Samsung QE49Q7F QLED TV

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Samsung QE49Q7F QLED TV

Scrivere recensioni non è sempre facilissimo. A volte abbiamo così tanti prodotti in redazione che scrivere ogni singolo pezzo per tempo è una sfida. Non è il caso del televisore che recensiamo oggi, il Samsung QLED Q7F da 49 pollici. In questo caso, semplicemente non siamo riusciti a staccarci gli occhi per settimane abbastanza a lungo per scrivere una review. Prima di continuare però un full disclosure: l’unità review che abbiamo ricevuto resterà in redazione come prestito a tempo indefinito da parte di Samsung. Questo non significa però che siamo legati da un accordo con il costruttore coreano per quanto riguarda il contenuto di questo articolo, il quale rimane a nostra totale discrezione.

Full optional

La serie 7 di televisori Samsung, di cui questo modello da 49 pollici fa da entry level, è decisamente interessante sotto diversi aspetti. Iniziamo allora con i dettagli tecnici della QE49Q7F. Si tratta della sorellina della categoria, che offre anche pannelli da 55, 65 e 75 pollici. Ma dimensioni a parte, sono tutte dotate delle stesse specifiche. La risoluzione è 384x2160m basate su tecnologia quantum dot (LCD con edge-led backlight). Oltre al 4K c’è anche il supporto ad HDR (QHDR 1500). Per quanto riguarda la luminosità arriviamo a 1500 nits.

Impressionante la connettività e il sistema di controllo della tv. Al posto di dover collegare tutti i cavi dietro la TV, in posizione scomoda e che spesso può pure dare fastidio nel caso vogliamo attaccare il pannello ad un muro, Samsung propone un box chiamato One Connect. In poche parole, al televisore vero e proprio dovremo collegare solo l’alimentazione e un minuscolo cavo in fibra ottica di circa 2 millimetri di diametro. La fibra collega allora la TV al connect box, il cervello della QE49Q7F. Il connect box è piuttosto grande (sui 35 cm) e ospita un impressionante serie di I/O: 4 HDMI, una porta RJ-45, uscita audio ottica, 3 USB (di cui una 1A), tuner digitale satellitare, tuner DVB-T2, common interface, tuner analogico. La lista di features varia continua ancora parecchio (la trovate qui) ma per farvela breve, questa TV ha praticamente tutto quello che potremmo desiderare nel 2017 in fatto di connessioni. E non dimentichiamo nemmeno il supporto alle app, di cui parleremo tra poco. Del connect box ci piace quasi tutto. È piuttosto grande ma la fibra ottica di collegamento è lunga 5 metri ed è quindi piuttosto facile nasconderlo da qualche parte lontano dalla vista (il nostro sta dentro uno dei cassetti del mobile TV, senza che il telecomando o altro ne sia influenzato). La cosa che ci piace di meno è che la TV necessita di un’alimentazione, così come l’unità One Connect. Aggiungiamoci qualche console, una sound bar e un media center e ben presto dovremo comprare parecchie multiprese. La fibra ottica ha i suoi vantaggi ma è anche fragile, piegarla a 90 gradi significa con tutta probabilità romperla e quindi durante la fase di montaggio della QE49Q7F noi raccomandiamo la massima prudenza!

Design

Il design dei televisori ha fatto enormi passi avanti negli ultimi 10 anni. Dai primi plasma con enormi bezel agli ultimi OLED talmente fini da doversi appicciare magneticamente ai muri. In questo caso, Samsung ha optato per un design minimalista e dannatamente sexy. Non essendo curva in alcun modo, la QE49Q7F ha un bezel estremamente ridotto e un singolo stand in metallo con due bracci. Dietro quest’ultimo troviamo anche uno scomparto per far passare alimentazione e fibra ottica in modo da ottenere un effetto il più pulito possibile. Ed in effetti, una volta sistemata come si deve, rimane solo lo schermo da guardare e niente altro a rovinare l’esperienza. Non aspettatevi però uno spessore da televisore OLED, la QE49Q7F rimane comunque piuttosto spessa coi suoi 45 mm circa. Il design elegante e minimalista si estende anche al telecomando, anch’esso metallico. A differenza dei soliti telecomandi, quello della serie 7 (e altre serie del costruttore coreano) è dotato in pratica di 14 pulsanti (di cui 5 integrati nella sezione circolare). Il primo impatto è un po’ spiazzante perché molte funzioni sono accessibili tramite il sistema operativo della TV e non direttamente sul telecomando. Però va anche detto che il telecomando è dotato di un microfono per i comandi vocali i quali funzionano piuttosto bene, nelle app che supportano questo tipo di input almeno. Parlare alla TV è più efficace che usare un tasto? No, non lo è. Ma si tratta di solito di comandi particolari che comunque non useremmo poi tanto spesso e, in tutta franchezza, preferiamo un telecomando più piccolo e semplice che una plancia da controllo missione della NASA.

Tizen chi?

Samsung ha scelto, come spesso accade per i suoi prodotti, Tizen OS come base per la QE49Q7F. Non è Android stock e quindi molte app particolari non sono disponibili su questa TV. Ma il vantaggio di avere un sistema operativo creato apposta, come Apple insegna, è che è possibile calibrane le prestazioni. Nel nostro caso, siamo rimasti davvero molto sopresi dalla QE49Q7F. Il menu è completo, rapidissimo, i tempi d’accensione e di cambio di input sono davvero molto ridotti. Le app sono ben fatte, specialmente Netflix e Youtube. Preinstallate abbiamo trovato una buona selezione di app tra cui Zattoo, Facebook video, Amazon e SteamLink. Ma nello store c’è un numero più che soddisfacente di app sia video che audio, oltre che ad una sezione di videogames. La procedura di installazione e configurazione iniziale del device è rapida e chiara e, se come noi possedete uno smartphone e una sound bar Samsung, tutto si collega e incastra in modo davvero liscio. In men che non si dica la TV si è collegata via Bluetooth alla sound bar (una HW-K470) e compare nella lista dei device Samsung Connect sul nostro S8, con la possibilità sia di inviare contenuti verso la TV che di riceverne dalla TV sullo smartphone. Stiamo parlando di un livello di automatismo senza sbatti da mela morsicata!

