Samsung Galaxy Z Fold2

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Samsung Galaxy Z Fold2

Eccoci di nuovo. Quest’anno ho speso qualche mese in compagnia di Galaxy Fold 5G e ora è toccato anche al suo successore, il Galaxy Z Fold2.

Migliore sotto ogni aspetto, si tratta dell’evoluzione che stavamo aspettando?

Migliore!

Fold 5G ci aveva convinto per form factor ed ergonomia ma avevamo comunque fatto notare le nostre riserve sul prezzo astronomico e la potenziale aspettativa di vita di un device con parti mobili. Come prima generazione aveva i suoi problemucci ma si trattava di un device intrigante. Ora, a qualche mese di distanza, abbiamo finalmente provato anche Z Fold2 e molte delle cose che non andavano sono state sistemate. Ma non tutte tutte.

Z Fold2 ha un nome piuttosto ridicolo, credo che siamo tutti d’accordo. Tuttavia, al suo interno, troviamo hardware tutt’altro che risibile. Animato da uno Snapdragon 865+ e una Adreno 650, questo smartphone è anche dotato di 12GB di RAM e 256 o 512GB di storage (senza possibilità d’espansione). Le fotocamere non sono comparabili al resto dell’alta gamma Samsung 2020: le principali sono tutte da 12MB anche se con aperture e lenti di dimensioni diverse. Gli schermi, ovviamente, la fanno da padrone: quello esterno ora è da 6.23 pollici con risoluzione 816×2260 (25:9) mentre quello principale pieghevole è da 7.6 pollici con risoluzione 1768×2208, AMOLED 2X con tanto di supporto a HDR10+ e, cosa assai benvenuta, un refresh rate da 120Hz. Esistono anche due selfie cam, punch hole nello schermo pieghevole e nello schermo principale, da 10 MP wide. Come sempre è dotato di Bluetooth, Wifi-6 e 5G, più la classica dotazione di GPS e protocolli vari. Il lettore d’impronte digitali è inserito nel tasto standby sul lato, il quale accompagna gli unici altri due pulsanti: quelli del volume. Per finire la batteria è da 4500 mAh e supporta il fast charging fino a 25W. Tutta questa tecnologia è racchiusa in un device che chiuso ha dimensioni 159.2 x 68 x 16.8 mm mentre aperto sono 159.2 x 128.2 x 6.9 mm. Z Fold2 esiste in due colori: nero e rosa gold.

Queste, a sommi capi, le specifiche più importanti del foldable di Samsung di seconda generazione. Da notare che, rispetto al primo device, non troviamo particolari inclusioni nella scatola (tipo le Galaxy Buds), un vero peccato visto il prezzo assolutamente astronomico di questo device.

Qualità di vita

Z Fold2 migliora sotto ogni aspetto rispetto al passato, questo oramai appare ovvio. La presa in mano è subito interessante ma in grado di lasciare i neofiti un po’ basiti. Il device è pesante, 282 grammi, e la forma allungata poco si allinea con quella che è l’idea del form factor di uno smartphone generalmente accettata. Tuttavia, già dai primi istanti, non possiamo che renderci conto dei passi compiuti. Lo schermo esterno ora finalmente ricopre praticamente tutta la parte frontale del device, rispetto a quel pannellino incassato da bezel enormi del primo Fold. Ma è una volta aperto che le cose si fanno davvero interessanti. Sparito il gargantuesco array fotocamere del primo, ora c’è una piccola camera punch hole. Stessa camera, tra l’altro, installata anche sullo schermo esterno (se facciamo bene i calcoli sono 5 fotocamere in totale in questo device). Lo schermo è anche a 120 Hz e HDR10+ ed in pratica è uno spettacolo di fluidità e colore al punto che tornare ad un pannello tradizionale è un vero calcio in bocca. Da un punto di vista fotografico comunque non siamo davvero all’altezza di Note 20 Ultra S20 ma fanno un buon lavoro anche in situazioni di scarsa luminosità.

Usare lo schermo interno è una questione d’abitudine. Come in passato serve del tempo per usare al meglio tanto spazio, ad esempio sfruttando il multitasking con più app aperte in contemporanea. Generalmente siamo assai soddisfatti ma ci sono alcuni dettagli importanti. Per prima cosa il feeling è plasticoso e non come se stessimo usando vetro. Può sembrare un’ovvietà ma per essere flessibile lo schermo non può essere ricoperto da vetro rigido. La piega in mezzo resterà visibile sempre, non è grave e ci si può abituare col tempo, ma rimarrà un costante reminder che state usando un device pieghevole, sia alla vista che al tocco. Per finire, non so che plastica abbiano usato ma è un vero e proprio magnete per le impronte, che per altro non possiamo lavare sotto l’acqua perché il device non è assolutamente impermeabile. C’è anche un’altra cosa particolare nel display principale: la frequenza di aggiornamento variabile. Esso può raggiungere fino a 11Hz per risparmiare la durata della batteria o fino a 120Hz per garantire che lo scorrimento e le animazioni siano fluide.

