Pokémon Ultra Sole e Ultra Luna

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Pokémon Ultra Sole e Ultra Luna

Da vent’anni a questa parte i fan dei Pokémon sono stati abituati alla distribuzione di una terza versione di una specifica generazione, c’è poco da girarci attorno. Come fu all’uscita di Pokémon Giallo, Crystal, Smeraldo, Platino, Bianco e Nero 2, anche le versioni Sole e Luna non fanno eccezione. Infatti Game Freak ha deciso di riprendere il concetto che già fu utilizzato per le versioni Bianco e Nero, ovvero, non offrire una sola terza versione rivista ma in duplice copia. The Pokémon Company ha quindi pubblicato l’altro giorno Pokémon Ultra Sole e Ultra Luna, che offrono un’esperienza rivista con nuovi contenuti e correzioni del caso. Eppure, in tutto questo, ci sono piccole perplessità sulla politica dell’azienda nipponica nella generazione di Nintendo 3DS.

Citiamo Pokémon X e Y, le versioni che hanno introdotto il mondo tridimensionale anche per una console portatile (appunto, escludendo Pokémon Stadium, Colosseum, DX e Battle Revolution, esclusive delle ex console fisse N64 / Gamecube e Wii). Game Freak ha totalmente rivoluzionato la grafica dei Pokémon in maniera pesante, poiché le succitate versioni hanno anche introdotto gli Sprite 3D in cell shading di tutti i 721 Pokémon (806 con la settima generazione introdotta da Sole e Luna), oltre alle mosse spettacolari, al mondo esplorabile e la statura dell’alter ego. Successivamente l’esperienza di X e Y è stata trasmessa ai remake di Zaffiro e Rubino, la generazione del GBA ed anche le versioni più amate dai fan, poiché introdusse nel 2002 le lotte in doppio, le nature, le EV e tutto quello che concerne il breeding competitivo. Fino all’arrivo degli attuali Sole e Luna, debuttati lo scorso anno (novembre 2016). Eppure nella generazione del Nintendo 3DS, manca qualcosa. In breve non fu mai distribuita una versione Z, ovvero la terza versione di X e Y incentrata sul Pokémon leggendario Zygarde a discapito di Xerneas e Yveltal. Questa terza versione si è persa per strada, debuttando unicamente nei cinema sotto forma di lungometraggio. All’annuncio delle versioni Sole e Luna, si credeva che fossero piuttosto quest’ultimi la “terza versione” di X e Y. Laddove une terza versione è solamente una miglioria delle attuali generazioni, Sole e Luna erano troppo corposi per rivestire quel ruolo, appunto per l’introduzione della settima generazione di Pokémon, con tanto di una nuova regione da esplorare, l’aggiunta delle mosse Z oltre alle megaevoluzioni introdotte con X e Y. L’annuncio di Ultra Sole e Ultra Luna non mi ha particolarmente sorpreso, semplicemente The Pokémon Company ha saltato la terza versione per la sesta generazione.

Ma c’era veramente bisogno di un’altra versione rivista se già Sole e Luna? Si, ma solamente se veramente i difetti dei precedenti sarebbero stati risolti con le nuove versioni, imperfezioni tecniche che difficilmente, allo stato attuale delle cose e con l’uscita di Switch, non si possono più sorvolare. È vero che io stesso rimasi entusiasta dei profondi cambiamenti applicati ad alcune scelte stilistiche in Sole e Luna, come la rimozione delle MN, la ristrutturazione delle palestre con i capi isola e una trama più articolata. Eppure, le versioni Ultra Sole e Ultra Luna offrono solo in parte quel plus tipico da terza versione, poiché a parte qualche nuovo contenuto, hanno ereditato tutti i problemi tecnici di Sole e Luna.

 

Giudicare la terza versione definitiva di un Pokémon non è compito facile. Da una parte, come già premesso, storicamente non si hanno differenze sostanziali ma unicamente limature. Ultra Sole e Ultra Luna, come fu prima di loro Giallo, Crystal, Smeraldo, Platino e Bianco Nero 2, sono classificati come le “definitive edition” in termini della generazione attuale. Queste versioni vanno giudicate in una maniera leggermente diversa dal concetto di semplice remastered, proprio perché è di natura del brand dei Pokémon procedere con questa nomenclatura e politica particolare. In ogni caso, seppur apprezziamo l’aggiunta di nuovi contenuti e numerosi cameo per la generazione degli anni ’90 (qualcuno ha detto Team Rocket?), le migliorie le avremmo soprattutto gradite per questa volta sul piano puramente tecnico. Ma procediamo con ordine.

