Sony SRS-XB40

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Sony SRS-XB40

Il mercato degli altoparlanti Bluetooth è davvero molto affollato. Marche famose, sottomarche di marche famose e una marea di prodotti di dubbia qualità in forme, colori e features molto diverse. Per non parlare del prezzo. Qua su Joypad conosciamo bene i prodotti di Ultimate Ears ma altri manifacturer, come Sony, sono attivi sul questo segmento del mercato. E di Sony parliamo perché abbiamo testato gli SRS-XB40.

 

Massiccio

L’SRS-XB40 è uno speaker Bluetooth stereo dotato di qualche extra. Cominciamo con le pure specifiche tecniche: il corpo da 279 x 100 x 105 millimetri e 1500 grammi peso contengono tre altoparlanti da 61 mm di cui uno dedicato ai bassi con la solita risposta in frequenza da 20 Hz a 20 kHz. La connettività è assicurata dal supporto a Bluetooth 4.2 (fino a 10 metri) e da una presa jack stereo da 3,5 millimetri. Il device supporta anche NFC ed è possibile usarlo per telefonare grazie al microfono integrato. La batteria, di una dimensione imprecisata, dovrebbe durare circa 24 ore anche se è poco chiaro quali siano le condizioni di utilizzo per arrivare a questa cifra (sospettiamo, con le luci spente). Tra le varie funzioni peculiari di questi SRS-XB40 troviamo una modalità Extra Bass, che pompa decisamente i bassi a discapito di un po’ tutto il resto. Troviamo anche sia una illuminazione RGB che un paio di luci stroboscopiche sui lati.

L’SRS-XB40 ha un design che troviamo tutto sommato piacevole. Composto da una gomma soddisfacente al tatto, liscia sopra e antiscivolo sui lati e da due griglie metalliche davanti e dietro. L’illuminazione RGB corre tutta attorno al lato frontale degli speaker mentre i due piccoli strobo sono posizionati sul fianco esterno dei due speaker principali. L’effetto non è male anche se purtroppo non è possibile selezionare manualmente il tipo di luci ed effetto strobo ma sono automatiche. Sul retro invece troviamo uno sportellino “impermeabile” che nasconde l’entrata audio jack, un tasto reset, il plug d’alimentazione (il caricatore non è un USB standard ma lo troviamo nella confezione) e per finire una porta USB per usare l’SRS-XB40 come caricatore per devices esterni, come ad esempio uno smartphone. Un’idea che ci piace molto, visto che un device del genere solitamente è pensato per essere usato all’esterno, lontano dalle prese di corrente. Abbiamo messo impermeabile tra virgolette perché in effetti l’SRS-XB40 non è impermeabile (come abbiamo detto erroneamente nel lunch unbox). La certificazione è IPX5, che significa resistente ai getti d’acqua. Sarebbe una pessima idea usarlo dentro una piscina! Per finire i pulsanti (telefono, play/pausa, ADD, volume giù e su, accensione e Extra Bass) sono anch’essi in gomma e sembrano durevoli, in grado di sopportare frenetiche pressione per pompare abbesitia il volume zzzio.

Hardbass

Gli SRS-XB40 sono decisamente pensati per un ascolto tamarro. EDM? Oh yes! Russian hardbass? Assolutamente sì. Musica classica con arpa e flauto? Non è tanto il caso… Questo prodotto di Sony, sia con l’extra bass che senza, punta tutto sui bassi dimenticando un po’ tutto il resto. Non che sia necessariamente un male perché fanno esattamente quello che dicono di fare: volume alto, bassi belli potenti. È anche possibile connettere fino a 10 altri SRS-XB40 assieme per aumentare a dismisura l’emissione sonora. Ma ovviamente questo significa che non sono adatti ad ogni tipo di ascolto musicale. E questo nonostante il supporto al formato LDAC (oltre SBC e AAC) che permette di ascoltare stream audio fino a 990kbps. Ma quando usiamo questi SRS-XB40 con un genere musicale appropriato, non possiamo davvero lamentarci. Sono perfetti per l’ascolto ramingo, a qualche party in piscina o durante un aperitivo a casa di qualche amico.

Bottom line

I Sony SRS-XB40 sono potenti, hanno tutte le features giuste e specialmente hanno un’autonomia davvero degna di nota. Non sono molto a buon mercato (li trovate sui 200 CHF nelle colorazioni rosso, nero e blu) ma in cambio fanno un sacco di baccano e l’effetto RGB a noi è (ovviamente!) piaciuto molto. Peccato che non siano impermeabili IPX7 e che il caricatore non sia USB standard, il che significa che dovrete ricordare di mettere nello zaino il suo alimentatore dedicato.

 

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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