Samsung Galaxy S21 Ultra

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Samsung Galaxy S21 Ultra

Rieccoci con il consueto appuntamento annuale con i flagship di Samsung. Dopo il passaggio dalla serie S10 alla S20 nel 2020, sembra che il costruttore coreano voglia seguire una numerazione che va di pari passo con l’anno in corso con la serie S21.

Nelle scorse settimane abbiamo testato il flagshippone per eccellenza: S21 Ultra. Uguale all’S20 o upgrade sensato?

Ultra di nome e di fatto

S21 Ultra, il più potente della gamma S21 che comprende anche S21 e S21+, arriva accompagnato da una schiera di numeroni decisamente impressionanti sulla scheda tecnica. Il modello europeo è dotato del nuovo SoC Exynos 2100 mentre quello USA (e altri mercati) è basato su Snapdragon 888. Tradizionalmente i modelli Exynos sono sempre stato una spanna sotto a quelli dotati di SoC Qualcomm e quest’anno le cose non sono ribaltate completamente: stando a report internazionali il nuovo SoC Samsung se la cava bene nei carichi CPU ma meno bene rispetto a quelli GPU in cui la “concorrenza” (assurdo parlare di concorrenza per lo stesso modello di smartphone, no?) fa ancora meglio.

Non abbiamo potuto verificare la cosa di persona ma il consenso sembra essere che le versioni di S21 Ultra basate su Snapdragon siano ancora migliori rispetto alle varianti Exynos. Ad ogni buon conto, S21 Ultra è più del suo SoC. Dotato di uno schermo Dynamic AMOLED 2X da 6.8 pollici con risoluzione 3200×1440 (515 ppi), certificato HDR10+ e specialmente dotato di 120Hz di refresh rate e Adaptive Sync (che permette al telefono di cambiare il refresh rate del pannello tra 10Hz e 120Hz per risparmiare batteria), è uno degli smartphones con lo schermo più bello e luminoso in circolazione al momento. Il pannello è completato da una fotocamera selfie punch hole da 40MP e un nuovo lettore di impronte digitali più grande (1,7 volte) che dovrebbe essere pure più rapido. In realtà non ci è parso spaventosamente più veloce di quello inserito nell’S20 ma la dimensione maggiore riduce drasticamente gli errori di sblocco, tanto che abbiamo dovuto riprovare lo sblocco del device forse una volta su 20.

L’esperienza è insomma oramai in pari coi vecchi sistemi di lettori di impronte poste sul retro dei device. S21 Ultra punta ancora moltissimo sul comparto fotografico, prendendo spunto dall’S20 ma migliorando in modo tangibile come tutti quei megapixel e array vengono utilizzati. Quest’anno il modello faro di Samsung monta fondamentalmente 4 fotocamere sul retro: una ultra-wide da 12MP Dual Pixel AF, una wide-angle da 108MP con Phase-Detection AF, una camera telefoto con ingrandimento 3X da 10MP Dual Pixel AF e per finire una seconda telefoto con ingrandimento a 10X Dual Pixel AF. In più troviamo un sensore laser per assistere l’autofocus, flash led e c’è pure il ritorno di quella idiozia dello “space zoom 100X”. Ritorneremo sul comparto fotografico più avanti. S21 Ultra è disponibile in 3 SKU: uno da 128GB di memoria (12GB di RAM LPDDR5), uno da 256GB di memoria (sempre 12GB di ram) e uno da 512GB con 16GB di ram. La memoria, a differenza del passato, non è più espandibile con una microSD, quindi sarà bene pensare a quanto spazio ci serve in anticipo.

Per quanto riguarda la batteria, questo S21 Ultra può contare su un pacco da 5000mAh, che dovrebbe consentire una buona autonomia. Per finire la nostra carrellata di dettagli, il device supporta le reti 5G, Wi-Fi 6E (una esclusività del modello Ultra), fast wireless charging e una connessione USB 3.0. Ciò che non troveremo più quest’anno è il caricatore (Samsung perché prima sfotti Apple e poi copi spudoratamente?) o le cuffie. In ogni caso non c’è più nemmeno la porta jack audio, quindi le cuffie o bluetooth o con un adattatore USB-jack. Per finire, sembra che Samsung si stia preparando ad uccidere definitivamente la gamma Note, visto che S21 supporta la S-Pen (che però va comprata a parte e non è possibile inserirla nel corpo del telefono, serve una – piuttosto bruttina – cover apposta).

