Il mio primo gioco della serie è stato Mario Party 2 per N64, che mi ha regalato anni di divertimento a competere con i ragazzi del vicinato per decretare chi fosse la vera Superstar. Tuttavia, vuoi per studio e per lavoro, personalmente ho preso una pausa dal marchio per almeno una decina di anni se non per qualche sporadica recensione. Ebbene, quando mi sono tuffato letteralmente nel mondo di Super Mario Party Jamboree, sono rimasto piacevolmente sorpresa da come Nintendo, con questo Party Game, sembra non perdere mai un colpo.
Come in ogni Mario Party, il gioco fa del suo gameplay una simulazione di un gioco dell’oca da tavolo in connubio con simpatici minigiochi alla fine di ogni turno di ciascun personaggio giocante (CPU e non). Sotto questo aspetto non vi sono particolari cambiamenti da segnalare se conoscete la serie. In questo capitolo, la personalizzazione della durata dei tabelloni, il numero di giocatori, i personaggi a disposizione è a discrezione come sempre dell’utente. Vi è anche la possibilità di cambiare le impostazioni utente online e di giocare con gli amici registrati nella lista della console, nonché di modificare le informazioni che appaiono in locale in caso di multigiocatore in loco. Inoltre, con piacere si nota l’aggiunta dei trofei e degli obbiettivi, segno che pian piano Nintendo si sta aprendo al sistema degli obbiettivi, cosa che probabilmente vedrà il suo debutto unificato su Nintendo Switch 2 (forse). Non mancano lo shop dedicato alla colonna sonora per sbloccare le soundtrack interne al titolo, nonché il party planner che basa la sua esperienza sui numerosi minigiochi a disposizione. Una volta avviato il gioco, l’utente verrà catapultato in una mongolfiera in cui è possibile decidere quale modalità di gioco intraprendere:
- Mario Party: l’esperienza standard in cui è possibile scegliere quale affrontare fra i quattro tabelloni di gioco a disposizione. Questo è il modo normale di giocare a Mario Party, dove chiunque ha la possibilità di passare dal fondo alla cima in qualsiasi momento. Per i veterani della serie non manca la modalità “Regole Pro”, per coloro che vogliono essere competitivi;
- Rhythm Kitchen: si tratta di una modalità fino a quattro giocatori in cui si lavora insieme per preparare i migliori piatti possibili per i giudici a ritmo di musica. Può sembrare semplice, ma all’atto pratico richiede precisione e tempismo e fra tutte le modalità è stata quella più frustrante da testare. Occorre effettivamente prendere un po’ la mano, ma il divertimento dopo qualche partita è garantito;
- Fabbrica di Toad: in sostanza si tratta di aiutare i Toad a creare gli oggetti per la modalità Mario Party: un puzzle game da affrontare da solo o in coppia.
- Scuola di volo Paratroopa: basato sui controlli di movimento dei Joy sbattendo le ali come delle oche giulive, si tratta sicuramente della modalità di gioco più curiosa e fino a un massimo di due giocatori. In tre diversi minigiochi è possibile sfruttare i controlli di movimento dei Joy Con e cimentarsi in Battaglia nel Cielo, Koopa Paratroppa Taxi ed infine Volo libero.
- Squadra anti-Bowser: questa modalità può essere giocata in solitaria, con la CPU o in solitaria ma online con altri giocatori. L’utente e altri sette giocatori faranno squadra per sconfiggere Bowser usando un cannone.
- Boweratholn: Ben 20 giocatori lottano per il primo posto in una gara di minigiochi individuali. Tutti e venti gli utenti giocano contemporaneamente. Man mano che si procede nella gara, i minigiochi (che rimangono gli stessi) diventano più difficili
- Porto dei minigiochi: la modalità unicamente dedicata ai ben 110 Minigiochi e tale modalità permette di impararli tutti in cinque diverse opzioni e può essere affrontata sia in solitaria, sia in locale ed infine anche online.
I tabelloni, dal canto loro, sono tutti ben caratterizzati. Oltre a convincere sul piano estetico, ciascuno presenta specificità uniche lasciando spazio a una certa eterogeneità dell’esperienza. Inoltre, la presenza degli alleati faranno girare le carte in tavole dando quel senso di imprevedibilità come tipico dell’esperienza della serie. Alcuni personaggi appariranno per dare manforte ai giocatori dando di riflesso dei bonus in più.
Concludendo, Super Mario Party Jamboree è in sostanza il capitolo che, come dice il nome, offre molti contenuti aumentando automaticamente la longevità del prodotto. Non solo, la grafica ben curate, le musiche e le animazioni denotano, ancora una volta, la perizia di Nintendo nel creare Party game di impatto, per singoli o per tutta la famiglia.
The Good
- Ben 110 minigiochi da provare
- Tante modalità differenti
- Un mario party longevo...
The Bad
- ...ma alcune modalità sono meglio riuscite di altre
- Framerate a volte un po' ballerino