Sii i miei occhi

Nel 2017 si è discusso tanto di OLED, QLED e LED. I vantaggi dell’OLED sono sicuramente dei neri più neri ma lasciateci dire che l’esperienza visiva di questa QE49Q7F non è per i deboli di cuore. Il pannello è estremamente luminoso e quando lo usiamo con contenuti HDR, è un vero spettacolo. I 1500 nits del pannello QLED di Samsung non solo permettono immagini luminosissime ma anche per quanto riguarda il contrasto siamo rimasti bene impressionati. E non abbiamo ancora iniziato a parlare dei colori! Vividi, brillanti, ricchi, potenti. Senza ombra di dubbio, uno dei punti di forza di questo prodotto. Ma non è tutto oro quello che brilla purtroppo. Questo pannello è edge-lit, ovvero illuminato dai bordi. In certe situazioni ci renderemo conto che l’illuminazione non è del tutto uniforme (pensate ad esempio ad un film di fantascienza con un oggetto luminoso nel centro dello schermo e attorno il nero siderale). In questi casi, un po’ di blooming si vede.

Gaming

Non possiamo parlare di questa TV senza menzionare il gaming. Anzi, proprio il gaming è il motivo per cui abbiamo preso contatto con Samsung. Con l’arrivo l’anno scorso di PS4 Pro e quest’anno di Xbox One X, anche i giocatori su console hanno cominciato ad aver bisogno di pannelli 4K. È pur vero che un utente di Xbox One X con un televisore FullHD beneficerebbe di miglioramenti visivi anche su un televisore standard ma, suvvia, siamo seri! Una volta impostata la nostra Xbox One X e attivato (manualmente!) il supporto ad HDR sulle entrate HDMI del televisore, siamo entrati in una nuova era. Attivare la modalità gioco fa scendere l’input lag della QE49Q7F a 24 ms, rendendola piuttosto rapida per un televisore. Ovviamente abbiamo subito lanciato qualche gioco adatto a saggiare le performances del pannello, principalmente Gears of War 4 e Assassin’s Creed Origins (su One X), Uncharted 4 e Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds su PS4 e Destiny 2 su PC. Giocare in HDR è davvero soddisfacente e abbandonare il mondo fosco e babbano dei 1080p per entrare gloriosamente nel 4K (beh, più o meno, risoluzioni dinamiche a parte) è l’esperienza che vorremmo che ognuno di voi possa vivere in questa fine di 2017. Non abbiamo praticamente nessuna lamentela riguardo al gaming su console o PC. Anzi, se da un lato il supporto all’HDR risulta problematico con i monitor Samsung e Windows 10 (ci torneremo parlando del monitor CHG90), nel caso di questo televisore non abbiamo avuto nessun problema di incompatibilità con drivers e impostazioni di Windows. Per finire in bellezza, questa TV supporta SteamLink. Per giocare con la nostra libreria di videogames dal PC basterà aprire l’app, collegare un gamepad (è possibile usare i pad wireless appositi oppure, come abbiamo fatto noi, prendere un bel cavo USB e collegare fisicamente un pad di Xbox One al connect box). Per giocare in streaming noi consigliamo connessioni di rete cablate sia tra PC e router che tra TV e router. In questo modo si ottiene uno stream fluido a 1080p e 60fps. Usare la scheda wireless integrata nel connect box è risultato più problematico, con inspiegabili cali nella qualità dello stream tra il PC e la TV. Il modo migliore per giocare rimane un cavo HDMI lungo abbastanza tra la vostra GPU e la QE49Q7F. Ma nel caso questo non fosse possibile, apprezziamo enormemente il fatto che ci sia un’app SteamLink gratuita che elimina la necessità di acquistare un device esterno.

Abbiamo comunque qualche perplessità: perché bisogna attivare a mano l’HDR da un menù piuttosto nascosto? E perché la modalità gioco è anch’essa quasi difficile da trovare? Pur trattandosi di un buon pannello da gioco, nascondere così delle funzioni vitali ci pare un po’ controproducente.

Conclusioni

La QE49Q7F è un’ottima TV, non c’è che dire. Non può competere con i neri di una OLED ma, in tutta onestà, a questi livelli la cosa non è poi tanto rilevante. L’esperienza out of the box, l’utilizzo quotidiano, le features e il design sono punti assolutamente positivi. Il prezzo di vendita, specialmente per il modello “piccolo” da 49 pollici è sicuramente un freno all’acquisto ma stiamo pur sempre parlando di alta gamma e per il prezzo che bisogna spendere per portarsene a casa una, otterremo qualcosa di degno in cambio. Rimane la faccenda dell’illuminazione, un problema che Samsung deve risolvere per competere ad armi pari con gli OLED (specialmente di LG). Però dalla sua ha una luminosità e dei colori davvero eccezionali. Decisions, decisions…

 

Ci piace

  • Qualità visiva
  • Design
  • SteamLink
  • TizenOS e One Connect

Non ci piace

  • Alcune opzioni troppo nascoste
  • Neri non al pari con OLED

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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