The Legend of Zelda: Breath of the Wild

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The Legend of Zelda: Breath of the Wild – The Master Trials

Seguito al grande successo di The Legend of Zelda Breath of The Wild per Nintendo Switch, caratterizzato da un attach rate di vendita 1:1 accompagnato con la neo console ibrida casalinga di Nintendo, è ufficiale l’avvento del primo DLC. Un successo inaspettato per la saga che, escludendo la fanbase, non aveva mai visto un largo consenso fra i videogiocatori in così breve tempo. Anche presso Joypad sono state superate oltre le 200 ore di gioco, spolpando fino in fondo ogni singolo segreto della mappa, minisfide, completamento del compendio, ricerca di equipaggiamento e via dicendo. Un mondo di gioco elaborato che viene ulteriormente ampliato con questa espansione. Già dal nome deduciamo quale novità è stata maggiormente introdotta: parliamo infatti delle sfide che vedono protagonista la Master Sword, da qui il nome The Master Trials. La seconda espansione, The Champion’s Ballad, vedrà luce solo durante le vacanze invernali di quest’anno, con una nuova storia inedita che vede protagonisti i quattro campioni di Hyrule.

Per la maggior parte dei giocatori di questo neo Zelda, una delle regioni meno esplorate è l’altopiano di Hyrule. Attraversata in lungo e in largo alla ricerca degli spiritelli Kogoro, la gran pianura non ha mai ospitato interessanti location oltre alle rovine risultanti dalla calamità Ganon e il castello in cui giace Ganon in attesa della sua sconfitta. Ebbene con il DLC 1 Nintendo ha deciso di introdurre parecchie nuove armature ispirate ai capitoli passati. Dalla maschera di Majora all’elmo di Midna, dal completo Tingle al completo guardiano fantasma di Spirit Tracks (capitolo per Nintendo DS), i vari pazzi sono appunto sparsi in tutto il mondo di gioco, in particolar modo presso il surriferito altopiano. La ricerca del nuovo equipaggiamento è stata molto gradevole, in redazione si è riaccesa la motivazione dedita all’esplorazione della mappa e di ogni angolo del mondo di gioco. In particolar modo, l’aggiunta della maschera Kogoru facilita finalmente la ricerca degli spiritelli Kogoru, dapprima piuttosto ardua. Spesso non era evidente scovare alcuni piccoli enigmi per sbloccare gli ometti foglia, con la maschera è quindi possibile aguzzare meglio la vista poiché reagisce alla loro presenza.

L’esplorazione viene ulteriormente facilitata da altre due utili strumenti. Dapprima citiamo il cammino dell’eroe, seguito infine da uno speciale amuleto. Il primo è visibile tramite il menù della mappa e ripercorre le ultime 200 ore di gioco del giocatore. Quest’ultima mostra ogni singolo chilometro percorso, ed è un’opzione utile per chi non ha ancora completato tutti i 120 sacrari o trovato alcune specifici luoghi. L’amuleto, invece, consente di teletrasportarsi in un particolare punto della mappa. Purtroppo è attivabile solo un segno alla volta, ma risulta utile per le zone non particolarmente dense di sacrari in cui teletrasportarsi. Vi preveniamo che trovare l’amuleto non sarà semplice, essendo in un luogo non particolarmente pacifico…

Il vero succo di questo DLC sono le sfide della Master Sword. Le presenti prendono il via presso la foresta perduta, attraverso il piedistallo dinnanzi l’albero Deku. Questo nuovo capitolo di Zelda punta moltissimo sui combattimenti. Effettivamente era da Majora’s Mask che Nintendo non si focalizzò su questo aspetto, puntando maggiormente ai dungeon e alla longevità degli stessi. Con Breath of the Wild si ritorna alle origini, dimenticando, per questa volta, i lunghissimi ed intricati labirinti ed focalizzandosi maggiormente alla sopravvivenza. Ed è proprio su questo aspetto che si riconoscono le sfide della spada, laddove le capacità di sopravvivenza e le abilità nel combattimento decreteranno la bravura del giocatore e consentendo il superamento delle numerose prove proposte. Parliamo di 45 differenti livelli, suddivisi in tre parti. Ogni 15 sfide il giocatore fa ritorno presso l’albero Deku, salvaguardando i progressi fino a quel punto. È logico aspettarsi un incremento della difficoltà ad ogni nuovo livello. La redazione è riuscita, per ora, a completare le prime due sezioni di trenta livelli, siamo in procinto di proseguire con la terza. Fin d’ora la sensazione è positiva. Il level design delle sfide, così come la presenza di specifici mostri e il decifrare determinati pattern per agire contro gli stessi è abbastanza impegnativo. Per superare egregiamente tutte le prove è necessario conoscere tutti i segreti del combattimento, compreso l’intercettamento del laser dei guardiani e i numerosi comportamenti specifici di alcuni nemici. Essendo spogliati da ogni armatura, i danni subiti decretano, in breve tempo, il game over.

Insomma, una bella sfida che terrà il giocatore ancora attaccato per ore, in cui è necessario apprendere ogni livello proposto al fine di poter adottare la giusta strategia. In breve, la redazione consiglia vivamente l’acquisto, se siete amanti delle sfide non ve ne pentirete, soprattutto se vorreste cimentarvi nella hard mode a parte.

Buona fortuna perché ne avrete bisogno…

 

Ci piace

  • Le sfide della spada sono molto appaganti
  • Nuovi e nostalgici equipaggiamenti
  • Gli strumenti di esplorazione sono un importante plus

Non ci piace

  • L'assenza di potenziamento per le nuove armature
  • L'Hard mode attivabile solo con una nuova avventura
5.75

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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