Yo-Kai Watch 3

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Yo-Kai Watch 3

Finalmente dopo anni di attesa, l’Europa ha recuperato il tempo perso e si è messa in pari con il Giappone con la serie Yo-Kai Watch. Dopo la nostra “recente” recensione dello spin-off: Yo-Kai Watch Blasters, è quindi arrivato l’ora di recensire anche l’ultimo capitolo della trilogia, dove si è già in trepidazione per l’uscita di Yo-Kai Watch 4 atteso per (se possiamo già dirlo visto l’imminente capodanno) questo nuovo 2019 su Nintendo Switch.
Gli Yo Kai hanno raggiunto un successo eccezionale, quasi paragonabile a quello ottenuto dai Pokémon, con cui condividono alcuni aspetti soprattutto del gameplay. Per chi ancora non conosce questo mondo (ma ci sembra quasi impossibile) è giunta l’ora di farsi avanti e questo ultimo capitolo fa proprio al caso vostro. Per tutti gli altri, si conclude così un’avventura iniziata nel 2016.
Yo-Kai Watch 3 è il gioco più completo di sempre. A differenza dell’uscita in Giappone, con ben 3 versioni: Sushi, Tempura e Sukiyaki. È proprio quest’ultima versione, che racchiude i primi due più altri contenuti aggiuntivi, ad essere stato tradotto nella versione finale europea.
Ma cosa hanno pensato di aggiungere quelli della Level-5 per rendere questo titolo ancora più accattivante, longevo e da giocare assolutamente?

L’avventura raddoppia

Per quanto riguarda la trama di gioco, l’avventura sarà scandita da episodi alterni che riguardano le avventure di Nathan (già presente nei precedenti capitoli di Yo-Kai Watch con i suoi amici Jibanyan e Whisper) e quelle della sua nuova coetanea Luna Celesti.
Luna è un personaggio inedito: le sue imprese la porteranno per la prima volta a contatto con il mondo degli spiritelli invisibili, dopo che avrà conosciuto Usapyon, uno strano Yo-Kai in cerca di uno scienziato. Questa è quindi una grande novità: una doppia linea narrativa che si interseca ed alterna durante tutto il gioco.
La storia inizia con Nathan che si trasferisce in America, dove suo padre ha trovato lavoro. Arrivato li ovviamente è un po’ in crisi perché non riesce a comunicare con le persone del posto, ma ben presto farà la conoscenza di uno Yo-Kai speciale che farà da traduttore simultaneo. Un altro problema che si presenta una volta giunti su suolo americano è che lo Yo-Kai Watch Giapponese, non funziona più. Quindi Whisper pensa bene di vendere il medalium completo di Nathan in cambio di uno Yo-Kai Watch compatibile con gli States chiamato Yo-Kai Watch-U. Ovviamente tutte le medaglie e Yo-Kai collezionati fino ad ora non ci saranno più e si dovrà ricominciare tutto dall’inizio.

Non si è in America se non si parla di UFO e degli X… ops, volevamo dire Y-Files, con due agenti speciali alla ricerca di un’astronave precipitata qualche giorno prima. Agenti che rispecchiano in tutto e per tutto i famosi Mulder e Scully, sopranominati in Blatter e Sally. Ma cosa staranno cercando di scoprire realmente?

Nello stesso tempo Luna è a Valdoro ed è tutta eccitata per l’uscita di un nuovissimo prodotto. Peccato però che quando arriverà nel negozio sarà già esaurito, ma fargli trovare qualcosa di speciale sarà Usapyon, uno strano Yo-Kai che assomiglia ad un gatto astronauta, che gli darà un nuovissimo Yo-Kai Watch tutto per lei.

Più Yo-Kai che mai

Come sempre, i titoli della serie Yo-Kai sono molto longevi, regalando ore e ore di intrattenimento, soprattutto per i completisti. Nathan e Luna intraprendono molte avventure che li porterà a combattere e fare amicizia con moltissimi spiritelli che vivono nel mondo parallelo agli umani. Ogni Medaglia Yo-Kai ottenuta sconfiggendoli (come sempre dopo vari tentativi e aiutandovi con il cibo per aumentare l’affinità) o risolvendo le missioni verrà aggiunta al Medaglium, dove sarà possibile collezionarli ed evocarli durante gli scontri. Ma quanto Yo-Kai sono presenti in questo ultimo capitolo?
Nella versione precedente al suo interno se ne trovavano 300. In questo capitolo, oltre alla trama, ai personaggi e alle linee narrative raddoppiate, raddoppiano anche gli Yo-Kai. Infatti, se ne avranno niente di meno che 600, di cui alcuni rarissimi e leggendari.
Questa volta non ci ritroveremo più ad esplorare la vasta cittadina nipponica di Valdoro con Nathan, ma soprattutto Arachidia, vera e propria metropoli immaginaria degli Stati Uniti dove vivono gli inediti ‘Merican Yo-Kai, ovvero le varianti occidentali degli Yo-kai. Insomma, tanta carne al fuoco e una varietà impressionante per scegliere la migliore strategia e la propria squadra preferita da far crescere come meglio crediamo.

