Pokémon Spada e Scudo

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Pokémon Spada e Scudo: L’isola Solitaria dell’Armatura

Pokémon Spada e Scudo sono titoli che hanno acceso molte discussioni. Sono in molti, fan e non, a constatare che la qualità tecnica del titolo e la sua cosmesi non è paragonabile ad altri giochi first party costruiti attorno all’ibrida di Nintendo. Noi stessi siamo rimasti di stucco sul comparto tecnico. In particolar modo, si cita il pesante effetto pop-in applicato ad ogni artefatto, NPC o Pokémon presente sulla mappa, meno grave, ma non di minor importanza, è invece la bassa qualità delle texture che raggiunge, su alcuni elementi, un livello simile all’epoca Gamecube/Wii. E ancora: la stabilità del framerate nelle terre selvagge in cui, non appena ci si connette ad internet, questo cala vertiginosamente fino a raggiungere un effetto slideshow con vistosissimi lag. Tutto questo senza tenere conto di altre questioni non tecniche ma assai dibattute: il genocidio Masudiano, ovvero la non inclusione di un Pokédex nazionale di tutti i mostricciattoli creati ad oggi, e la totale assenza di un endgame che si possa definire tale.

Con l’annuncio de l’Isola solitaria dell’Armatura e Le Terre Innevate della Corona, Game Freak e The Pokémon Company propongono una formula tutta nuova per potenziare i giochi base Spada e Scudo. Invece di sviluppare una terza versione come da tradizione (Giallo, Cristallo, Smeraldo, Platino o Bianco – Nero 2 e Ultra Sole – Luna), la casa madre ha deciso di adottare un sistema da espansioni pubblicando, nel corso del 2020, ben due DLC. Il primo, distribuito lo scorso 17 giugno 2020, permette al giocatore di esplorare la nuova regione (Isola dell’Armatura) ad Est di Galar, ed offre nuovi contenuti tra cui oltre 100 nuovi Pokémon tratti dalle passate generazione ed una nuova forma Galar (Slowpoke e Slowbro) e nuove attività come le Prove limitate. Elementi che, di primo impatto, dovrebbero risolvere in parte il dilemma del genocidio masudiano e il povero endgame dei giochi base. Ma procediamo con ordine.

Le vicende dell’isola dell’Armatura sono accessibili fin da subito, a condizione di aver raggiunto le Terre selvagge di Galar nella campagna principale. Salpati per la nuova zona, il giocatore entrerà subito in contatto con un/a nuovo/a, e stravagante, rivale: Sofora, un’aspirante capopalestra di Pokémon veleno (Spada) e Savory, un aspirante capopalestra di Pokémon Psico (Scudo). Non appena il giocatore raggiunge il Dojo Master, si entra in contatto con Mustard, capo dell’infrastruttura e vecchietto dall’animo giovanile pronto a deliziarci con tre prove per ottenere uno speciale Pokémon. Si tratta infatti di Kubfu, nuovo Pokémon lotta di ottava generazione al quale è dedicato questo primo DLC, capace di evolversi in Urshifu. L’evoluzione sarà decisa dal giocatore il quale può scegliere lo stile di combattimento che più preferisce: lo stile Singolcolpo, evoluzione di tipo buio lotta, e lo stile Pluricolpo, evoluzione di tipo acqua lotta. Il processo di evoluzione è innestato se superata la prova della Torre acqua, per lo stile Pluricolpo, e della Torre Buio, per lo stile Singolcolpo.

