Sonic Mania

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Sono passati parecchi anni dall’ultimo capitolo bidimensionale a 16bit del famoso porcospino blu. Dopo Sonic The Hedgehog, Sonic 2, Sonic 3 e Sonic 4 (uscito unicamente per telefoni cellulari), festeggiamo il ritorno di un vecchio amico, Sonic Mania, che porta un po’ l’essenza, a tutti gli effetti, di un Sonic 5. Sonic Mania è stato creato al fine di riproporre lo spirito di tutte le glorie del passato in un unico capitolo, offrendo un titolo completo e capace di soddisfare quella fetta di videogiocatori dell’era anni ’90. Chiaramente, tutto questo è stato possibile grazie a personalità come Christian Whitehead, uno dei principali utenti più attivi nella community di Sonic, supervisionato dallo storico Sonic Team di Sega. Insomma, si può tranquillamente affermare che Sonic Mania nasce dalle menti dai fan, indirizzato appunto, ai suoi fan più fedeli e storici. Tant’è che il successo di Mania potrebbe decretare il futuro della serie, in particolare modo sull’approccio che il team principale dovrà poi adottare per sviluppare e distribuire i suoi titoli. Non neghiamo infatti che Sonic è stato sicuramente uno dei brand più conosciuti dopo Super Mario, ma anche quello meno fortunato e controverso nella storia dell’industria videoludica. I tentativi di Sega di modernizzare la formula platform del porcospino blu ha indotto, paradossalmente, al suo inesorabile declino (fatta eccezione di alcuni timidi successi e i titoli creati appositamente per gli anniversari della serie, quali Sonic Generations). Chi l’avrebbe mai detto che per il 25esimo anniversario gli utenti avrebbero messo mano su un fantastico omaggio di questo calibro? Personalmente ammettiamo che non ci speravamo più in un Sonic unicamente 2D alla vecchia scuola.

È proprio la vecchia scuola a fare da padrona in ogni singolo elemento di questo capitolo, dall’animazione introduttiva al sistema di salvataggio (ispirato a Sonic 3) dall’introduzione del primo stage presso la green hill zone tipico dei capitoli bidimensionali della serie a come sono proposte le modalità single player e multiplayer. Ed è questo che fa capo Sonic Mania, l’effetto nostalgia dei livelli più conosciuti ma modificati per raggiungere nuovi standard qualitativi. Sonic Mania comincia leggero, veloce e fluido, a accresce piano piano la difficoltà, soprattutto nella seconda parte di ogni mondo. A partire dal terzo mondo le cose si fanno molto più serie, complesse da gestire, con un level design intricato ma che segue una coerenza tutta sua. Insomma, si nota fin da subito il lavoro certosino applicato ad ogni mondo, e di come il team di sviluppo sia stato capace di creare livelli memorabili e complessi da affrontare. Senza tenere in considerazione la rigiocabilità che, come ogni capitolo di Sonic nel senso classico, è molto alta e mai stufa il videogiocatore. Il risultato è qualcosa di sorprendente, addirittura meglio di quanto ci si prospettava inizialmente. La fantasia del team di sviluppo non manca, alcuni boss infatti richiamano determinati brand di SEGA (senza particolarmente spoilerare, citiamo unicamente puyo puyo), mentre gli special stage sono costruiti in una maniera tridimensionale classico ma con un carattere moderno. Infatti è possibile sbloccare due stage speciali: il primo a partire da un certo numero di ring tramite i punti di salvataggio nei vari livelli, il secondo attraverso i giganteschi ring nascosti nei mondi. Da una parte abbiamo gli special stage tridimensionali in cui bisogna toccare tutti i pallini blu, evitando quelli rossi, vincendo delle speciali monete. L’approccio è il medesimo presente in Sonic 3. Dall’altra dei veri propri percorsi tridimensionali all’inseguimento del chaos emerald, raggiungibile aumentando la velocità raccogliendo delle palline blu. Ma a rendere più difficoltosa l’impresa è la presenza di buche nel percorso e il contatore del tempo, in secondi, che scade anche abbastanza velocemente. Ecco, quindi, che non è assolutamente evidente raccogliere tutti i chaos emerald di Sonic Mania, già a partire dal secondo. Il tutto richiede parecchio sangue freddo e una certa perizia per completare la run al 100%.

Insomma, in sostanza non c’è moltissimo da dire su Sonic Mania, a parte che si ispira ampiamente alle vecchie glorie. Nel complesso siamo al cospetto di un classico Sonic rivisto in chiave moderna in occasione dei 25 anni del brand. Una grafica a 16bit accattivante con animazione complesse dei personaggi, uno sfondo dinamico, completo e nettamente più gradevole che sfrutta finalmente l’hardware dell’epoca moderna. Se siete alla ricerca di un Sonic 5 o, semplicemente, di un degno erede dei titoli usciti sulle console master system, mega drive ed eventuali periferiche (alias Sonic CD), Sonic Mania farà al caso vostro. Ogni sua singola sfaccettatura è completa, dal single player al multiplayer locale (split dello schermo orizzontale come una volta), alla scelta degli storici personaggi. Chiaramente utilizzare unicamente Tails o Knuckles cambierà largamente le carte in tavola. Risulterà effettivamente più semplice, per alcuni, superare i vari mondi con quest’ultimi. Tails infatti è in grado di volare, mentre Knuckles di planare o arrampicarsi sulle pareti. Abilità che Sonic, chiaramente, non possiede.

L’unico difetto che possiede questo titolo è forse qualche bug di troppo. Non abbiamo testato altre versione al di fuori di quella per Nintendo Switch, ma in ogni caso quest’ultima risulterebbe meno raffinata rispetto alla concorrenza. In particolar modo citiamo i cali di framerate negli special stage in 3D, alcuni blocchi della console non appena la stessa entra in modalità stand by, o altri glitch vari in game. Insomma, problemi che non interessano l’hardware in quanto tale, ma riguarda una semplice poca ottimizzazione del codice che purtroppo è venuta a mancare, su stessa ammissione degli sviluppatori. Ma vista la qualità dei contenuti siamo fiduciosi, infatti è stata promessa a breve una patch correttiva per far fronte a tutti i difetti appena citati. Perché credetemi, sarebbe peccato punire una simile produzione per dei problemi temporanei di questo tipo, quando nel complesso siamo al cospetto del vero erede dei Sonic 2D.

Ci piace

  • diverse modalità a disposizione
  • multiplayer locale
  • vario, bello, tradizione, è Sonic

Non ci piace

  • qualche glitch o rallentamento di troppo
  • un paio di personaggi in più non sarebbe guastati
5.5

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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