Sony LinkBuds S

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Sony LinkBuds S

Ve le ricordate le LinkBuds di Sony? Ne parlammo poco più di un anno fa su queste pagine, lodando Sony per aver tentato di proporre qualcosa di diverso.

Ma ne avevamo anche concluso che “diverso” non per forza volesse dire “migliore”. Un annetto dopo il gigante nipponico ci riprova con una versione decisamente più nei canoni tradizionali.

S come Sensate!

LinkBuds S sono la seconda generazione di cuffiette in-ear (o earbuds) della nuova linea LinkBuds. Dopo un inizio un po’ sotto tono, leggete la recensione del vecchio modello, gli ingegneri giapponesi hanno ripensato da zero il concetto, per altro correggendo quasi ogni principale fastidio non solo delle precedenti LinkBuds ma anche delle pur eccellenti WF-1000XM4: la dimensione. Troppo grandi le cuffiette, troppo grande la custodia. Ebbene, le nuove LinkBuds S sono davvero minute! Sono talmente minute che Sony le definisce le più piccole cuffiette dotate di cancellazione del rumore sul mercato.

 

Iniziamo con qualche squisitezza tecnica: LinkBuds S sono cuffie in ear minuscole e leggerissime, 4,1 grammi l’una. Il design è minimalista: la cuffietta si infila nel canale auditivo, avanza fuori e termina in una superfice piatta che, tra l’altro, è sensibile al tocco. L’unico altro elemento visibile è una griglietta per il microfono. Nella parte interna troviamo anche un sensore di prossimità, per rilevare quando le stiamo usando, e due contattini minuscoli per la ricarica nel case. Case di dimensioni finalmente ridotte, 41.4 x 48.5 x 30.9mm e 34 grammi di peso. Grazie ad una forma rettangolare pesantemente smussata, finalmente sono facilmente infilabili in tasca, in borsa, dove vi pare, senza occupare troppo spazio. Possiamo anche ragionevolmente tenerle nella tasca dei jeans, cosa che ci sognavamo con le WF-1000XM4. Le buds sono certificate IPX4, ragionevolmente resistenti a spruzzi d’acqua ma non ad una vera immersione. Ci potete fare allenamento senza preoccuparvi del sudore ma non vanno lavate in lavandino.

Via di corsa!

Gli speaker sono in neodimio, con una risposta in frequenza da 20 a 20kHz, supportano Bluetooth 5.2 coi profili A2DP, AVRCP, HFP, HSP e compatibilità coi formati audio SBC e AAC. Al loro interno integrano il processore V1 audio, lo stesso delle già citate WF-1000XM4 e lo stesso processore DSEE Extreme, che si occupa di fare un upscale musicale per una qualità migliore. Il range è di circa 10 metri, range che può variare in base alle condizioni e a quanti ostacoli mettete tra di voi e la sorgente musicale. In generale ci siamo andati in giro per casa senza alcun problema ma di certo qui nessuno vive in un villone! Siate ragionevoli e sarete soddisfatti. Per quanto riguarda la batteria, sono circa 5.5 ore di riproduzione musicale (9 senza ANC), 2.5 ore di telefonate e 11 ore in modalità “waiting”. Il case si ricarica tramite una porta USB Type-C e fornisce in totale altre 14 ore di riproduzione. Purtroppo niente ricarica wireless tra il case e un accessorio compatibile, segno che le WF-1000XM4 (e futuri modelli?) restano il top di gamma Sony.

Ci vivo assieme?

Le LinkBuds S sono assai competitive. In redazione abbiamo tanti (TANTI!) tipi di cuffie, sia over che in ear e, regolarmente, sono un grande utilizzatore di tre device: Sony WF-1000XM4 (earbuds), Sony WH-1000XM2 (over ear con un ANC davvero spettacolare) e le Sennheiser Momentum 3 Wireless (over ear, qualità sonora davvero impressionante per la categoria). Questo trittico è seriamente minacciato dalle LinkBuds S. S. Per prima cosa, a costo di ripeterci, la taglia del tutto. Sono perdibilissime (come tutte le earbuds, ovvio) ma il fatto che non avanzino fuori dalle orecchie come fossimo degli alieni (o dei fan Apple) per noi è una vittoria sicura. Sono comode, fornite con diversi finalini in gomma per adattarle alle diverse taglie di orecchie, si infilano comodamente e sanno al loro posto anche se ci andiamo a correre. La superfice plastica è un po’ ruvida, sia sulle cuffie che sul case. Il feeling non è male ma specialmente non scivolano e sarà più difficile vedercele sfuggire di mano come un pesce.

