Stellar Blade (PC)

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Stellar Blade (PC)

Stellar Blade emerge come un titolo che merita un’analisi più approfondita del semplice dibattito sulle scelte estetiche del team di sviluppo. Noi l’avevamo già recensito per Playstation 5 (qui) e, con una certa sorpresa, è stata portata su PC, porting che merita un doveroso approfondimento in quanto si tratta di un’esclusiva Playstation estesa, anch’essa, sulla piattaforma Steam/Epic Game. Il trend delle eslcusive nel mondo console sta ormai cambiando negli ultimi anni ed è sotto gli occhi di tutti. In effetti, a parte Nintendo, le esclusive su console stanno perdendo la loro “nomea” di esclusiva, raggiungendo una vasta scala di videogiocatori (in casu PC) anche al di fuori dei sistemi su cui il software è stato pensato e sviluppato, favorendo così il multipiattaforma.

Al di là di certe rotondità della protagonista e delle tendenze culturali coreane che hanno alimentato le discussioni online, Stellar Blade di Shift Up dimostra avere qualità intrinseche che lo rendono degno comunque di attenzione. Esso si presenta inizialmente come un action game lineare, ma ben presto rivela un’anima più complessa, ispirata alla serie Nier di Yoko Taro. La trama, assai elaborata, diventa uno dei motori trainanti dell’esperienza. Tuttavia, nonostante l’ambizione e i tentativi di emulare Nier, Stellar Blade non raggiunge le stesse vette in termini di narrativa. I dialoghi sono a nostro parere assai anonimi e i personaggi, non sempre ben caratterizzati, smorzano l’impatto di alcuni momenti chiave, senza che vi sia un vero e proprio climax. L’influenza dei manwha coreani si fa sentire, con una certa ingenuità che emerge nel confronto diretto con le opere nipponiche. In sostanza e come da noi anticipato nella nostra passata recensione, la campagna principale offre circa una trentina di ore di gameplay.

Le mappe aperte, pur semplici, non risultano mai tediose da esplorare, grazie a un buon numero di punti di viaggio rapido e a quest variegate che alternano combattimenti, puzzle ambientali e fasi platform. Il sistema di combattimento, pur basato sulle meccaniche difensive alla Sekiro, presenta alcune variazioni che lo rendono più accessibile, grazie a una selezione di difficoltà e a una serie di strumenti e mosse extra a disposizione di Eve, la nostra protagonista. La gestione della difficoltà è ben calibrata, con un picco di sfida nell’ultimo quarto di gioco e una modalità aggiuntiva per i giocatori hardcore. Unico neo del gameplay è la precisione e l’affidabilità delle manovre di Eve, che richiedono un certo anticipo nella risposta ai comandi. Anche i boss, con poche eccezioni, risultano piatti fino alla fase finale del gioco. Tecnicamente, Stellar Blade è un titolo da una parte notevole, con mappe e personaggi estremamente dettagliati e un uso sapiente dell’Unreal Engine, dall’altra però si perde in un bicchhiere pervia delle soluzioni un po’ billig e stilisticamente discutibili. La colonna sonora, che richiama le musiche di Nier, spazia anche verso il genere rock ed elettronico, i quali, a nostro parere, è un valore aggiunto.

Eve: un corpo molto bello, ma con un’anima meno definita

La protagonista, Eve, è indubbiamente al centro dell’attenzione, sia per il suo ruolo narrativo che per il suo design. Se da un lato la sua storia si inserisce bene nel contesto apocalittico, dall’altro la sua caratterizzazione come personaggio risulta piuttosto debole. Nonostante gli sforzi narrativi, Eve manca di quella profondità e sfumatura che renderebbe davvero empatico il giocatore nei suoi confronti, relegandola spesso a un ruolo di mera esecutrice. Questa limitazione incide sulla forza emotiva di alcune scene, rendendole meno impattanti di quanto avrebbero potuto essere. In effetti, in rete è apparsa una poco simpatica nomea, definendola la “Bayonetta” dei poveri…e ci fermiamo qui.

