Anarchy Reigns

Sega ultimamente ha pubblicato un buon numero di giochi interessanti, alcuni dei quali ambientati in futuri post apocalittici, come ad esempio il geniale Binary Domain oppure Anarchy Reigns. Proprio di quest’ultimo gioco parliamo in questa recensione.

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Nel futuro creato da Platinum Games, le cose sono davvero incasinate. Innesti cibernetici a più non posso per gli umani contaminati dall’inquinamento, bande di criminali, cacciatori di taglie… c’è tutto quanto possiamo aspettarci da un’ambientazione del genere! Nelle città regna un minimo di ordine (sottolineiamo un minimo) mentre fuori dalle mura nelle wastelands l’anarchia regna davvero sovrana (da qui il titolo del gioco, ovviamente). La storia è abbastanza incasinata: potete scegliere se impersonare Jack Cayman (un cacciatore di taglie) oppure Leo Victorion (un agente di polizia) per cercare di fermare Max Caxton, ex della squadra anti crimine. La storia dunque ci permette di scegliere tra bianco e nero per seguirla da due punti di vista differenti e per ottenere fino a quattro livelli finali differenti.

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Onestamente la storia non è tutto sto granchè, come detto è piuttosto nebulosa e ci fornisce la scusa per sbloccare i vari stage e i vari personaggi. Si perché Anarchy Reigns sostanzialmente è un picchiaturo. Durante la story mode dunque vagheremo nella città per fare delle missioni principali (le quali fanno avanzare la storia) e altre libere che ci servono ad accumulare punti. Più punti riusciamo ad accumulare in giro per le strade e più missioni sbloccheremo. Senza contare che si tratta di un buon allenamento! Le missioni sono abbastanza variate, non limitandosi a semplici scazzottate si strada ma impegnandoci in corse automobilistiche, di protezione di vari bot, eccetera. Le missioni libere sono affrontabili più volte, dando la possibilità al giocatore di migliorare i suoi record.
Al principio questa libertà è piuttosto spiazzante e potremmo trovarci un po’ infastiditi dalla mancanza di una direzione chiara da seguire; per fortuna il titolo si rimette in carreggiata dopo un po’, togliendoci questa frustrante sensazione di abbandono.

La story mode comunque avanza grazie alle missioni principali, le quali sono più “classiche” e si divide in otto capitoli ambientati in quattro scenari diversi. Tali capitoli non sono di estrema lunghezza ma ci permettono di esplorare tranquillamente i vari anfratti. Anarchy-Reigns-Jack-PoseIn queste fasi ci troveremo davanti a scontri frenetici e ganassi contro vari boss. Il sistema di combattimento è abbastanza semplice: vi sono attacchi leggeri e pesanti più gli attacchi speciali (detti Arma Killer). L’Arma Killer va caricata premendo il tasto apposito, necessita qualche istante di tranquillità, ma risulta spessissimo essere la mossa necessaria per terminare una battaglia. Ogni personaggio possiede un’Arma Killer diversa, per esempio Jack ha un innesto cibernetico nel braccio sotto forma di motosega. Comoda per falciare nemici e per preparare il caminetto!
Pregio assoluto del sistema di combattimento è la sua semplicità che non richiede di imparare lunghe file di combo (per questo ci sono giochi apposta, vedi Tekken!) ma che regala comunque qualche bella soddisfazione. Non tralasciamo anche la modalità Furia, che rende il nostro personaggio temporaneamente invincibile e più forte.

Insomma, in Anarchy Reigns saremo chiamati a menare le mani durante tutta la durata della campagna singola, la quale può tenerci impegnati fino ad una ventina di ore. Detto questo, essa è abbastanza sottotono e un po’ scarsina, particolarmente a lato narrativo. Pur apprezzando la scelta di Sega di proporre un doppiaggio italiano, non possiamo non notare la scarsità di quest’ultimo. Alcune voci sono adeguate, mentre certe altre sono davvero fuori luogo. Noi vi consigliamo di giocarlo in inglese coi sottotitoli!

anarchy-reigns-3Il punto forte del gioco dei Platinum è il multiplayer, senza alcun dubbio. Le modalità proposte sono moltissime (talune alquanto particolari!). Una modalità di sicuro interesse è Battaglia Reale in cui dovrete combattere contro altri 15 giocatori in vaste arene. Non mancano le modalità più tradizionali come il Cattura la Bandiera oppure Partita Mortale (deathmatch in pratica). Tra le più bizzarre (e anche divertenti!) c’è Deathball in cui i giocatori si affrontano in squadre da 4 con l’obiettivo di fare più goal possibili (dando ragione ad un certo Unreal Tournament). Divertente anche Scontro Volante, dove ci troveremo a bordo di piccoli elicotteri con l’ovvio scopo di abbattere i nostri nemici. Quale che sia la vostra scelta sarete comunque sempre chiamati a fare rissa contro tutti, in modo da non snaturare l’essenza di questo titolo. Ultima chicca proposta, nel caso siate troppo timidi per giocare online con altre persone, potete sempre appoggiarvi su degli ottimi bot!

Graficamente il titolo delude un po’ le aspettative, proponendo ambientazioni scialbe e poco animate. Per carità, il tutto è funzionale al gameplay proposto, ma nel 2013 potremmo aspirare a qualcosa in più. Carino il character design, sebbene non memorabile. Vista la grafica moscia, potevamo almeno aspirare a 60 fps, invece dei 30 proposti. Del doppiaggio abbiamo già parlato, mentre a livello musicale non c’è davvero niente da dire, né in male né in bene.

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Tutto sommato Anarchy Reigns non ci ha convinto: siamo abituati a ben altra qualità da Platinum Games. Forte di una modalità multiplayer ben congegnata, il titolo sfortunatamente fallisce su quasi tutto il resto. Positivo in ogni caso che il gioco sia stato messo sul mercato con un prezzo budget e non a prezzo pieno.

Per noi il voto finale è 4.25

 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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