Sony Bravia 7

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Sony Bravia 7

Sony non ha di certo bisogno di presentazioni quando parliamo di TV. Presente sul mercato dagli albori di questo modo di intrattenimento ha sulle spalle una lunghissima storia fatta di innovazioni (ma anche di qualche cocente sconfitta!).

Tranquilli, comunque, la TV Bravia 7 che andiamo a scoprire oggi non ci ha delusi!

Il tocco giapponese

Sony, con il televisore da 65 pollici Mini LED Bravia 7 (modello 65XR70) arriva sul mercato con un offerta davvero completa. Per cominciare, credeteci o meno, ma quello che abbiamo testato è il modello più piccolo, con la gamma che è disponibile sia in modelli da 75 che da 85 pollici (quest’ultimo il nostro particolarissimo sweet spot per quanto riguarda le dimensioni!). Alla sua base troviamo un pannello LCD con retroilluminazione Mini LED (o QLED, per gli amici). Il modello Bravia 7 si situa poi circa a metà della gamma di Sony, con i modelli 3 al di sotto di questa e i modelli 8 e 9 al di sopra. Il pannello da 65 pollici ha risoluzione 3840×2160, con un refresh rate fino a 120Hz e supporta ogni tecnologia per il gioco che possiate immaginare: ALLM, VRR, HDR10, HLG e Dolby Vision. Ci sono 4 entrate video HDMI, di cui solo due però adatte sorgenti video più esigenti, come PlayStatin 5 o Xbox Series. In particolare, le porte HDMI 3 e 3 supportano 4k120, eARC (la porta 3), VRR, ALLM e source-based tone mapping. In poche parole, due porte su 3 sono HDMI 2.1.

In certi casi limite, come il nostro, solo due porte sono un potenziale limite, con le due console current gen e un PC che finirebbero per litigarsi due porte su tre. Ma, ancora una volta, non crediamo sia un problema comune. Continuando il nostro giro troviamo 4 speaker in configurazione 2x full range e 2x tweeter, per un ottale di 40W totali e un supporto ad ogni audio interessante come Atmos, DTS:X e via dicendo. Grazie alla calibrazione automatica degli speaker, la TV è in grado di creare un profilo acustico per ottimizzare l’esperienza di ascolto. Bene inteso anche Sony ha previsto di integrare questa TV con il suo sistema audio modulare, come fatto da Samsung e da tutti gli altri brand là fuori. Non mancano, per finire il nostro tour, supporto a Wi-Fi ax, ethernet, Bluetooth 5.3, Chromecast integrato, supporto a Apple Airplay e Homekit, entrate satelliti ed RF.

Il tutto è racchiuso da un bezel ristretto e uno spessore di poco inferiore ai 6 cm. Che non sono molti ma sicuramente più spessi di una controparte OLED. Il sistema di montaggio è molto versatile, con due piedi che si infilano perpendicolarmente alla TV, sia verso l’esterno che verso l’interno, il che permette di appoggiare la TV anche su mobili più stretti. I piedi metallici si montano alla larghezza di 120 cm o 45 cm. Inoltre, i piedi possono essere regolati in altezza per ospitare soundbar, con la possibilità di avere lo schermo a 2,5 cm o 7,7 cm dalla superficie di appoggio.

Si parte in un attimo!

Sony, furbetta, ha pensato bene di basare anche questa TV sul sistema Google TV invece di sviluppare una sua soluzione. E questo rende le cose molto facili quando, per la prima volta, facciamo il setup della TV. Il telecomando ha un design ergonomico ma non è retroilluminato e utilizza batterie tradizionali, il che è meno avanzato rispetto ai telecomandi solari più recenti di Samsung. L’interfaccia Google TV di Sony rende facile caricare i servizi di streaming e personalizzare Google Assistant. Possiamo sbizzarrirci ad installare app senza particolari restrizioni e, visto la base Android, l’offerta è vastissima. Ad ogni buon conto, Sony ha preinstallato anche troppo, con i soliti sospetti Netflix, Disney+, YouTube, Amazon Prime ma anche offerte di Sony direttamente, un’app che trasforma la TV in un quadro à la Samsung Frame e parecchia, scusateci il termine, fuffaglia varia. Ci siamo limitati nei nostri test a YouTube, Neflix, Disney+, Plex, Crunchyroll e, ovviamente, una PlayStation 5.

