Postal Redux

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Postal Redux

Ogni tanto ci capitano giochi particolari, indie da quattro soldi e remake di giochi che hanno fatto un discreto successo nei tempi d’oro del PC. Nonostante sono nato negli anni d’oro dove ho visto i più grandi classici dei videogiochi su computer, come dal Bubble Bobble e Alone in the Dark (giusto per citarne alcuni), non ho mai giocato a Postal.

Per chi, come me, non sa di cosa stiamo parlando, Postal è un gioco sviluppato nel lontano 1997 da Running with Scissors, Inc su PC. Uno sparatutto criticato da molti per i suoi contenuti pieni di violenza estrema e “gratuita”. Nonostante questo, riesce comunque ad ottenere anche dei premi e riconoscimenti dalla critica. Ma cosa significa Postal? E perché è così violento?

Uscire di testa

Il titolo venne preso dallo slang americano “Going postal”, che indica un’improvvisa e incontrollabile esplosione di rabbia, spesso al punto di fare violenza in un ambiente lavorativo. L’espressione è nata da una serie di incidenti che dal 1986 in avanti, alcuni corrieri dell’USPS (United States Postal Service) si misero a sparare e uccidere i manager, colleghi di lavoro, agenti di polizia e persone casuali, trasformando una normale giornata di lavoro in atti di omicio di massa. Perderei anche io la pazienza ogni tanto quando vado in un ufficio postale, ma andiamo avanti.

Postal riassume in questo atto di follia pura il suo gameplay. Niente storia, niente trama, solo tanta violenza e senza senso. Impersoneremo un personaggio, il killer, che inizierà a sparare a tutto quello che gli passa davanti. L’unico obiettivo è uccidere almeno un minimo di civili presenti nella mappa, che non sono per niente enormi e, una volta completato, passare ad un nuovo livello. Tranquilli nemmeno i livelli non hanno un grande collegamento, ma sono comunque apprezzabili nella loro diversità.

Sono presenti diverse armi in Postal, che ci permetteranno di soddisfare la nostra sete di sangue/vendetta con uno stile migliore. Lanciafiamme, dinamite e lanciarazzi guidati sono solo alcuni esempi. La quantità delle munizioni e le trappole si trasporteranno da un livello all’altro, perciò bisognerà utilizzarle nel miglior modo, anche se poi avremmo sempre a disposizione munizioni infinite per il mitra.

Novità in Redux

Oltre alle mappe migliorate graficamente, per chi avesse già giocato questo titolo, Postal Redux porta un grande miglioramento a livello di gameplay. Grazie agli analogici del nostro controller potremmo facilmente prendere la mira verso i “nostri” nemici e muoverci in tutte le direzioni. I dorsali serviranno per sparare e scegliere le armi, rispetto alla configurazione della tastiera nella versione originale.

Un’altro aspetto positivo sono i vari effetti grafici e le varie animazioni, che hanno migliorato l’esperienza nel suo complesso. Sparare a delle pompe di benzina o andare in giro con il lancia fiamme sarà uno spettacolo per i nostri occhi. Anche i testi, ovviamente, sono stati migliorati per una lettura più piacevole dove, tra un livello e l’altro, si potrà leggere qualche “chicca”.

Sono presenti due modalità al suo interno: Campaign e Rampage. La prima è la classica modalità campagna, dove si dovrà affrontare i livelli, uno dopo l’altro, cercando di uccidere il numero richiesto di esseri umani presenti nel livello. Rampage, invece, permetterà di ottenere un moltiplicatore di punti per ogni uccisione consecutiva che effettueremo. Mirare in modo preciso e veloce migliorerà di gran lunga il moltiplicatore per ottenere un ottimo punteggio e un grado di valutazione migliore.

Purtroppo sul sito ufficiale notiamo che dovrebbe esserci anche una modalità multiplayer, purtroppo nella versione testata su console (PS4) non è presente nulla di tutto questo. È possibile che questa “features” sia presente solo nella versione su PC. Peccato.

Conclusione

Postal Redux è un titolo che non tutti apprezzeranno, anche perché giocare ad un gioco violento senza senso, ai giorni d’oggi, non è facile da “gustare” su console. Potrebbe avere un discreto successo su un cabinato, dove si cerca di migliorare il proprio punteggio per battere la classifica, ma su console resta un amaro in bocca.

Nonostante si è voluto dare fedeltà all’originale, e ci sono riusciti, mi sarei aspettato almeno un po’ di colonna sonora che accompagnasse il gameplay. Purtroppo, si sente solamente l’effetto delle armi utilizzate e le grida dei civili, che alla lunga può snervare. Sia chiaro, non voglio essere un buonista e mi piacciono i giochi violenti, ma purtroppo Postal è uno di quei titoli che dovrebbe vivere nel passato e il prezzo, nonostante sia basso (ma non troppo), non convince pienamente.

In conclusione, se avete giocato a questo gioco nel passato e siete particolarmente nostalgici, allora ve lo consigliamo. In tutti gli altri casi, ci sono giochi molto migliori che meritano di essere acquistati per lo stesso prezzo. Poi ovviamente sono opinioni personali. E voi? Cosa ne pensate di questo titolo? Siete mai entrati (o quasi), nella modalità “Going postal”?

 

 

Ci piace

  • Buona rimasterizzazione
  • Effetti grafici

Non ci piace

  • Monotono
  • Senza storia
  • Ripetitivo
  • Colonna sonora un po' assente
4

Scritto da : Neme

Ingegnere informatico e diplomato in Digital Graphic Computer Animation, sono un grande appassionato di retrogame. Nel mio tempo libero, anche se sembra una barzelletta, mi piace sviluppare videogiochi con amici e ricercare qualche perla antica da aggiungere al mio museo videoludico personale.

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