Il tutto è contenuto in una scocca da 75.6×165.1×8.9mm e 229 o 227 grammi (a dipendenza se avete il modello mmWave o sub6 – la tecnologia 5G supportata insomma). Intendiamoci, per chi vi scrive che usa(va) regolarmente un S10+, questo S21 Ultra è un telefonone. Grande da tenere in tasca, massiccio da tenere in mano anche se il design arrotondato e le immancabili cover non lo rendono spigoloso e scomodo (come un certo Pro Super Mega Max telefono di un certo brand meloso). Il design è senza dubbio uno dei punti di forza di questo device, specialmente rispetto al “passo indietro” di cui parlammo l’anno scorso con S20. Al posto dell’impressionante array di fotocamere sul retro, che spuntava come un dito medio in faccia ai principi delle linee aggraziate, ora si nota una maggiore fluidità. L’array è ancora presente ma è stato integrato in modo più armonioso col resto del device, quasi nascondendone la stazza. Così, a posteriori, sembra una scelta di design ovvia ma col senno di poi è facile, vero? Il nuovo design abbraccia i cinque sensori sul retro, non li nasconde ma li rende parte di sé, invece di sembrare una cosa appicciata alla fine del processo di disegno. S21 Ultra trasuda pro da ogni poro (e per questo, pagheremo un prezzo salato all’acquisto!) e, se la taglia non vi spaventa, è sicuramente un interessante.

Compagno di giornata

S21 Ultra si è rivelato essere un ottimo compagno per le mie peregrinazioni giornaliere. Prima di tutto l’autonomia, il device è ampiamente in grado di arrivare a fine giornata con un discreto margine, pure attivando la risoluzione massima dello schermo e 120Hz (ma attivando l’adaptive sync – non c’è nessun motivo razionale per non farlo). Lo schermo è luminosissimo, con i suoi 1500 nits massimi, e il supporto ad HDR è ovviamente presente. Ma più di tutti, il telefono è sempre responsivo. La combinazione di schermo ad altro refresh rate e la potenza del SoC fanno si che l’esperienza d’utilizzo sia sempre quella che ci aspettiamo da un flagship. Che si tratti di giochi, app multimediali, social o passare rapidamente da una app all’altra, S21 Ultra non cede di un millimetro.

Sul device troviamo Android 11 con OneUI 3.1 e il device ha ricevuto un aggiornamento di sistema prima della data di uscita ufficiale, un buon auspicio per i mesi a venire.

Samsung One UI è un launcher che non ho usato spesso in passato, preferendo sovente NovaLauncher. Ma con questa nuova versione, mi sono deciso ad usarlo senza modifiche. Ebbene, One UI è completissima, pure troppo. Potremo perderci in una miriade di opzioni e customizzazioni che, per l’utente avanzato hanno assolutamente senso. Il problema è forse che molte finezze andranno perse per l’utente meno smaliziato, anche se trovare un equilibrio tra questi due mondi è la classica quadratura del cerchio. Però tra il collegamento con Windows, le opzioni per il benessere digitale, i servizi sfondi automatici e via dicendo, se lo vogliamo possiamo customizzare mica male l’esperienza, in modo che si adatti a come usiamo lo smartphone. C’è ancora Bixby, l’assistente vocale di Samsung. Per attivarlo basta premere il pulsante d’accensione, anche se per fortuna possiamo disabilitare questo comportamento. Samsung, fattene una ragione, non ci frega assolutamente niente di Bixby. Google Assistant (per altro anch’esso incluso!) è meglio. Samsung sembra lentamente realizzare questa verità, comunque, visto che non c’è più un pulsante fisico dedicato esclusivamente a questa funzione.

Mostro fotografico

Una delle ragioni per scegliere proprio il modello Ultra della gamma S21 è il suo comparto fotografico. Abbiamo già accennato alle quattro fotocamere posteriori (più il laser per l’auto focus). Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa: come l’anno scorso lo Space Zoom 100X è una boiata pazzesca (cit.). Vedrete qua sotto qual è la sua effettiva qualità e tanto ci basta.

