Samsung 980 PRO

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Samsung 980 PRO with heatsink

Ancora a discutere di Samsung 980 PRO? Ma non ne avevamo già parlato un annetto fa? Beh, in realtà sì e molto di questo articolo riprenderà la vecchia recensione, perché stiamo parlando fondamentalmente dello stesso hardware. E allora perchè? Beh, semplice! Samsung ha rilasciato un nuovo modello con dissipatore integrato praticamente apposta per PlayStation 5!

Diamo uno sguardo da vicino al “nuovo” Samsung 980 PRO con dissipatore?

Una questione generazionale

980 PRO è il primo drive del marchio coreano basato su PCI-E 4.0, uno standard introdotto con le schede madri Ryzen basate su chipset X570. Come spesso accade, tali standard arriveranno anche su altre piattaforme al disotto del cosiddetto livello enthisiast ma ci vorrà un po’ di tempo. Insomma, prima anche solo di cominciare sappiate che ci vuole il supporto da parte del vostro PC e la cosa non è affatto scontata nel 2020. Il vantaggio di PCI-E 4.0 rispetto al vecchio standard 3.0 è ovviamente la velocità.

 

Una periferica in grado di usare PCI-E 4.0 a x16 ho una banda passante teorica massima di 32GB/s mentre tale banda è solo la metà per PCI-E 3.0. Chiaramente doppia banda passante non si traduce per forza in performances doppie, anche se siamo abbastanza sicuri rimarrete positivamente impressionati dai nostri benchmark più avanti nell’articolo. Un’altra criticità da tenere in considerazione, non solo per PCI-E 4.0 ma anche per 3.0 è il numero di lanes supportate dalla CPU nel sistema. Processori più budget oppure artificiosamente limitati per qualche assurdo motivo di marketing (Intel anyone?) potrebbero non supportare la velocità massima disponibile. Potreste avere una scheda madre con due slot PCI-E 16x principali e altri due slot NVMe ma se il numero di piste necessarie per sfruttare GPU e storage sono più di quante avete, sarete bloccati a fattori minori. Insomma, meglio per voi se sapete cosa state facendo…

 

Pronto per la next gen

980 Pro dalla sua ha numeri assai interessanti, per lo meno sulla carta. Dotato di interfaccia PCI-E 4 x4, NVMe 1.3c è basato sul controller Samsung Elpis, NAND 128L 3D TLC e diverse capacità. Esiste in versione da 250GB (quella da noi testata l’anno scorso) ma anche 500GB, 1TB e da 2TB (il modello di questa recensione). I modelli differiscono per dimensione della RAM integrata (512MB per i modelli da 250GB e 500GB), 1GB per il modello da 1TB e 2GB per quello da 2TB. Cambia anche la velocità di lettura sequenziale teorica: 6400 MB/s per 250GB, 6900MB/s per 500GB, 7000MB/s per i modelli da 1 e 2TB. La stessa storia per la scrittura sequenziale, che arriva però a 5100MB/s sul modello da 2TB. A differenza dell’anno scorso ora il modello da 2TB, che è poi quello che abbiamo ficcato dentro PS5, è disponibile sul mercato. Ovviamente la nostra recensione non prevede che lo usiate solo con PlayStation 5 visto che, stringi stringi, si tratta pur sempre di un drive NVMe compatibile col PC!

Insomma, saltano all’occhio cifre molto interessanti che bisognerà mettere alla prova nel mondo vero. Nuove specifiche a parte, 980 PRO ha lo stesso form factor 2280 a cui siamo stati abituati negli scorsi anni ed è adatto ad essere installato sia in PC desktop dotati di slot m.2 che di laptop. Volendo può essere anche installato su schede RAID apposta o in enclosures USB, quest’ultime però non ci permetteranno di usufruire della velocità massima del drive. Tuttavia attenzione perché il modello con heatsink è sensibilmente più grande del modello “naked”, con dimensioni 8 x 2.4 x 0.86 cm (e, se caso, un peso di 50 grammi). Ci sta perfettamente nello slot di PS5 ma decisamente non ci starà in enclosure o sotto piastre di certe schede madri PC.