La trama di Ultra Sole e Ultra Luna racconta di una linea temporale alternativa. O meglio, sfruttando il concetto degli ultra varchi e delle dimensioni parallele introdotte in questa settima generazione, la trama di Alola in Ultra Sole e Ultra Luna si svolge in un mondo parallelo. Tuttavia la vicenda, ripresa a pari da Sole e Luna, si svilupperà solo in maniera leggermente differente da come la si conosce. L’impressione a freddo di déjà vu è dietro l’angolo, così come la sensazione di un un accorciamento delle cutscene di intermezzo snellendo, forse esageratemente, la progressione della trama di queste nuove “ultra versioni”. Un bene, un male? Va a gusti, personalmente non l’ho apprezzato. Per chi non avesse ancora affrontato la settima generazione, queste versioni abbandonano il concetto delle 8 palestre da battere adottando un sistema a prove, gestite dai capi isola. A queste prove, fortunatamente se n’è aggiunta un’ulteriore a quelle che già erano presenti nelle versioni base. Parimenti, game Freak ha accolto le critiche dell’epilogo di Sole e Luna offrendone uno completamente rivisto e caratterizzato dal ritorno del Team Rocket. Senza cadere in troppi spoiler, sarà la rivincita dei super cattivi dalla prima generazione a questa parte, sfruttando appunto gli ultra varchi e sconfiggendo i boss di numerosi Team del passato. Senza dimenticare, inoltre, di citare l’aggiunta alla trama principale del nuovo team nemico al fianco dell’Ether, denominato skull, figure umane “aliene” provenienti da un universo parallelo senza luce, rubata dal leggendario Necrozma protagonista in Ultra Sole e Ultra Luna.

Eppure, se stavolta l’endgame risulta più appagante, non possiamo affermarlo per la trama principale che sembra essere studiata un po’ troppo superficialmente in confronto a Sole e Luna. Fortunatamente il collezionismo non manca. Con Ultra Sole e Ultra Luna Game Freak ha deciso di aggiungere altri 100 nuovi Pokémon al Pokédex regionale, passando da 302 a 402 Pokémon da catturare. Un importante e decisa aggiunta che rappresenta ben la metà dei mostricciattoli disponibili del Pokédex nazionale, che conta ben 806 Pokémon in totale. Con l’avvento della banca Pokémon, riflettiamo sull’utilità dell’esistenza dei Pokédex regionali. Facendo astrazione da qualsiasi uso unicamente competitiva per trasferire i ditto IV 31 per ogni natura come quelli del sottoscritto, dal punto di vista collezione dei Pocket Monster la banca Pokémon ha smorzato questo concetto. Tuttavia la risposta alla mia precedente riflessioni risulta in ogni caso affermativa se il Pokédex regionale è utile a definire un’identità del continente da esplorare. Esclusi i Pokémon di una nuova generazione, più ci saranno nuove versioni future, più sarà semplice completare il Pokédex Regionale dei Pokémon già esistenti. Lo stesso discorso del cloud era lo stesso che pensai a suo tempo con l’introduzione del GTS in Diamante e Perla su Nintendo DS. Il trading attraverso l’infrastruttura online, infatti, denota fra gli allenatori quasi esclusivamente come mezzo per il gaming competitivo, ovvero per la ricerca del Pokémon perfetto: natura giusta, IV al massimo e moveset ereditato di particolari mosse. I leggendari ormai sono una barzelletta per la loro “rarità”, facilmente ottenibili da vecchie versioni o attraverso, appunto, gli ultravarchi dell’endgame (una strategia simile alle isole di Zaffiro Alfa e Rubino Omega). Anche qui, la ricerca di un determinato leggendario tramite l’online non riveste l’obbiettivo del mero collezionismo, bensì uno scopo puramente competitivo, in quanto ottenere quelli perfetti solo tramite i mezzi ingame è un’impresa alquanto ardua e caratterizzata dal puro elemento fortuna (almeno non si decida di procedere attraverso al power save, quindi cadere nel cheat…o avere molta pazienza e sbloccare le IV attraverso altri mezzi).

