Stellar Blade

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Stellar Blade

Stellar Blade fa parte di quel genere di giochi che o lo ami o lo odi. Sarà per il suo approccio quasi arcade, sarà per la sua tecnicità o per il suo sistema di combattimento alla Nier. Un gioco che è stato in grado di polarizzare il discorso online ancor prima di essere rilasciato su PlayStation 5 e per più di un motivo. Ma il gioco, com’è?

Eve

Stellar Blade ci porta a controllare Eve, una guerriera umana appartenente al reggimento Airborne Squad 7, che giunge in un futuro remoto su una Terra invasa da mostruose creature chiamate Naytibas. Dotata di poteri sovrumani, Eve è stata addestrata specificamente per liberare i pochi superstiti rimasti sul pianeta dall’oppressione di questa minaccia. Mentre combatte queste mostruosità nella speranza di salvare l’umanità dall’annientamento, inciampa in una cospirazione riguardante la vera origine dei Naytibas. La storia, d’impronta prettamene sci-fi, ha i suoi momenti in cui ci prende decisamente di sorpresa ed è generalmente godibile, a tratti più di quanto non ci aspettassimo anche se più prevedibile di quanto non avessimo sperato. Peccato per la recitazione dei vari personaggi e i loro dialoghi che non esiteremmo a definire un po’ piattini.

Quello che invece coinvolge di più è il mondo di gioco: c’è Xion, l’area principale, una sorta di ultimo avamposto dell’umanità zeppo di strade vuote, case in rovina, edifici fatti di container, e oggetti abbandonati. Qui inizia e finisce la maggior parte delle missioni, ed è anche il luogo dove si sviluppano gran parte dei personaggi, dato che molti dei personaggi non giocanti con cui interagisci vivono qui. Fuori dalla zona principale troviamo diverse zone esplorabili, ogniuna caratterizzata da un elemento naturale. Troveremo erba, pietra, acqua e terra. Queste zone aperte sono decisamente ampie ed offrono una vasta gamma di attività per il giocatore: combattere nemici, visitare luoghi, la classica caccia ad oggetti e risorse e, ovviamente, obiettivi secondari. La navigazione tra i vari luoghi è a tratti confusionaria, data la grande libertà data al giocatore di esplorare passaggi e percorsi. L’esplorazione comunque non è fine a sé stessa, dal momento che troveremo quasi sempre qualche mostro o oggetto interessante (come i famigerati costumini) da raccogliere. Con un po’ di fortuna (o sfortuna, dipende da come siamo messi!) ci imbatteremo anche in boss opzionali.

Botte! Azione! RPG!

La campagna di Stellar Blade richiederà tranquillamente una trentina di ore o più, e anche se si segue direttamente la trama principale, si può comunque arrivare a giocare almeno venti ore. Non tutte le missioni secondarie sono eccelse ma apprezziamo il fatto che ci sia stata un’attenzione nel proporre contenuti sempre diversi e non il classico riempitivo di attività sempre ricopiate.

Le missioni, sia principali che secondarie, offrono una buona varietà di elementi, tra combattimenti, sezioni platform, enigmi ambientali e trovano sempre il modo di portare avanti la trama principale. Una missione di norma ci poterà ad esplorare una zona, combattere più gruppi di nemici, risolvere puzzle e gli immancabili boss. Durante le missioni troveremo più zone sicure in cui sarà possibile salvare la partita, riposare per curarsi e riempire l’inventario (ma tutti i mostri sconfitti in zona torneranno in vita), acquistare potenziamenti ed oggetti. La componente RPG viene principalmente dal fatto che Eve possiede diversi alberi di abilità che potremo sbloccare fornendoci tutta una serie di potenziamenti sia attivi che passivi e che ci permettono di evolvere le abilità della donna in modo da avvicinarsi all’approccio da noi preferito. Anche se non particolarmente innovativo, il sistema di crescita e progressione risulta comunque ben strutturato e, col passare delle ore, renderà il gioco nettamente più soddisfacente.

Il punto focale di Stellar Blade però è il suo sistema di combattimento. Coinvolgente ma anche con un livello di sfida più elevato di quanto potreste aspettarvi. Il tutto si basa prevalentemente sulle parate e le schivate. Invece di concentrarsi esclusivamente sulle combo, il gioco premierà un approccio più tattico che mette in avanti l’apprendimento dei pattern d’attacco nemici uniti ad un apprendimento, da parte del giocatore, di schivate e parate. Eludere gli attacchi nemici aumenterà l’intensità dei contro attacchi di Eve, rendendo il combattimento più esaltante. La sconfitta, fortunatamente, non è solitamente dovuta a sorprese o a pattern di attacco insormontabili. Piuttosto è la classica opportunità per diventare più bravi e rappresenta un’occasione per imparare i movimenti del nemico e utilizzare al meglio le proprie opzioni di risposta. Dove Stellar Blade eccelle sono i momenti singoli di gameplay. Imboscate, inseguimenti, frenetici combattimenti tra le mura fatiscenti di qualche palazzo abbandonato. Divertente e trasmette un buon senso di sfida. Ci sono però anche momenti più morti, sezioni platform fin troppo frustranti perché non ci sentiamo pienamente in controllo di Eve, oppure certi (ma non tutti) enigmi ambientali.

Concludiamo

Stellar Blade visivamente è suggestivo e non parliamo solo dei costumini striminziti della protagonista. Belle le ambientazioni, ben dettagliate e variegate. Molto bello anche il design dei vari personaggi. La colonna sonora è di buona fattura mentre il doppiaggio è senza lode né infamia. Avremo la possibilità di scegliere tra diverse modalità grafiche, performances (1440p, 60 fps), bilanciata (4k, target a 60 fps) e risoluzione (4k, 30 fps). A meno che non possiate vivere dell’eye-candy, raccomandiamo i 60 fps della modalità performances, che hanno il netto privilegio di aiutare nei combattimenti.

Stellar Blade insomma è un buon gioco. Non stellare né indimenticabile ma siamo sicuri che per una fetta di appassionati del genere saprà entrare di diritto nella propria collezione.

The Good

  • Combattimenti tecnici
  • Un sacco di contenuti
  • Buona personalizzazione di Eve

The Bad

  • Combattimenti troppo tecnici per alcuni?
  • Piattezza dei personaggi
5

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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