In novembre il sistema Playlink, dopo che abbiamo già recensito precedentemente il secondo capitolo di Sapere è Potere, fa da padrone con un altro social party game a portata di smartphone, chiamato Scimpazziamo.
Un anno fa Sony propose su Playstation 4 il primo gioco che per essere utilizzato, come controller bastava usare il proprio smartphone. Quindi si iniziò da Dimmi chi sei! Per poi passare a giocare a Hidden Agenda e SingStar Celebration. Un anno dopo Sony ha deciso di potenziarne le varietà, aggiungendo nuovi giochi. Scimpazziamo è quindi una novità, ma vediamo cosa ha di differente rispetto agli altri giochi della serie Playlink, per far decidere i videogiocatori ad acquistare questo prodotto.
La follia delle scimmie abbia inizio
Come per i titoli precedenti di Playlink, basterà scaricare sul proprio smartphone l’applicazione necessaria per far partire il gioco (completamente gratuita), dove potranno prenderne parte fino a 4 persone contemporaneamente. L’applicazione è disponibile sia su dispositivi Android che Apple, ed è tranquillamente utilizzabile anche su tablet se lo desiderate. Pochi mega da scaricare e tutto è pronto per cominciare a giocare: gli smartphone sono i controller da utilizzare, il televisore di casa però va sempre tenuto d’occhio perché è lui il punto di riferimento per il folle party game a base di scimmie.
Le modalità di gioco sono 4, tra queste ve ne è anche una per single player, ma il vero divertimento si ha con quella in stile “gioco dell’oca”, dove i presenti devono affrontare una serie di sfide nel tentativo di arrivare per primi alla fine del tabellone, vincendo così il trofeo banana d’oro.
Scimpazziamo è proprio questo: una raccolta di minigiochi spensierati, il più delle volte intuitivi e soprattutto rapidissimi, dalla durata di pochi minuti ciascuno. Protagoniste indiscusse sono una serie di buffe e colorate scimmiette fuori di testa. Ogni minigioco portato a termine fornisce un certo numero di punti con cui avanzare sul campo di gioco, facendo naturalmente attenzione a penalità (“torna indietro di tot caselle”) e bonus (“avanza di tot. caselle”).
Andando avanti nel gioco e collezionando stelline vinte con i minigiochi, si sbloccano dei contenuti per personalizzare la propria scimmietta. Quei contenuti restano salvati per la partita successiva, all’interno del proprio smartphone, dove successivamente se ne otterranno dei nuovi. Queste personalizzazioni servono solamente a cambiare l’aspetto della scimmia e purtroppo non danno nessun tipo di bonus o vantaggio.
Scimpazziamo è veramente un gioco semplice, adatto a tutte le fasce d’età e si può giocare anche senza aver capito come funziona il minigioco.
Non è tutto oro quel che luccica
Anche se questo gioco inizialmente sembra divertente, presenta comunque qualche difetto. A volte il gioco corre un po’ troppo, non si ha nemmeno il tempo di capire cosa sia necessario fare per vincere un determinato minigioco che questo è già terminato. In più le istruzioni sono scritte veramente in piccolo e sono poco chiare.
Quindi alla fine si finisce per fare “tapping” sul proprio dispositivo e basta facendo fare alla scimmia quel che vuole perché così si ha più probabilità di vincita.
Alcuni livelli richiedono di rubare l’ananas ai propri avversari all’interno di un scenario verticale composto da alcune piattaforme: con ad ogni “tap” la scimmietta salta, e bisogna farla balzare al momento giusto per evitare che gli altri partecipanti ci rubino il bottino. Oppure si gioca a pallacanestro: una pressione iniziale e rapida sul telefono serve a puntare la direzione di volo, una sollecitazione prolungata a stabilire l’entità del salto. Più facile a dirsi che a farsi: arrivare al canestro sani e salvi senza sbattere contro tutti gli altri presenti è un altro paio di maniche: quasi mai entra in azione una vera e propria abilità. Fortuna, caso e caos sono i fattori che dovrete avere dalla vostra parte per vincere in Scimpazziamo, e funziona tutto in modo decente finché la confusione non diventa eccessiva. Quando si inizia a capire che la vittoria è quasi completamente casuale, il gioco perde il suo fascino e non ci si impegna più a far meglio.
Un titolo del genere va giusto bene per un paio di serate con gli amici e nulla di più, da giocare senza grandi aspettative. Un titolo adatto più ad una fascia d’età giovane che per adulti in compagnia.
Il prezzo d’acquisto rimane uguale agli altri titoli della serie Playlink, che si aggira tra i 20-30 CHF (nel giorno d’uscita) e magari è un po’ eccessivo per questo titolo. Ma comunque resta un titolo adatto per le prossime feste natalizie.
Pronti a scimpazzare da una parte e l’altra del vostro televisore?
The Good
- Party game originale
- Salvataggio dei dati sul dispositivo
The Bad
- Istruzioni non sempre chiare
- Minigiochi molto simili tra di loro