Tornado al multitasking e al supporto delle app, ci sono ancora cose da sistemare anche se assai meno rispetto al passato. Per prima cosa più app aperte in contemporanea: è possibile ma scarsamente utile a nostro modo di vedere. Possiamo aprire due app, una di fianco all’altra, con l’opzione di metterne una al di sopra. Ma ci siamo ritrovati a usare pochissimo questa funzione, preferendo un uso classico con le app che però prendono spazio in abbondanza. Ci sono app che funzionano in modo egregio, come Word, Chrome o Outlook (il quale addirittura adatta la sua UI per offrire a sinistra la lista delle email e a destra i dettagli di una singola email). YouTube, come potete immaginare, sfrutta tutto lo schermo disponibile e offre un’esperienza di visione assai interessante. Ma ci sono app che funzionano meno bene. Prendiamo Instagram come esempio. Col primo Fold Instagram resizava in modo totalmente sbagliato, tagliando parti delle immagini e dei post. Ora invece resiza correttamente, lasciando due barre nere ai lati, ma il sistema delle story è buggato e ogni volta mostra il tutorial per le reazioni, oscurando i contenuti dietro finchè non fingeremo di voler mandare una gif come risposta. Frustrante, fastidioso, inaccettabile. Non puntiamo il dito contro Samsung quanto piuttosto su quei pigracci infami di Instagram!

Daily life

Una giornata con Z Fold2 è un continuo apri e chiudi. Solitamente ci viene naturale interagire prima con lo schermo esterno per rispondere ad una chiamata o guardare rapidamente qualche notifica. Ma se vogliamo davvero essere “produttivi” (beh, per quanto si possa esserlo con uno smartphone in mano almeno) finiremo invariabilmente per aprire il device. Il motivo è che lo schermo esterno, vista la natura estremamente stretta del device, rimane scomodo per scrivere visto che la tastiera è piuttosto stretta. Di positivo c’è l’autonomia, davvero molto impressionante. Siamo arrivati regolarmente a sera con più del 40% di batteria, nonostante un utilizzo piuttosto smodato di app multimediali ed internet. Z Fold2 ha attirato costantemente gli sguardi, principalmente per il suo essere un foldable (ancora piuttosto rari da vedersi in natura!) e per il colore rosa (già, Samsung continua il trend di dare device rosa alla stampa). Generalmente, comunque, una volta abituati alla forma e alle sue particolarità, Z Fold2 è un ottimo device sia per la consumazione che la creazione di contenuti. È comodo, la batteria dura tutto il giorno e dà l’impressione di essere più robusto del precedente.

C’è un enorme, gigantesco “ma” però. Per quanto desideri davvero questo device, il prezzo di vendita lo rende ancora una volta proibitivo. Con un prezzo di circa 2300CHF (perfino di più del primo Fold) Samsung si è matematicamente assicurata di non venderne nessuno. Per curiosità mi sono recato presso diversi rivenditori, dai vari Sunrise, Swisscom e Mobilezone, per chiedere se e quanti ne vendessero. La risposta è stata unanime: non ne vendono nemmeno uno e nemmeno li hanno in stock. Il prezzo è il peggior nemico di Z Fold2 ed è di almeno 1000CHF troppo alto secondo noi. Samsung, se vuoi cominciare a vendere questi device devi cambiare – e di parecchio – le tue aspettative in fatto di prezzo di vendita. Aggiungiamo a questo il fatto che il comparto fotografico è un downgrade rispetto agli altri flagship e tanto basta per spegnere l’entusiasmo. Forse con Z Fold3 vedremo qualche cambiamento?

Bottom line: Z Fold2 è un device che ci piace molto, nonostante le sue limitazioni e che adoreremmo tenere. Il prezzo astronomico (ben più dell’affitto mensile medio se ci pensiamo) lo rendono però solamente un sogno irrealizzabile.

The Good

  • Schermo
  • Comodità
  • Specifiche tecniche

The Bad

  • Alcune app non funzionano al meglio
  • Prezzo assolutamente proibitivo

Written by: Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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