Travis Strike Again: No More Heroes

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Travis Strike Again: No More Heroes

Direttamente dagli studi di Suda51 finalmente, dopo una lunga attesa, l’uscita di Travis Strike Again: No More Heroes è ormai alle porte. Si tratta di un sequel diretto di No More Heroes 2, uscito su Nintendo Wii ben otto anni fa, avente come protagonista il giovane Travis Touchdown e, tra l’altro, in esclusiva per la console ibrida Nintendo Switch. Questo particolare capitolo è stato sviluppato in collaborazione di alcuni studi indipendenti, i quali hanno apportato nuove idee per il franchise. Infatti, Travis Strike Again: No More Heroes rimane pur sempre un action ma cambiando leggermente il genere di appartenenza fondendo diverse idee in un unico titolo. Seppur il basso budget investito durante lo sviluppo, Travis Strike Again: No More Heroes è sicuramente un titolo interessante, pieno di idee e caratterizzato da uno stile unico, stravagante e psichedelico come da tradizione del famoso Suda51.

Ci premette avvisare da subito che Travis Strike Again: No More Heroes non è No More Heroes 3. Quest’ultimo sarà verosimilmente sviluppato ed annunciato unicamente se la fanbase lo richiederà e, a maggior ragione, se il presente sequel raccoglierà il successo sperato in questi primi mesi del 2019. Travis Strike Again: No More Heroes funge da vero revival del franchise dopo quasi un decennio di assenza nel mercato videoludico. Si tratta di un nuovo capitolo caratterizzato, da una parte, dal solito stile di Suda51 mentre, dall’altra, introduce No More Heroes in un altro genere di Action fondendo al suo interno tantissime idee nate da diversi studi indipendenti.

Come già rivelato poc’anzi, il sequel vede ancora protagonista lo storico Travis Touchdown, il quale riceverà una visita alquanto inaspettata. Lo stesso sarà vittima di un’imboscata da parte di Badman, padre di un’assassina chiamata Badgirl uccisa, a suo tempo, dal nostro stravagante protagonista durante le vicende di No More Heroes 2. Durante l’imboscata, tuttavia, Travis e Badman vengono però letteralmente risucchiati da una console maledetta denominata Death Drive MK-II, la quale, dotata di una mente propria, metterà alla prova il nostro protagonista e il suo assalitore in sette differenti mondi. Ebbene, Travis e Badman saranno pertanto catapultati in un universo parallelo virtuale in cui dovranno sconfiggere tutti i Boss dei sette videogiochi presenti nella console prima di arrivare al Boss finale. Travis e Badman saranno costretti a collaborare, a fronte del fatto che la creatrice del gioco presente in Death Drive MK-II rivela che sarà possibile, battendo il gioco, riportare in vita la defunta Badgirl.

In ogni caso, la premessa alla trama può risultare alquanto strana, ma è fedele allo stile psichedelico di Suda51. No More Heroes infatti affronta indirettamente parecchie tematiche, unendo il sociale alla cultura videoludica offrendo un prodotto fuori dagli schemi. Il giocatore comincerà la propria partita da un tutorial che sfonda la quarta parete, dovrà poi affrontare i diversi mondi della console in un gameplay in maniera preponderante Hack’n Slash, in cui le ferite sono curate mangiando del Ramen cucinato da uno scheletro rosso…il quale racconterà diversi aforismi senza particolare nesso logico. Gli NPC sono tutti stravaganti, strani ma allo stesso tempo affascinanti. Spesso non comprendiamo quello che dicono, poiché trattano di temi, situazioni, o questioni totalmente slegate alla trama. Si tratta di un miscuglio di elementi e di insegnamenti di vita che, nell’insieme, tratta di alcune specifiche tematiche che impongono una determinata riflessione sul contenuto da parte dell’utente. Insomma, in parole povere affrontare le conversazioni con gli altri personaggi richiede di pensare un po’ in maniera laterale.