 

Il setup è semplice, su device Android le vedremo comparire appena apriamo il case (la funzione si chiama Google Fast Pair, pare) e una cosa simile è presente anche su Windows 10 e Windows 11. Possiamo comunque attivare il pairing manuale. Per quanto riguarda la gestione, c’è una app dedicata. Da qui possiamo fare l’aggiornamento del firmware (una procedura abbastanza lunghetta ma che, per lo meno, non interrompe la riproduzione musicale) e molto altro. Per cominciare possiamo vedere lo stato della batteria, l’equalizzatore e le funzioni avanzate. Possiamo calibrare l’app con le nostre orecchie, una funzione che comunque esiste da parecchio tempo, possiamo selezionare l’ANC (tra annullamento del rumore, suono ambientale e disattivato).

Il suono ambientale è comodo specialmente se vogliamo attivarlo brevemente per sentire qualcuno che si rivolge a noi o se vogliamo sentire qualche annuncio. C’è anche una funzione che si chiama “dettatura voce testo” che mette in pausa la musica e attiva il suono esterno quando ci mettiamo a parlare. È possibile impostare la sensibilità e per quanto tempo la funzione deve essere attiva. Particolarmente utile in casi come una coda in un super mercato! Le due superfici tattili sono personalizzabili, volume, assistente vocale… sono in pratica 8 diverse opzioni che possiamo scegliere in modo indipendente. Per finire c’è una integrazione con Spotify Tap e con Endel (una app di generazione di suoni ambientali rilassanti). Quello che manca è la possibilità di collegarle contemporaneamente con due device ma a livello di features, Sony ha incluso il pacchetto completo.

Sonorità

LinkBuds S suonano bene. Non sono stellari, specialmente per quanto riguarda il campo dei bassi. D’altra parte, sono davvero minuscole e la fisica è la solita riottosa ingrata. Cinque millimetri di driver non saranno mai in grado di muovere tanta aria e tuttavia le WF-1000XM4, che di millimetri ne contano 6, suonano meglio. In generale il sound di LinkBuds S è soddisfacente ma sia i bassi che gli alti hanno meno mordente di quanto vorremmo.

Intendiamoci, non è un audio sporco o poco chiaro, solo è il sound stage ad essere un po’ più stretto di quanto sarebbe l’ideale. Si può fare qualcosa con l’equalizzatore della app, sia l’impostazione “entusiasta” che quella “luminoso” offrono due risposte molto diverse ma altrettanto godibili, tanto dipenderà anche dal genere di musica che stiamo ascoltando. È necessario giocare un po’ con i vari setting prima di trovare qualcosa che ci si addica. Dovendole giudicare solo a livello di qualità sonora, le WF-1000XM4 ne uscirebbero vincitrici… La qualità delle chiamate vocali è soddisfacente, sentiamo bene e gli altri ci sentono piuttosto chiaramente in contesti di rumore ambientale ragionevole.

Bottom line

Sony LinkBuds S sono un prodotto interessante, specialmente perché sono davvero piccole e discrete. Disponibili in tre colori, sono pratiche e suonano bene. Su Android specialmente danno il meglio di loro, con supporto a Google Assistant e una integrazione perfetta col device. Gli utenti Apple potrebbero essere meno soddisfatti perché non si integrano in modo così profondo con iOS. Il prezzo di vendita al lancio era pericolosamente vicino ai 190CHF ma si trovano oramai sui 150. Le stra-citate WF-1000XM4 costano ancora sui 215 CHF ad un anno dall’uscita. A 190 CHF LinkBuds S erano forse difficili da raccomandare… ma a 150 le cose si fanno davvero molto più intriganti. Per ora credo proprio che le terrò nello zaino con me.

Ci piace

  • Piccole & leggere
  • Comode
  • Tante funzioni avanzate

Non ci piace

  • Niente ricarica wireless
  • Qualità audi buona ma non ottima

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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