 

Prima di addentrarci nei benchmark c’è un’ultima cosa importante da discutere. La questione del gaming e di Xbox Velocity Architecture, che arriverà su PC declinata come DirectX 12 Ultimate Direct Storage. In pratica, assieme alle nuove GPU RTX30 (e probabilmente le nuove GPU AMD che saranno mostrate prossimamente) ci sarà modo di sfruttare l’enorme velocità degli SSD NVME PCI-E 4.0 per bypassare alcuni importanti colli di bottiglia del sistema. Il risultato sarà che la GPU potrà richiedere asset (textures ad esempio) e caricarle direttamente dal drive in video RAM senza passare dalla CPU. Si tratta in buona sostanza dello stesso sistema che troveremo in Xbox Series X e S oltre che PlayStation 5, anche se con le dovute differenze. Si tratta di un’innovazione importantissima anche su PC e non solo su console. Ma c’è un piccolo dettaglio che Nvidia ha dimenticato di specificare durante il lancio delle sue nuove GPU, DirectStorage su PC è atteso per l’anno prossimo. Microsoft sul suo blog ha infatti specificato che “Il nostro obiettivo è quello di far arrivare un’anteprima di sviluppo di DirectStorage nelle mani degli sviluppatori di giochi l’anno prossimo”, non aspettatevi allora tutti i benefici dei drive PCI-E 4.0 già da subito. Ma si tratta comunque di un potenziale assicurato.

Messo alla prova su PC

Basta preamboli, è ora di mettere 980 PRO sul banco di prova. Riproponiamo i benchmark sintetici dell’anno scorso, per un ottimo (ma molto fastidioso) motivo: non siamo riusciti a farlo andare su PC. Le nostre scelte erano fondamentalmente due: installarlo su uno dei due slot NVMe PCI-E 4.0 della nostra ASUS Crosshair VIII o in una scheda esterna, abbiamo una Hyper M.2 X16 GEN4 CARD di Asus. Sulla motherboard non ci stava fisicamente (slot troppo stretto) mentre la scheda RAID di ASUS si è categoricamente rifiutata di vedere il drive. Vedeva il modello da 1TB che abbiamo, vede il modello da 250GB anche ma non quello da 2TB. Non siamo riusciti a capire se fosse perché l’abbiamo prima usato su PS5 (ma avevamo il modello da 1TB installato da mesi su PS5 e il PC l’ha visto senza problemi) o un problema con la scheda RAID. Dopo ore, anzi, giorni di troubleshooting che ci ha portato a tanto così dalla pazzia, abbiamo dovuto dichiararci sconfitti…

Una sconfitta che fa male…

L’anno scorso abbiamo deciso di mettere a confronto principalmente tre tipologie di drive SSD: SATA 3, PCI-E 3.0 e PCI-E 4.0 usando rispettivamente un Samung 860 Pro (SATA3), Samsung 970 EVO Plus (PCI-E 3.0) e il nuovo Samsung 980. In più, almeno per un test, abbiamo pensato di dare pure un’occhiata alle prestazioni di un WB Black SN750, anche se lo scarto col 970 EVO Plus non è poi enorme. La nostra macchina di test, è importante specificare, è basata su ASUS Crosshair VII Formula affiancata da un Ryzen 9 3900X e 32GB di DDR4-3600Mhz.

Iniziamo allora dal buon vecchio CrystaDiskMark che ci permette di dare non solo una bella occhiata ai diversi risultati ma anche di valutare i famosi 6400 MB/s annunciati da Samsung per il nostro modello. Non ci vuole una laurea in informatica per intuire il dominio del nuovo drive: 6466MB/s (SEQ1M Q8T1) rispetto ai 3288 MB/s del 970 EVO Plus (connesso alla scheda madre su slot m.2) e dei 3487 MB/s del SN750 (collegato alla scheda raid su slot PCI-E 4.0 8x). Insomma, in una generazione abbiamo letteralmente raddoppiato le performances. Certo, non siamo allo stesso balzo che c’è stato tra SATA3 (548MB/s) contro NVMe PCI-E 3.0 ma comunque, davvero niente male! E, per una volta tanto, raggiungiamo gli stessi dati della scheda tecnica.