Fanservice: troppo eccessivo

Il tanto discusso fanservice è un elemento distintivo di Stellar Blade. Sebbene sia stato fatto un tentativo di contestualizzarlo nel gameplay – ad esempio, alcuni costumi più succinti di Eve comportano una riduzione della difesa, aumentando la sfida – è innegabile che a tratti l’implementazione risulti eccessiva e, a nostra avviso, anche di cattivo gusto. Certi abiti sono ridiculi e, pur con la scusa di “incentivi ludici”, vi è una chiara e palese sessualizzazione del personaggio principale che finisce per distogliere l’attenzione dalle qualità reali del gioco, puntando al nudo e crudo fanservice. Non è ironico sessualizzare un personaggio principale femminile di un titolo di questo calibro ed entrare quindi in certe tematiche, anche assai delicate, senza tener conto delle conseguenze. Pur apprezzabile il tentativo di ironizzare su questo aspetto con certi costumi sbloccabili a fine gioco, la costante enfasi sul corpo di Eve è forzata e non aggiunge un reale valore all’esperienza, anzi, la sminuisce.

Le migliorie della versione PC: un chiaro salto tecnico significativo 

Mentre la versione per PlayStation 5 ha già dimostrato un’ottima ottimizzazione, la controparte PC di Stellar Blade innalza ulteriormente l’asticella tecnica. Quest’ultima beneficia di una risoluzione maggiore, con il supporto nativo al 4K e texture di qualità superiore, che rendono i dettagli più nitidi e gli ambienti ancora più immersivi. L’aggiunta del supporto per monitor ultrawide (21:9 e 32:9) amplifica ulteriormente l’impatto visivo, offrendo un campo visivo più ampio e coinvolgente.

Ma il vero punto di forza della versione PC risiede nella possibilità di sbloccare il frame rate, superando il limite dei 60 FPS della PS5. Grazie a tecnologie di upscaling e frame generation come NVIDIA DLSS 4 e AMD FSR 3, e a quelle di riduzione della latenza come NVIDIA Reflex, i giocatori con hardware adeguato possono godere di un’esperienza di gioco estremamente fluida e reattiva, con frame rate che possono superare i 100-120 FPS e oltre. Questo si traduce in un controllo più preciso durante i combattimenti e una maggiore sensazione di fluidità generale. Inoltre, la versione PC offre un’ampia gamma di opzioni grafiche personalizzabili, permettendo di affinare ulteriormente l’aspetto visivo in base alle proprie preferenze e alla potenza del proprio sistema. Completano il quadro il pieno supporto al controller DualSense con feedback aptico e grilletti adattivi, oltre alla possibilità di giocare con mouse e tastiera, e anche alcuni contenuti aggiuntivi come un nuovo boss nella modalità sfida e ulteriori opzioni di personalizzazione estetica. Noi l’abbiamo provato su una configurazione AMD Ryzen 7 7800X3D in combo con una RTX 5070 ai massimi settaggi e a livello visivo abbiamo notato le nette differenze con Playstation 5. Tuttavia, anche chi possiede una più modesta GTX 1060 o Radeon 580 potrà usufruire dei 60 fps in 1080p e settaggi bassi medi. Consigliata è comunque una RTX 2060 SUPER o AMD Radeon RX 5700 XT.

In conclusione, Stellar Blade è un titolo che merita di essere giocato al di là delle polemiche. Pur non essendo un’opera perfetta, il titolo di Shift Up dimostra la crescita dell’industria coreana e offre un’esperienza action solida e divertente, con una trama sorprendentemente coinvolgente e un gameplay vario e ben calibrato. La mancanza di originalità e un fanservice talvolta eccessivo sono i suoi difetti principali, ma non inficiano la qualità complessiva di un titolo che, pur non essendo un capolavoro, si distingue per la sua ambizione e la sua capacità di intrattenere.

The Good

  • Combattimenti, personalizzazioni EVE e delle sue abilità
  • Combattimenti tecnici ben bilanciati
  • Performance decisamente migliori rispetto a PS5 e PS5 Pro

The Bad

  • la piattezza dei personaggi resta invariata
  • missioni secondarie ancora mediocri
5

Written by: Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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