Quanti di voi si ricordano Super Pang? Quel famoso videogioco arcade disponibile in tutte le vecchie sale giochi e non solo. Caratterizzato da quel bambino che sparava arpionate verso l’alto, per centrare dei giganteschi palloni rossi. Quante monete sprecate e quanti ricordi mi fanno tornare alla mente, specialmente quando il social gaming era attorno alle quattro mura di un luogo di ritrovo tra giovani. Ma torniamo a noi e lasciamo il passato!
The Bug Catcher si ispira, con chiave moderna, proprio a Super Pang. Nel quale avrà in parte la stessa meccanica di gioco, con aggiunta di numerose caratteristiche da farvi garantire un divertimento sia da soli che in compagnia.

Storia:

Chiamato dallo spazio “Mr. Butcher”, il protagonista rozzo e cafone, arriva in soccorso per “disinfestare” una struttura di ricerca. Ad attenderlo c’è un essere strampalato a forma di telefono, che lo guiderà all’interno sbloccando i vari accessi. Ma le aree sono piene di pericoli provenienti da ogni angolazione e toccherà allo sterminatore ripulire tutto.

Gameplay:

Ricalcando l’onda di quel capolavoro di fine anni ’90, The Bug Butcher offre principalmente lo stesso concetto di gameplay. L’unica differenza sostanziale è che invece di quegli ingombranti palloni rossi, si dovrà combattere una minaccia aliena di ogni forma e aspetto.
Come dico sempre, non servono mille comandi per far divertire un video giocatore. Infatti basta pensare gli innumerevoli successi nati su mobile. E poi diciamolo che i migliori titoli degli anni 80/90, oltre a qualcuno di particolare, aveva da 2 ad un massimo di 4 tasti per garantire la perfezione di chi le stesse provando. Anche in questo caso non si fa eccezione, con soli 3 si sarà in grado di sparare, scivolare ed utilizzare i potenziamenti. Attraverso 30 livelli, bisognerà spostarsi a sinistra e a destra, per uccidere ed evitare gli attacchi dei nemici. Come in Pang, l’attacco verrà effettuato solo ed unicamente verso l’alto. Toccherà a noi trovare il giusto tempismo nel muoversi sui fantastici fondali disegnati a mano, per completare le varie ondate mentre si tenterà di decontaminare l’area. Un’altra similitudine del famoso capolavoro citato, è la mitosi: permetterà al nemico di suddividersi in parti minori, mentre verrà colpito dall’arma principale. Ogni insetto avrà la sua caratteristica di come attaccherà, dal semplice che rimbalza in giro per la stanza a quelli che ti salteranno in testa e ti faranno morire all’istante.
Completando la modalità arcade in singolo, si raccoglieranno anche delle monete, utili per acquistare potenziamenti e power up prima di entrare in missione. È presente anche la modalità “Panic” dove sarà possibile giocarla sia in “Single Player” che in “Multiplayer”

Conclusione:

The Awfully Nice Studio è formato solamente da due ragazzi (tra cui sono pure ex. dipendenti Blizzard). Non manca però sicuramente la cura dei dettagli, effetti grafici e nella sonorizzazione.

The Bug Butcher è un tuffo nel passato in chiave moderna, dove sarà possibile spendere qualche ora da soli o tra amici. Personalmente vedrei meglio questo titolo su un dispositivo mobile, da giocare casualmente alla fermata del treno. Ma non si può negare che il divertimento sul grande schermo non faccia la sua “sporca” figura. Manca la possibilità di affrontare la storia in co-op, che lo avrebbe reso più attrattivo. Ma nonostante tutto, rimane comunque un titolo interessante sia dal tratto caratteristico che ludico. E voi siete pronti per combattere una nuova minaccia aliena? In fondo, l’unico scarafaggio buono è uno scarafaggio morto (Man in Black).

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.