L’esplorazione di Alola rimane comunque una bella esperienza. È vero che la sua linearità, da alcuni criticata, è stata mantenuta, ma in particolar modo l’assenza delle MN è una feature molto apprezzata nel complesso che compensa questa particolare esplorazione “guidata”. Per chi non lo sapesse, l’allenatore può chiamare alcuni Pokémon che consentono di proseguire in alcuni punti della mappa, senza invadere il moveset della propria squadra. L’aggiunta, inoltre, di Surf Mantine è l’alternativa al Surf che tutti cercavano per passare da un’isola all’atra. Un minigioco che vede l’allenatore a cavalcare onde marine con tanto di Trick e punteggio che consentono di accumulare Punti lotta da investire nelle macchine tecniche e in oggetti dediti al competitivo e al breeding. Rotom Pokédex viene anche lui arricchito da nuove interessanti novità, alla stregue dei Poteri O presenti in X e Y. Ciò è una bella feature che consente di crescere più velocemente i Pokémon dal punto di vista dell’esperienza, ma utile soprattutto per il breeding competitivo.

 

Per il resto le novità introdotte con Pokémon Sole e Luna, come il Pokémon Resort, sono rimaste invariate. Ancora assente un parco lotta alla Pokémon Smeraldo, richiesto da ormai svariate generazioni dai fan. La cosa bizzarra è che il succitato parco lotta è pure oggetto di diversi teaser in ogni recente versione del Nintendo 3DS. Purtroppo sotto questo aspetto rimane l’amaro in bocca, poiché c’è solo l’agenzia lotta, che consente delle sfide “semi” competitive noleggiando dei Pokémon.

Ma ahimé, in tutto questo c’è l’inevitabile effetto Switch. Già con Pokémon Bianco e Nero 2 si era posto lo stessa identica situazione, ovvero una “terza duplice versione” uscita a cavallo di una nuova generazione di console (fra il Nintendo Dsi e il Nintendo 3DS). Eppure, a suo tempo, l’assenza di un Pokémon costruito attorno al Nintendo 3DS si percepiva di meno, probabilmente grazie anche alla retrocompatibilità che consentiva di usare la portatile 3D senza riprendere in mano il vecchio Nintendo DS, condita con anche grandi novità della trama, totalmente diversa da Bianco e Nero ponendosi come diretto sequel. Ultra Sole e Ultra Luna falliscono sotto questo aspetta, offrendo la stessa identica storia con qualche differenza stilistica in termini di leggendari (ora incentrata su Necrozma) peggiorando la narrazione, ma che in ogni caso appaga per quanto concerne l’endgame e le battaglie competitive (breeding, poteri di Rotom, megaevoluzioni e nuove mosse Z), seguendo più un approccio da Giallo, Crystal e Smeraldo (senza parco lotta). L’assenza della retrocompatibilità di Nintendo Switch mi ha obbligato a rispolverare il Nintendo 3DS, e ciò non mi ha permesso di godere appieno del prodotto. Avendo sempre da parte la nuova console ibrida si incappa sempre nello stesso pensiero: e se fosse uscita una versione su misura per Switch? O meglio, se Ultra Sole e Ultra Luna fossero stati portati su Nintendo Switch? Niente problemi di framerate, e non ci sarebbero stati limiti hardware, cosa che sul Nintendo 3DS purtroppo è evidente. E sono per questi problemi tecnici, nelle lotte in doppio, che mi costringere a rivedere il metro di giudizio e non dare il voto che desidero, da fan, assegnare. A discapito di Ultra Sole e Ultra Luna leggermente sottotono, perché sono tutto sommato buone versioni, è su Nintendo Switch che ripongo le speranze di un’esperienza dei Pokémon totalmente rivista: senza limiti hardware e magari con nuovi concetti ed innovazioni per il brand, come annunciato recentemente da Game Freak. I titoli per nintendo 3DS hanno fatto egregiamente il loro tempo, Ultra Sole e Ultra Luna mantengono una tradizione di “terza versione”, ovvero la definitive edition per chi si è perso i capitoli precedenti di questa generazione. Intendiamoci, seppur Pokémon Ultra Sole e Ultra Luna restano tutto sommato dei buoni titoli, Game Freak poteva impegnarsi un po’ di più, soprattutto per quanto concerne la trama principale e l’assenza inspiegabile del Parco Lotta.

Ci piace

  • Endgame più corposo
  • 100 nuovi Pokémon nel Pokédex regionale, nuove mosse Z e nuove ultra creature
  • le nuove funzionalità di Rotom Pokédex

Non ci piace

  • restano i gravi problemi di framerate nelle lotte in doppio
  • la trama non è molto diversa da Sole e Luna
  • dov'è il parco lotta?
5

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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