Super Smash Bros. Ultimate

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Super Smash Bros. Ultimate

Giusto venerdì scorso, 7 dicembre 2018, la quinta essenza del famoso picchiaduro Nintendo è finalmente arrivata sugli scaffali dei nostri negozi elvetici. Smash Bros è sicuramente un brand il quale è cresciuto parecchio nel corso degli ultimi vent’anni, da semplice progetto su Nintendo 64 fino all’incarnazione odierna. Beninteso, Smash Bros è forse uno dei brand più redditizi di Nintendo dopo The Legend of Zelda, Super Mario e Pokémon, ma nessuno si aspettava un così largo successo su Nintendo Switch. Dati alla mano, Super Smash Bros ha già superato il milione di copie solo nei primi giorni di vendita, frantumando qualsivoglia record della serie superando, addirittura, ogni gioco uscito su Switch sin d’oggi.

Smash Bros è un brand nato dalla mente dello storico sviluppatore Masahiro Sakurai e dall’ex Presidente Nintendo: Satoru Iwata. Li denominiamo simpaticamente anche i papà di Kirby, piccola pallina rosa che ormai rappresenta una delle principali mascotte del picchiaduro. Nato inizialmente come semplice progetto arcade, Smash Bros è ora uno dei picchiaduro / brawler multi giocatore per eccellenza. Fatto salvo i soliti big brand quali Tekken, Streetfighter, Dead or Alive, Smash Bros è un titolo che ha saputo ritagliarsi una grande fetta di fan. Non stupisce, pertanto, che Nintendo voglia puntare tutto il periodo natalizio su questo peculiare titolo: molto apprezzato da ogni parte del globo.

Super Smash Bros. Ultimate nasce con l’obbiettivo di creare l’esperienza Smash Bros per eccellenza e definitiva. Ciò detto, Sakurai ha voluto proporre in questa opera tutti i combattenti, dal 1995 ad oggi. Parliamo infatti di ben 74 personaggi, senza contare i futuri DLC i quali sono previsti per il prossimo anno. Il rooster di Super Smash Bros. Ultimate è il più vasto mai implementato in un picchiaduro e, forse, rappresenta il principale cross over del mondo videoludico.

Il gameplay di Super Smash Bros. Ultimate, di principio, si traduce in tre semplice parole chiavi: combattimento, ring e lancio. E meglio: i giocatori, infatti, devono affrontarsi in numerosissime ambientazioni (ring) e cercare, combattendo, di catapultare l’avversario fuori dallo schermo. Il danno viene calcolato in percentuale, più la stessa aumenta e maggiore sarà il volo effettuato dall’avversario ai bordi schermo. Ad abundantiam è comunque disponibile un’opzione dei canonici PS, che rappresentano uno stile a parte al predetto sistema di percentuale. Ogni personaggio è caratterizzato da esclusive mosse provenienti dal loro mondo d’origine: in particolare le mosse speciali (B). Calci e pugni (A), sono i cosiddetti attacchi leggeri e anch’essi con movimenti differenti a dipendenza del personaggio scelto, mentre lo scudo si attiva con ZL/ZR. Non manca la canonica presa mediante L e R, nonché il salto salvatore e la tecnica Wavedashing, tanto amata dai pro gamer sin dal capitolo Gamecube. In altre parole, quest’ultima è lo slittamento del personaggio sul terreno che si ottiene combinando alcuni tasti. Si tratta di una tecnica piuttosto avanzata, ma ora più accessibile anche ai neofiti. Infine, è stata molto gradita l’aggiunta della barra Smash volta a sbloccare un attacco finale, ma con una potenza inferiore all’attacco finale acquisito spaccando la canonica sfera Smash che appare in battaglia.

