Prey

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Prey: Mooncrash

Prey, quello recensito su qui su Joypad nella primavera del 2017, c’era piaciuto. Ambienti cupi ed infestati da strani alieni, una storia convoluta e un grado di sfida sopra la norma ci avevano fatto apprezzare le nostre avventure a bordo della stazione spaziale Talos I. A oltre un anno di distanza esce Prey: Mooncrash. E non è un sequel…

Simulazioni lunari

Prey: Mooncrash è un DLC per il gioco originale che cambia le carte in tavola. Non si tratta di una semplice sidequest ma piuttosto di una nuova modalità di gioco infarcita da una piccola trama praticamente slegata da quella del gioco di base. In Mooncrash giochiamo nei panni di Peter, un uomo bloccato su una satellite orbitante attorno alla luna che deve scoprire che cosa sia successo ad una stazione di ricerca sulla superfice. Per farlo, dovrà simulare le esperienze di cinque membri dello staff della stazione della TranStar. Per farlo, dovremo entrare in una sorta di simulatore in realtà virtuale che ci permette di selezionare la persona che vogliamo simulare, ci darà una lista di achievement da compiere e accesso ad un loadout.

 

All’inizio del gioco possiamo simulare solo una persona, per altro praticamente senza né poteri né attrezzatura offensiva: una chiave inglese e poco altro. Dall’altro lato della paratia, un paio di Mimic si nascondono da qualche parte, pronti a farci fuori. Per avanzare spesso sarà necessario eliminare completamente una minaccia, per disattivare dei sistemi di sicurezza automatici che sigillano le sezioni della stazione lunare. Le prime sfide sono abbastanza semplici, con 4 o 5 nemici da liquidare prima di proseguire alla sezione successiva. Già nella prima run il livello di sfida è piuttosto elevato, esattamente come ricordavamo in Prey. Strisciare per i corridoi, eliminando mimic, spettri, phantom e altri con le poche risorse a disposizione non è affatto semplice e ad ogni morte dovremo ricominciare tutto da capo, per altro senza ritrovare le risorse che avevamo trovato la prima volta perché si ritroveranno sul nostro cadavere dove l’abbiamo lasciato – oppure a patto che abbiamo racimolato abbastanza soldi ingame per ricomprarlo nella schermata del loadout. Una volta riusciti a fuggire dalla stazione la prima volta (ci è voluto un po’ per noi!) potremo ricominciare la storia di nuovo ma con un altro personaggio. Stesso livello, stesse ambientazioni ma le sfide sono decisamente diverse e, ahinoi, più impegnative. Uno dei primi, spiacevolissimi incontri, che farete è con lo squalo lunare, una creatura da incubo che si sposta sottoterra…

Ti piacciono le sfide?

Mooncrash vi piacerà se siete amanti delle sfide ripetute, se siete dei malati di achievement e se siete dei perfezionisti. Le 5 trame legate ai 5 personaggi non sono infatti abbastanza per spingere il giocatore comune a rifare il gioco più e più volte. Anche perché per ogni personaggio potremo (e in effetti dovremo quasi) rifare il gioco più volte, in modo da raggiungere tutti gli obiettivi e sbloccare ogni cosa. Alcuni, come quello che prevede una run perfetta del gioco senza morire con tutti e cinque, sono davvero molto ostici da raggiungere. Mooncrash insomma è una strana bestia, quasi più una demo sperimentale che un DLC classico che Arkane Studios ha deciso di proporre per vedere come avremmo reagito. Portarlo a termine richiederà comunque una decina di ore, con la possibilità di giocare molto di più se vogliamo fare le cose come si deve o se siamo particolarmente negati.

Insomma, se già Prey non era un FPS adatto a tutti i palati (ma di indubbia qualità!), Mooncrash è ancora più di nicchia. Riprende ogni buon elemento del gioco di base cambiando però le premesse e spingendo moltissimo sulla sfida lanciata al giocatore. Dipenderà dai vostri gusti se la cosa vi ispiri o meno,

va

 

Ci piace

  • Sperimentale
  • Gameplay

Non ci piace

  • Storie non molto entusiasmanti
  • Sempre la stessa ambientazione
4.75

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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