Mini LED?

Bravia 7 utilizza la tecnologia LCD con retroilluminazione avanzata tramite Mini-LED e Quantum Dots per una migliore qualità dell’immagine. Un sistema di Full Array Local Dimming permette di regolare la luminosità dei LED in base al contenuto visualizzato, offrendo colori vividi e neri profondi. Nei nostrii test, ha dimostrato di avere un’eccellente luminosità e contrasto, con una regolazione della retroilluminazione molto precisa e quasi (quasi!) senza effetti blooming indesiderati. Questo lo rende uno dei migliori LCD testati, con una qualità dell’immagine quasi paragonabile a quella degli OLED. In particolare, nelle sorgenti 4K la TV fa un ottimo lavoro nell’offrire immagini ricche di dettagli e luminose (questo modello dovrebbe arrivare ai 2000 nits, anche se non ve n’è menzione sul sito ufficiale). Qualche piccola incertezza con segnali sub 720p ma è un caso abbastanza limite.

Ottenere una buona immagine è semplice, senza bisogno di molte regolazioni. La modalità Cinema offre un’immagine più luminosa senza necessità di modifiche. Durante i nostri test abbiamo usato il profilo gaming normale (ci sono anche FPS e RTS) e in particolare la modalità Dolby Vision bright, che in film come Encanto hanno fatto davvero esplodere luci e colori. Su PlayStation 5 siamo rimasti positivamente impressionati anche se inizialmente abbiamo avuto qualche problemino ad attivare ogni funzione avanzata. Sarà quindi importante attivare il VRR nel menu delle impostazioni di ingresso sotto “Formato segnale HDMI”. Nel menu di gioco, accessibile tramite il tasto “Menu” del telecomando, si trovano informazioni sul segnale video e opzioni di regolazione specifiche per il gaming. Sony per altro permette di impostare diversi preset per ogni sorgente, anche le singole App, in modo da ottimizzare al meglio il tipo di sorgente. Oppure, se preferite non occuparvi di certe cose, dispone di una serie di funzioni automatiche che regolano i settaggi in base all’illuminazione attuale della stanza in cui si trova la TV.

Detto tutto questo non riesce davvero a competere con una TV OLED contemporanea, come la Samsung S95D recentemente testata, anche se va detto che la differenza di prezzo tra le due è assai consistente. Non trattandosi di due concorrenti diretti, visto le due categorie di prezzo, fare un comparativo diretto sarebbe poco corretto.

Una buona offerta

Sony con questa Bravia 7 ha introdotto una TV mid range di tutto rispetto. Al netto di angoli di visone non proprio entusiasmanti, è in grado di offrire un’esperienza sia visuale che di gaming molto buona. L’audio è, come spesso accade, buono ma non spettacolare e nulla può sostituire un vero impianto con soundbar e specialmente un subwoofer degno di questo nome. Lo schermo tende anche ad essere abbastanza riflettente, quindi meno consigliata per un ambiente in cui non è possibile controllare la luminosità ambientale.

Fondamentalmente siamo di fronte ad un’offerta onesta per una TV midrange con elementi che si contraddistinguono in positivo ma anche zone in cui non è in grando di competere con modelli più costosi. Che poi è la definizione di “mid range”, no?

The Good

  • Google TV
  • Prezzo
  • Immagine

The Bad

  • Bassi deboli
  • Angolo di visione ottimale ristretto

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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