La vera novità è…

In generale il gameplay del gioco resta pressoché invariato, si corre da una parte all’altra della mappa per raggiungere l’indicatore a forma di spilla (che segnala il punto da raggiungere per continuare la storia), parlare con le varie persone del luogo e aiutarli a liberarli dagli incantesimi che i dispettosi Yo-Kai stanno lanciando verso di essi facendo amicizia o lottando contro di loro. Ma proprio il sistema di combattimento, criticato da molti per la sua semplicità e automatismo da parte delle medaglie attive nell’orologio durante uno scontro, che viene in parte rivoluzionato con una nuovissima griglia 3×3. Infatti, questa volta si avrà la possibilità di posizionare e di spostare i nostri compagni d’avventura per migliorare l’attacco e la difesa, nonché di evitare gli attacchi Energimax da parte dei nemici. Utile e quasi indispensabile quando si affrontano i boss. Per aiutare un compagno a curarsi o a caricare il proprio un attacco Energimax, è possibile posizionare una medaglia subito sopra alla griglia (in verticale) per far proteggere il proprio alleato da possibili attacchi. Posizionando invece le medaglie in orizzontale, con le giuste medaglie, è possibile attivare le affinità delle tribu, aumentando le abilità dei propri Yo-Kai. Ma attenzione, ogni spostamento comporterà un tempo d’attesa prima di effettuarne un altro, perciò la strategia in questo caso è abbastanza importante durante le fasi più impegnative.

Gli Yo-Kai attivi sono in parte ancora autonomi, perciò decideranno loro se attaccare o farsi un bel riposino durante la battaglia (vero Jibanyan?), ma non per questo si dovrà stare fermi con il pennino in mano a guardare. Come già discusso precedentemente il giocatore può eseguire mosse speciali, ripristinare la propria barra della salute o alterare le loro statistiche con gli oggetti e il cibo ottenuto durante l’avventura o acquistato nei vari negozi della città. Tutto questo, dona un po’ di strategia in più, specialmente con la nuova griglia, donando al giocatore qualcosa in più da fare durante i combattimenti invece di stare solo a guardare. Si spera sempre però, che nel prossimo episodio di Yo-Kai Watch la Level-5 introduca un sistema di combattimento più innovativo e meno autonomo da parte della CPU, nonostante comunque l’attuale sistema funziona più che bene, anche per l’attuale console che il prossimo luglio compirà ben 10 e gloriosi anni.

Un altro aspetto innovativo è la doppia storia narrativa, dove si potrà cambiare tra Nathan e Luna in qualsiasi momento, passando cosi dalla vecchia e amata Valdoro ad Arachidia tramite Fiammocchio (il save point), giocando due fantastiche avventure in una.

Dal punto di vista tecnico questo gioco non poteva assolutamente deludere, sia da vedere e anche da sentire. Come siamo ormai già abituati bene già dal primo capitolo, Yo-Kai Watch offre un’ottima traduzione in lingua italiana, con dialoghi divertenti e scene che riescono sempre e inevitabilmente a rubare un sorriso al giocatore. Questo è sempre stato un ottimo punto a suo favore visto che spesso e volentieri le traduzioni in italiano fanno abbastanza pena e si passa immediatamente a giocare in lingua originale per godersi a pieno il tutto. Anche se però questa volta un piccolo errore di traduzione fatto nella prima versione di Yo-Kai farà storcere il naso a qualcuno. Infatti, come ben sapete, le precedenti avventure di Nathan si svolgevano a Valdoro e dintorni, dove ricalcava una fantomatica città giapponese. Anche nel gioco viene spesso detta questa cosa, ma allora perché la valuta è in Euro (€)? In questa versione questo punto viene amplificato con il cambio di valuta tra i due continenti, che ci viene mostrato bello in grande. Peccato che realmente invece siano Yen (¥), ma sorvoliamo.

Conclusione

Yo-Kai Watch 3 è il capitolo conclusivo di una trilogia nata e cresciuta su Nintendo 3DS. È il capitolo perfetto per i nuovi arrivati, e naturalmente anche imperdibile per tutti quelli che hanno supportato gli spiritelli nipponici sin dal loro primo arrivo sul mercato. Tecnicamente ineccepibile, magistralmente doppiato, con un nuovo sistema di combattimento e con un assortimento vastissimo di medaglie, Yo-Kai Watch 3 è un gioco alla portata di tutti, molto semplice da usare e molto intuitivo, che vi farà divertire durante queste ultime vacanze di natalizie, ma non solo.

Che state aspettando, prendete un biglietto aereo verso l’America e volate in compagnia del buffo valletto a forma di cono gelato Whisper e del gatto lazzarone Jibanyan che vuole solo dormire, mangiare le sue barrette di cioccolato e prodigarsi per il suo gruppo delle “micine”. Aspettiamo comunque con ansia l’arrivo del prossimo capitolo in arrivo il prossimo anno (almeno in Giappone, poi dipenderà tutto da Level-5 su quanto ci metterà a localizzare le versioni come sempre…) su Nintendo Switch sperando in qualcosa di realmente rivoluzionario. Ma fino ad allora, godiamoci questo ultimo capitolo meritevole, prima di mandare per sempre questa console in pensione.

Ci piace

  • 600 Yo-Kai da collezionare
  • Storia curata e divertente
  • Ottima longevità
  • Nuovo sistema di combattimento

Non ci piace

  • Assenza di side quest
  • solito sistema autonomo di combattimento
5.5

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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