Considerata la grande mole di personaggi, il ritorno di alcune specifiche tecniche di combattimento, nonché il gran quantitativo di scenari (ben 108), è difficile valutare con precisione i contenuti di questo capitolo. Super Smash Bros. Ultimate si piazza, volgarmente parlando, fra Smash Bros Melee (Gamecube) e Super Smash Bros (Wii U). Gli sviluppatori hanno fatto altresì che i movimenti dei personaggi sono più naturali e armoniosi. Allo stesso tempo i medesimi sono spettacolari e vicini a uno stile arcade. Il lavoro svolto è di certo impressionante, e solo testando dal vivo e con mano si possono intuire le minuziosità, i dettagli e la cura di ogni singolo personaggio e scenario svolto dagli sviluppatori. Persino le musiche, già orchestrate dal terzo capitolo, sono epiche, orecchiabili e rendono l’esperienza ancora più coinvolgente.

Il gran lavoro di definizione di tutti i personaggi disponibili è davvero sorprendente. Non solo ciascuno possiede le proprie caratteristiche peculiari, ma Nintendo è stata capace a reinventare alcuni personaggi storici. L’esempio di Link completamente rivisto alla Breath of the Wild dimostra questo grande impegno di ricaratterizzare i personaggi storici di Smash. Stesso discorso lo abbiamo per Super Mario, il quale eredita il fido Cappy tratto da Super Mario Odyssey.

Modalità multi giocatore

Le opzioni nelle modalità offerte in Super Smash Bros. Ultimate sono molte, quasi troppe, e si dividono in multi giocatore locale / online, da una parte, e giocatore singolo dall’altra. La modalità cardine del multi giocatore è sicuramente la mischia (alias, Smash) e online, nelle quali è possibile partecipare ad un incontro standard ma modificabile a piacimento dell’utente, mischia speciale, torneo e via dicendo. Grande assente, purtroppo, la modalità Home Run Contest, presente nei passati titoli della serie. Magari potrebbe essere introdotta in un prossimo futuro, chissà…

Non vi è un approccio univoco per godere dell’esperienza ludica di Super Smash Bros. Ultimate. Nintendo, come citato poc’anzi, propone diverse opzioni per adattarsi alle necessità di ogni utente e consentire la massima personalizzazione possibile. Grande mancanza è, sotto questo aspetto, gli stage personalizzati mediante l’apposito editor. Anche qui, non si esclude che tale modalità possa essere introdotta prossimamente. Ad ogni modo, il singolo giocatore, o il gruppo di giocatori, potrà decidere con quale approccio affrontare la modalità mischia: se volgere l’incontro verso un party game o focalizzarsi nel competitivo. Il comparto online presenta anch’esso molte opzioni simili al multi giocatore locale: aggiungendo le lobby private e pubbliche. Purtroppo non essendo dei pro gamer di Super Smash Bros, non ci siamo focalizzati moltissimo sul comparto online, ma vi esprimiamo in ogni caso le nostre considerazioni. Testando in particolare le partite pubbliche, il titolo gestisce piuttosto bene il flusso di dati della rete. Infatti non abbiamo avuto particolari problemi di lag, input lag (solo un paio di volte) o disconnessioni (mai). Anche la ricerca degli avversari (matchmaking) è avvenuta molto velocemente, senza dover aspettare troppo tempo per essere assegnati a una lobby pubblica. Ma non è tutto oro quello che luccica…

Ci ha fatto storcere il naso il mancato rispetto delle nostre scelte nel matchmaking: se puntualmente decidevamo di partecipare a 1 vs 1, il risultato era la solita lobby mischia 4 vs 4 e, per giunta, con regole totalmente diverse da quelle desiderate. Problemi anche nelle partite private tramite l’app Nintendo Switch Online, la quale si disconnette durante la partita in corso. Peccato visto i presupposti dell’abbonamento Nintendo Switch Online, il relativo costo e l’ipotetico investimento nell’infrastruttura. Sicuramente sotto questo aspetto il comparto online è discreto, nel senso che Nintendo deve migliorarlo, rendendolo più appetibile o comunque all’altezza dei competitor. Interessante, in ogni caso, l’opzione di assistere come mero spettatore a battaglie già in corso, così da ispirarsi allo stile di battaglia degli altri giocatori europei.