Per gran parte del gioco, il gameplay è un action Hack’n slash fedele a quanto già visto sui precedenti capitoli Wii, a differenza del fatto che vi sono differenti prospettive in ognuno dei sette mondi nella console. Nella prima fase del gioco (Electric Thunder Tiger II), infatti, la prospettiva è dall’alto simile ai primissimi GTA. Travis resta fedele al suo stile di combattimento, grazie alla sua fedele Beam Katana, la quale necessita di essere continuamente ricaricata (agitando i Joy-con quando è richiesto), il protagonista potrà sferrare spettacolari colpi per sconfiggere i nemici che lo circondano. Travis è in grado di saltare, schivare ed eseguire determinate abilità. Quest’ultime si attivano mediante il dorsale L ed eseguite secondo il tasto corrispondente (A, B, X, Y). Dopo la loro esecuzione sarà necessario attendere al ricaricamento dell’abilità. Le stesse sono parecchie e di tipologia differente: dalle abilità eroganti veri e propri proiettili, attacchi singoli, attacchi ad area e via dicendo, il giocatore potrà equipaggiarne solo quattro alla volta (in relazione ai tasti citati poc’anzi). Travis è in grado di eseguire attacchi leggeri, i quali possono essere eseguiti mentre cammini, nonché attacchi potenti, logicamente più pesanti e con meno possibilità di concatenamento per effettuare eventuali combo. Quest’ultimi possono essere effettuati anche durante un salto per eseguire attacchi più devastanti nei confronti delle orde di nemici che si presenteranno sul percorso. Nemici ben caratterizzati e alquanto creepy, capaci di eseguire attacchi ravvicinati e attacchi a distanza.

Superata la prima fase di gioco, si entrerà nell’HUB del menù: e meglio la casa di Travis. Nella stessa è possibile attivare la siffatta console maledetta e accedere a ben sette diversi mondi caratterizzati da prospettive differenti. La prima, come già citato poc’anzi, prevede una prospettiva dall’alto, altri giochi invece prevedono una prospettiva a scorrimento orizzontale di tipo bidimensionale (Coffe Doughtnut 6), mentre un altro gioco richiama lo stile delle corse di Tron mediante mezzi di trasporto peculiari (Golden Dragon GP). Anche se, in sostanza, il genere resta quello dell’Hack n’ Slash, in alcune occasioni gli sviluppatori hanno voluto discostarsi dal genere al fine di proporre qualcosa di più alternativo. L’insieme di tutti questi sette mondi/videogiochi nella console è un connubio di idee che difficilmente stuferanno il videogiocatore. Inoltre, non manca la possibilità di condividere un Joy-con con un amico per accedere alla modalità multigiocatore locale, così da completare la campagna del gioco in compagnia e aumentando considerevolmente le ore di divertimento.

Nota dolente di Travis Strike Again: No More Heroes è forse il comparto tecnico, sicuramente non brilla particolarmente. Nintendo Switch è effettivamente capace di ben altro e, seppur il team di sviluppo ha adottato l’Unreal Engine 4, il titolo in questione non rende di certo giustizia alla console ibrida. Eppure, lo stile rétro che richiama i primi anni del 32 e 64bit tridimensionale sarà sicuramente apprezzato da quei giocatori che hanno amato la prima Playstation e il Nintendo 64. Il presente gioco ammette, sfondando più volte la quarta parete, che i fondi per procedere con lo sviluppo sono stati parecchio limitati, sopperendo a tale assenza di fondi con uno stile stravagante e rétro. Artisticamente parlando, potremmo affermare che le scelte effettuate dagli sviluppatori compensano la scarsità tecnica del titolo. Il comparto grafico è pertanto sufficiente, tale voto viene compensato dalle interessanti scelte di design in onore alle prime console 32 e 64 bit. Il presente stile rende Travis Strike Again: No More Heroes un prodotto fuori dai canoni tradizionali, il tutto accompagnato da una colonna sonora ben elaborata e memorabile.

Travis Strike Again: No More Heroes è sicuramente uno dei tanti giochi in arrivo per Nintendo Switch ad arricchire ulteriormente la line up della console ibrida. Seppur lo spin-off non ha vantato di un grande budget per lo sviluppo, non manca la qualità, la sostanza, nonché tutto quello che ci saremmo aspettati da un prodotto nato dalla direzione di Suda51. Si tratta di un buonissimo antipasto prima di un eventuale sviluppo di No More Heroes 3 che, se il presente titolo raccoglierà il successo sperato, vedrà la luce nei prossimi anni. Noi della redazione consigliamo questo titolo a tutti i possessori di Switch, in particolare a chiunque desiderasse ritornare nei panni dello stravagante Travis.

 

Ci piace

  • il Gameplay è solido e variegato
  • lo stampo e il marchio di fabbrica di Suda51
  • il Multi giocatore locale aggiunge maggior divertimento alla campagna
  • il concept è ben studiato

Non ci piace

  • Il comparto tecnico è da basso budget
  • ...per alcuni potrebbe essere troppo stravagante
5

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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