Dovendo cercare il pelo nell’uovo (stavolta nemmeno tanto piccolo eh) dobbiamo far notare che il modello da 250GB è assai più lento in scrittura sequenziale (teoricamente fino a 2700MB/s) rispetto ai modelli da 500GB e 1TB, che arrivano fino a 5000MB/s. CrystalDisk in effetti non rileva un enorme miglioramento in scrittura tra vecchia gen e nuova, con uno scarto inferiore ai 1000MB/s.

Proseguiamo con AS SSD Benchmark che riporta valori inferiori a CrystalDisk ma evidenzia, di nuovo, il balzo vecchia e nuova generazione di un fattore vicino a 2x. Doveste poi passare da un drive SATA a uno Gen 4, le migliori in lettura sequenziale sono praticamente 10 volte!

Per finire, per non farci mancare niente, ecco che tocca anche ad ATTO. Il quale mostra, di nuovo, doppio di performances tra 980 Pro e 970 Evo Plus sia in scrittura che lettura. Insomma i dati parlano chiaro.

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Performances in gioco

Di norma faremmo calcoli, proporremmo comparativi e mille altre metriche. Ma invece per prima cosa abbiamo notato un “problema”: su PS5 il test integrato che va effettuato dopo la formattazione del drive riprotava 5788MB/s. Meno dei 7000MB/s scritti sulla scatola e meno di quanto alcuna “brava gente” su Reddit afferma di aver visto. Suggerivano un aggiornamento firmware che però, come oramai sapete, non è stato possibile verificare. Ad ogni modo il modello da 1TB di aggiornamenti firmware non ne ha, quindi… a posto così. Ad ogni buon conto, la velocità riportata è superiore a quella richiesta da Sony (5500 MB/s), quindi tutto bene!

Abbiamo fatto diversi test con Spider-Man Miles Morales, Kena Bridge of Spirits, Ghost of Tsushima Director’s Cut, Ratchet & Clank: Rift Apart e fondamentalmente i tempi di caricamento variavano, a volte, di un secondo in favore del drive interno. A volte invece 980 PRO è stato più veloce di un secondo, su magari 15 o 20, quindi lo definiremmo all’interno dei margini di tolleranza d’errore. Insomma, come su PC, i vantaggi nei tempi di caricamento sono praticamente nulli. Ma questo non significa che 980 PRO con Heatsink sia un pessimo investimento: performances alla pari con la soluzione interna di Sony sono perfette per qualsiasi applicazione di gioco e il vantaggio è che con una spesa relativamente “ridotta” (il modello da 2TB costa 408 CHF al momento della stesura della recensione!) possiamo estendere in modo davvero notevole lo spazio per i giochi su PS5. E il comparativo è ancora più favorevole se guardiamo a Xbox Series X e S che con la loro soluzione proprietaria, decisamente non ha il vantaggio di permetterci di scegliere il modello e la taglia che preferiamo e che si adatta meglio al nostro budget!

Conclusioni

Samsung 980 PRO with Heatsink fa esattamente quello che vogliamo: espande la memoria d’archiviazione di PS5 fino a 2 lussuosi terabyte extra senza complicazioni. Basta aprire la console, avvitarlo al suo posto, accenderla e inizializzarlo. La parte più difficile è senza dubbio quella in cui dobbiamo staccare la place inferiore della console per accedere allo slot. Su PC invece, attenzione allo spazio fisico disponibile perchè il rischio che il device non entri fisicamente sulla motherboard è assolutamente reale!

Ci piace

  • Perfetto per PS5
  • Performances indistinguibili
  • Grande capacità

Non ci piace

  • Attenzione alle dimensioni su PC
  • Costa quasi come una PS5

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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