Modalità Singolo giocatore

Super Smash Bros. Ultimate non si focalizza unicamente al multi giocatore, bensì anche nei confronti del singolo giocatore. Premetto che non siamo dinnanzi a un’opera narrativa ai livelli de l’emissario del subspazio di Smash Bros Brawl su Gamecube, ma, ad ogni modo, La stella della speranza è una modalità che si difende piuttosto bene sotto questo aspetto, offrendo parecchie ore di longevità.

Kirby è l’unico sopravvissuto da un’invasione universale da parte di Galeem, il quale ha privato l’anima a tutti i personaggi del rooster e creando a loro immagine dei malvagi fantocci. Il piccolo Kirby esplorerà pertanto un’immensa mappa alla ricerca di tutti gli spiriti vittime dall’attacco apocalittico di Galeem. La mappa di gioco è creata a modo di disegno, diversificando le varie regioni esplorabili. In ognuna di essere sono sparsi tantissimi spiriti, nonché i combattenti intrappolati dal potere di Galeem che aspettano solamente di essere liberati per unirsi alla battaglia contro l’imponente nemico.

Gli spiriti sono entità tratte da moltissimi videogiochi, Nintendo e non, capaci di conferire determinate caratteristiche al combattente. Gli stessi possono anche apparire nel ring aiutando l’utente a sbaragliare gli avversari con peculiari abilità. Ogni spirito appartiene a una determinata tipologia (verde, rosso, blu o neutro) e, a dipendenza della stessa, essi sono forti contro una determinata tipologia e deboli contro un’altra. Nel caso concreto il sistema di debolezza e resistenza degli spariti è gestito in uno schema triangolare à la Fire Emblem.

Gli spiriti possono essere salvati mediante la modalità storia oppure tramite un tabellone, nel quale sarà l’utente a decidere in quale battaglia cimentarsi. Beninteso, sono moltissimi gli spiriti da sbloccare (oltre 1’200) e risulta ormai chiaro che questi esseri sostituiscono il sistema dei trofei presente nei vecchi capitoli.

Graficamente parlando Super Smash Bros. Ultimate è in linea con le ultime produzioni first party di Nintendo. E meglio, nella modalità portatile il gioco è renderizzato nella risoluzione HD, in Full HD invece nella modalità docked. Il frame è fissato a 60 fps ed è solidissimo, senza nessun calo anche nei momenti più concitati. La cura investita nel comparto grafico, nonché dei modelli tridimensionali e dei loro movimenti, è un passo qualitativamente oltre all’ultimo Super Smash Bros uscito per Wii U. L’immagine risulta altresì più pulita, nonché maggiormente godibile sulla piccola ibrida di Nintendo, segno che il team di sviluppo ha investito parecchio nella qualità dell’immagine.

Mettere tutto in un unico calderone e descrivere nel dettaglio ogni singolo elemento richiederebbe la scritturazione di una tesi, nel complesso la presente recensione si è limitata unicamente a mostrare la punta dell’iceberg di tutti i contenuti presenti in Super Smash Bros. Ultimate. Insomma, possiamo di certo affermare che il team guidato dallo storico Sakurai ha saputo creare un prodotto ottimo, fresco e soprattutto moderno. Non semplice considerato il genere ma, soprattutto, gli anni che questo brand ha sulle spalle. Smash Bros Ultimate è superiore al capitolo per Gamecube? Forse no, ma qualitativamente parlando Super Smash Bros. Ultimate ci va molto vicino…

 

Ci piace

  • tantissime opzioni, personaggi e ring
  • modalità single player di buon livello
  • gli spiriti sono un'ottima aggiunta

Non ci piace

  • comparto online solo discreto
  • totale assenza dell'home Run Contest
  • niente editori degli stage
5.25

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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