Tanto impressionante quanto inutile

Ma quello che è assai interessante è l’inclusione delle due telefoto da 3x e 10x. In effetti, i due livelli di zoom fisso sono assai benvenuti perché più vicini ad un uso effettivamente sensato di un telefono. Come potete vedere qua sotto, la qualità degli ingrandimenti è piuttosto sorprendente, specialmente per un telefono. Lo zoom 10x permette di fotografare soggetti relativamente lontani senza particolari problemi. Se abbiamo necessità di andare più vicini, serve una vera macchina fotografica con un vero obiettivo zoom, inutile fare affidamento su uno smartphone. Migliorato in modo sensibile anche l’autofocus, uno dei punti deboli di S20. S21 Ultra migliora nettamente questo aspetto, addirittura permettendo alla fotocamera da 108MP di trasformarsi in una camera macro con risultati assai soddisfacenti.

I quattro livelli di zoom prodotti dai 4 sensori (0.6x, 1x, 3x e 10x)

Le features incluse da Samsung a lato software sono molto competitive, con features come modalità notte, pro, video pro, super slow-mo e rallentatore, hyperlapse e modalità regista. Quest’ultima in particolare è interessante per i vlogger, visto che filma in contemporanea dalle camere principali e da quella selfie, oltre ad offrire una costante anteprima di cosa vedono le camere principali, in modo da poter cambiare al volo il livello di zoom senza pensieri. Per quanto riguarda i selfie, la singola fotocamera da 40MP frontale produce buoni risultati. Ora, la prima volta che usiamo l’app fotografica, ci verrà chiesto se preferiamo scatti naturali o più luminose. In effetti di base le fotografie prodotte da S21 Ultra sono rielaborate dal telefono per farle spiccare di più, una pratica certamente non nuova ma a tratti fastidiosa. Il comparto video è anch’esso interessante. Possiamo filmare fino a 8K@24fps (un po’ inutile anche se, come me, avete un televisore 8K a casa). Ma sicuramente più interessanti sono le modalità UHD (4K) a 30 e 60fps non stabilizzate oppure FHD 60 fps stabilizzate. S21 Ultra non supera di certo la qualità della mia BMPCC4K ma produce video assai sfiziosi per social media e cazzegging vario, sebbene possiamo addirittura filmare in HDR10+ e col codec HEVC (non è comunque una novità di S21).

Director mode

In generale siamo assai soddisfatti delle performances fotografiche di S21 Ultra per un utente causal che vuole dilettarsi in qualche panorama, foto con gli amici (ma distanti 1,5 metri l’uno dall’altro) e qualche video. Non è un device fotografico o video professionale, quello no. Ma per il resto, sarete serviti alla grandissima. Cioè, avete visto le foto con i livelli di zoom, no?

Quasi quasi lo prendo

Il mio tempo con S21 Ultra è giunto al termine e devo restituirlo a Samsung. Ma, in tutta onestà, ho la mezza idea di acquistarne uno. Un po’ per le performances fotografiche, un po’ per il magnifico schermo, un po’ per il design e un po’ perché ho le mani bucate. S21 Ultra, al momento, rappresenta con grande probabilità, il miglior smartphone Android su piazza. Praticamente ogni punto della nostra checklist per uno smartphone nel 2021 viene spuntato da Samsung. Un po’ fastidioso che non ci sia il caricatore nella scatola, peccato per la mancanza dello slot microSD. Ma in generale, questi difettucci vengono obliterati dal resto. Certo, è caro come il fuoco ma lo è meno in proporzione al prezzo di lancio di S20 Ultra. Il nostro consiglio è di puntare direttamente sul modello da 256GB (visto lo scarto di prezzo piuttosto irrisorio col modello da 128GB). Ed evitate come la peste il “silicon case” ufficiale, l’abbiamo usato durante la recensione ed è orrendo.

Ci piace

  • Comparto fotografico
  • Design
  • Autonomia
  • Schermo

Non ci piace

  • Niente microSD
  • Niente caricatore nella scatola
  • Costosuccio

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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