GB e 349 Euro (circa 400 franchi) per il modello da 16 GB: prezzo ridotti in confronto alla concorrenza di fascia alta che propone i loro terminali oltre i 600 franchi.

Passiamo ora al lato software, che, come ben sappiamo, sono basati tutti e tre su Android. Android 4.2 nome in codice immutato Jelly Bean fa la sua comparsa e si mostra al pubblico con le nuove seguenti freatures:

– Multiutenza

Già intravista nella versione 4.1 e sbloccabile tramite root o Rom moddate, la multiutenza arriva nativamente e definitiva sulla nuova versione del Sistema di Mountain View. Niente di particolare: la multiutenza android funziona nella stessa maniera come nella controparte Desktop Windows, una funzionalità in più per coloro che dividono il tablet in famiglia o per lasciare tranquillamente il proprio telefono alla fidanzata senza che venga a scoprire brutte sorprese. Scherzi a parte, accogliamo ben volentieri questa nuova freature e specifichiamo che questa funziona sarà presente solo e unicamente per il segmento tablet.

– Una tendina notifiche sempre più completa e funzionale

Anche in questa distribuzione vediamo due modifiche principali che riguarda la tendina Android. La prima novità riguarda finalmente l’introduzione dei quick settings come l’attivazione della Wi Fi, Bluetooth e vari: funzione già presente negli Android modificati dai produttori come Samsung/HTC e disponibile sui telefoni google pure tramite applicazioni terze parti. La seconda novità riguarda l’espansione delle notifiche, dove in questa versione avremmo delle notifiche espandibili per quanto riguarda tutte le applicazioni native come i messaggi, eventi, ecc… come si era già visto nell’ultima distribuzione Cyanogenmod. Quindi con un semplice swipe potremmo rispondere a un messaggio, fermare la sveglia e molto altro.

– Photosphere

Se con android 4.0 era stata introdotta la funzione panorama nella fotocamera, con Android 4.2 avremmo la novità delle photosphere: che come potremmo intuire si trattano di foto scattate a 360 gradi. Avremmo quindi come risultato una foto simil Street View.

– Airplay secondo Google

Interessante l’introduzione del protocollo Miracast per la condivisione dei contenuti multimediali in streaming, funzione molto simile a quello che avviene su airplay di Apple nel caso della Apple TV. Miracast sarà un protocollo che necessiterà di un Box esterno da collegare alla televisione per permettere lo streaming con qualsiasi terminale che lo supporta.

– Lo swype nativo della tastiera

Dopo parecchi anni nell’utilizzare tastiere da terze parti con il sistema Swype, metodo di input dove per digitare una parola non dovremmo staccare il dito dallo schermo, arriva finalmente nativo su Android 4.2. Nessun cambiamento estetico quindi, ma un’espansione delle funzionalità della tastiera di sistema che, piano piano, va a aggiungere le funzionalità ormai presenti da anni nelle applicazioni terze parti.

– Widget ovunque

Una cosa che ha sempre caratterizzata l’OS di google é l’interfaccia Widget che da sempre sono al centro dell’esperienza utente, a differenza delle tiles di Windows Phone (Widget ibridi) e di Ios (non supportati, Widget simil solo nel centro notifiche). Amati e odiati dagli utenti, i widget sono degli strumenti utili che evitano ogni volta l’avvio dell’applicazione in questione per eseguire i comandi più basilari come mandare messaggi, email, aggiornare lo status, leggere le news e via dicendo. Con Android 4.2 questa esperienza non verrà più limitata solo nella home ma verrà estesa anche nella Lock Screen, quindi prima di sbloccare il dispositivo. Ricordiamo sempre che questa tipo di personalizzazione dell’interfaccia era già presente tramite applicazioni terze parti e rom moddate, ora introdotte anche nell’interfaccia pura di Google.

– Lo screensaver approda anche su Android

Se da una parte era già stato introdotto con l’aggiornamento a Jelly Bean dedicato alla gamma Asus 2012 (TF201, 300 e 700), dove il sistema permetteva di impostare una screensaver come si vede ormai da secoli nei sistemi Desktop, dall’altra é una funzione che permette ancora una volta una maggiore personalizzazione dell’interfaccia. Siamo da una parte dubbiosi su questa nuova funzione che, come già avviene su Asus, tenderà sicuramente a consumare maggiormente la batteria del dispositivo. L’unica novità produttiva di questa funzione é la possibilità di riprodurre non solo immagini, ma contenuti d’informazioni che provengono da Google Currents, applicazione concorrente del famoso Flipboard.

– Google Now si espande

Introdotto in Jelly Bean 4.1 come assistente basato sulla localizzazione dell’utente, dove a seconda del luogo verremo informati di vari contenuti come i trasporti pubblici, cinema e le previsioni meteo, Google Now introduce così nuove schede a disposizione dell’utente, in particolar modo la gestione del calendario, prenotazioni di voli/hotel e ristoranti e una maggior integrazione delle varie schede. Ancora assente il supporto vocale simil Siri al di fuori della lingua inglese statunitense.

– Project Butter ancora più ottimizzato

Da ormai quattro mesi da Jelly Bean 4.1 anche gli utenti android possono usufruire di un’interfaccia fluida e fissa sui 60 fps come ormai avveniva da diverso tempo su Ios e sulle prime versioni di Windows Phone. Con Android 4.2 non avremmo solo la GPU che si attiverà al 100% appena toccheremo lo schermo del telefono, ma anche la CPU si attiverà immediatamente al massimo della sua potenza per offrire fin da subito fluidità al 100%. Speriamo però che il consumo energetico resti comunque immutato.

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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