Sony Xperia XZ2

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Sony Xperia XZ2

L’anno scorso, quando abbiamo recensito lo Xperia XZ1, avevamo detto belle cose. Ma avevamo anche chiamato i suoi bezel delle “superfici abnormi”, una scelta di design che semplicemente “a noi, non piace”. Avanti veloce di un anno ed ecco arrivare lo Xperia XZ2. Sony ha tirato dritto per la sua strada?

Finalmente!

La risposta alla domanda è, per fortuna, no. Sony ha deciso di cambiare parecchio nel suo nuovo flagship, partendo proprio dal design. Iniziamo però, come di consueto, dalle specifiche tecniche. Lo Xperia XZ2 (di cui esiste anche la versione compact) è uno smartphone di dimensioni 153 x 72 x 11,1 millimetri (lo spessore però varia da un minimo di 6 a un massimo di 11,1 millimetri) e 198 grammi di peso. Al suo interno troviamo uno Snapdragon 845 accoppiato ad una GPU Adreno 630. Per quanto riguarda la RAM, lo XZ2 monta 4GB di memoria mentre lo spazio d’archiviazione è di 64GB espandibili con una microSD fino a 40GB. Lo schermo da 5,7 pollici IPS ha una risoluzione di 1080×2160, un aspect ratio di 18:9, supporta HDR e le teconologie Triluminos e X-Reality ed è prodetto da un Gorilla Glass 5. Il device è resistente all’acqua (IP65/68).

Per quanto riguarda la connettività, solo una porta USB Type-C è presente, purtroppo anche Sony ha abbandonato il jack da 3.5 millimetri in favore di una soluzione integrata (nella confezione c’è comunque un adattatore). Il comparto fotografico è composto da una camera posteriore Sony IMX400 da 19MP e 1/2.3″ con f/2.0 e un ISO di 12’800 ed è in grado di filmare in 4K a 30 fps con HDR attivo. Scendendo con al risoluzione arriviamo fino a 720p a 960 fps. La camera frontale è invece da 5 MP con f/2.2 ed è in grado di filmare fino a 1080p. Per quanto riguarda la batteria è da 3180 mAh e supporta Quick Charge 3.0 e QI per la ricarica wireless. La connettività è parecchio interessante: Hybrid dual SIM (4G), 4G VoLTE, 5CA LTE Cat.18, 4×4 MIMO, dual-band Wi-Fi 802.11ac, Bluetooth 5.0, GPS/GLONASS e NFC. Per finire, Sony come sempre mette l’accento sul comparto audio con un sistema ad alta fedeltà DSEE HX, supporto a LDAC e ha pensato bene di inserire due altoparlanti stero che supportano S-Force surround e aptX HD Audio. Ritorna anche lo scan 3D e ovviamente non può mancare un lettore di impronte digitali (sul retro). Per concludere la nostra carrellata, un piaccola chicca: Dynamic Vibration System. Si tratta di una funzione rumble derivata dalla tecnologia del DualShock 4 di PS4.

Design choices

Finalmente Sony ha deciso di sabrazzarsi di quei bezel allucinanti dell’anno scorso. Il design dello XZ2 è molto più simile a quello (che tanto appreziamo) dei flagship di Samsung. Pur essendo ancora più larghi di quelli visti su S8 e S9, la riduzione è davvero importante e ci lascia con un frontale dello smartphone molto più schermo e molto meno bordi. Un passo avanti che approviamo in pieno. La forma dello smartphone è particolare perché il retro non è tutto spesso uguale. Ha una sua curva che da un lato è strana ma dall’altro è piacevole da tenere in mano. Lo XZ2 sta comodamente in mano e si adatta in modo più naturale rispetto ad un device totalmente piatto. Anche la scelta dei materiali ci piace, un misto di plastica e vetro che fanno un’ottima figura: questo device ha un feeling premium anche solo a prenderlo in mano. Un piccolo problema del nuovo desing l’abbiamo notato: il telefono è scivoloso.

Lasciatelo un po’ troppo in bilico sul divano e scivolerà, specialmente se riceviamo una qualche notifica che lo fa vibrare. La zona a contatto è ridotta dalla curva della scocca e quindi l’attrito è nettamente ridotto. Una cosa a cui fare attenzione. Un’altra bizarria del design è sicuramente la posizione del lettore di impronte digitali. In attesa di vederli sparire dietro lo schermo, quest’anno quasi tutti hanno spostato i loro sensori. La scelta di Sony, per lo XZ2, è stata quello di inserirlo praticamente al centro del device. Una posizione un po’ strana perché, solitamente, si trovano più vicini all’array della fotocamera/videocamera. Ci vuole un po’ di tempo per abituarsi a posare il dito al punto giusto e comunque non è la posizione più comoda possibile. Non è un dramma ma si poteva fare meglio a livello di ergonomia. Stesse stranezze per la posizione del pulsante d’accensione, anch’esso al centro del device, sul lato destro. Ottima l’inclusione di un tasto fisico per la fotocamera, sempre sul lato destro, ma quasi in fondo.

Di schermi e fotocamere

Lo schermo dell’XZ2 è “solo” 2160p ed è IPS. Non potrà quindi competere con i neri di un pannello AMOLED e non arriva alla stessa risoluzione di altri device. Tuttavia Sony non è certo l’ultima arrivata in fatto di schermi ed ha applicato le sue tecnologie derivate dai pannelli Bravia. Per cominciare lo schermo non solo supporta HDR ma c’è anche una funzione che converte i contenuti SDR verso HDR. Non saremo limitati quindi dai soli contenuti HDR di Netflix o quelli girati con la camera interna. L’approssimazione non è perfetta ma è una feature benventua alla quale non vorremmo rinunciare.

Per quanto riguarda la fotocamera, notiamo subito che Sony ha deciso di non andare all in con un sistema a due sensori. Abbiamo fatto qualche prova fotografica e la camera principale è soddisfacente ma non è eccellente. In condizioni di buona illuminazione gli scatti sono precisi e ben definiti. Dove però il sensore dello XZ2 scade un po’ è nelle foto scattate in condizioni di bassa luminosità. Si vedono artefatti dovuti al processing e la quantità di dettagli catturati non è allo stesso livello di quanto visto in altri flagship di inizio 2018. Niente male l’effetto Bokeh anche se un po’ laborioso. L’app fotografica scatta due fotografie con due messe a fuoco diverse per poi creare una composizione finale. L’effetto è convincente ma solo in casi ottimali in cui il soggetto non si muove tra uno scatto e l’altro. Per gli oggetti inanimati è perfetto mentre per fotografie e selfie, i risultati sono decisamente più variabili.

Ci hai convinto?

Sony ha fatto passi da gigante e ci ha convinto molto di più rispetto al modello dell’anno scorso. L’autonomia è finalmente sufficente a farci arrivare a fine giornata, il design è migliore, l’ergonomia ci piace molto, lo schermo è finalmente andato oltre il semplice FullHD e il comparto fotografico, pur non essendo il migliore su piazza, non delude. Siamo sicuramente dei fan della configurazione stereo degli speakers e il supporto esteso ad HDR. Il nostro telefono giornaliero è ancora un S8 ma, per la prima volta, non saremmo poi davvero così scocciati nell’adottare l’ZX2 come device principale.

 

Ci piace

  • Nuovo design
  • Implementazione HDR
  • Schermo

Non ci piace

  • Software Xperia che manda notifiche
  • Fotocamera con poca luce

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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