La trama de l’Isola Solitaria dell’Armatura è assai veloce, e richiede per il completamente idealmente dalle 4 alle 7 ore. Il tempo richiesto dipende dalla difficoltà auto-indotta dal giocatore: se egli affrontata le sfide con Pokémon al livello 100, il tempo richiesto sarà infatti minimo. Iversamente, se la trama è affrontata con Pokémon sino al livello 60, le ore richieste aumenteranno sensibilmente. Ad ogni modo, il level cap dei Pokémon nella nuova area è lo stesso delle terre selvagge di Galar, ovvero il livello 60 (fino a 70, invece, per le ultime lotte). Ragion per cui affrontare la vicenda con Pokémon di livello 100 risulterebbe, appunto, molto facile. Ritenuto che vi è sicuramente una mole di giocatori che hanno già completato Spada e Scudo, e la facilità di reperire caramelle rare per avere una squadra di Pokémon al massimo livello, sarebbe stato ideale se Gamefreak avesse introdotto una modalità difficile per completare il DLC. Senza che il giocatore debba, ogni volta, auto indursi nell’utilizzare Pokémon depotenziati.

Complessivamente il primo DLC non offre una trama particolarmente elaborata. La stessa è assai lineare e molti protagonisti sono purtroppo forzati all’inverosimile. Nel senso che, citando Mustard, egli si esprime come un adolescente dei primi anni del 2000, con un uso di espressioni giovanili (che oggi definiremo già vintage) e un uso del vocabolario al limite dell’accettabile (bella raga, spariamoci una lotta, ecc…). Non solo, vi è una sensazione che, raggiunto il capolinea, la trama sembra incompiuta. Ciò a causa del fatto che non via è alcun climax e che alcuni dettagli non vengono approfonditi. Insomma, la narrazione è priva di mordente e guida con troppa facilità il giocatore fino alle ultime battute della trama. Senso di sfida che, come si poteva già dedurre, ricalca gli stessi difetti del gioco base. Nemmeno le Prove limitate post game (in breve, una seconda Torre lotta con l’obbligo di utilizzare un determinato tipo di Pokémon per scimmiottare lo stile dei capipalestra), aggiungono quella difficoltà e varietà che molti fan chiedono da moltissimi anni. Noi ce lo domandiamo ancora: dov’è il Parco lotta di Pokémon Smeraldo? Insomma, per intenderci, non è riciclando lo stesso contenuto endgame che si ottengono i giusti consensi.

L’isola dell’Armatura è una zona Terre selvagge con telecamera libera. L’esplorazione di quest’ultima può essere svolta in piena libertà di visuale, e vi sono molti settori che si diversificano fra loro e caratterizzati in base all’ambientazione. La Foresta concentrazione è un bosco popolato da Venipede, Emolga e Amoongus, mentre l’Antro scontro e la Grotta Grinta sono caverne popolate da varie specie di Pokémon roccia, normali, drago. Al loro interno vi sono addirittura diverse intersezioni che si sviluppano, seppur in maniera limitata, verticalmente. La vasta d’distesa d’acqua, invece, è il Mar Lineapelago, Sperdipelago, Quietarnia e il Mar Ginnico. Gli stessi richiamano le vaste distese d’acqua presenti in altri titoli della serie (Oro, Argento e Cristallo o Rubino, Zaffiro e Smeraldo), con le loro isole e una peculiare Baia (Baia Circolare). Come si evince da quanto appena descritto, l’Isola dell’Armatura è una vasta regione, maggiormente diversificata e anche caratterizzata da più elementi vegetativi. In particolar modo, l’Acquitrino fresco ricorda veramente una sorta di palude con pozzanghere, erbacce e alcuni alberelli piazzati nella mappa. È innegabile che il team di sviluppo ha svolto un lavoro di cura e caratterizzazione maggiore in confronto ai giochi base. Tuttavia, ciò non risolve uno dei problemi che già caratterizzavano le terre selvagge: la desolazione e lo sviluppo uniforme del rilievo, senza l’esplorazione su più livelli (o solo in parte in alcuni ambienti). Gli elementi su schermo sono sempre pochi, e lo sviluppo piatto del rilievo deludono sotto l’aspetto del level design: fin troppo semplicistico che non appaga nell’esplorazione come altri titoli ci hanno abituato. Nemmeno l’introduzione della ricerca di 150 Diglett Alola dispersi sull’intero territorio dell’Isola dell’armatura (sulla falsa riga dei 900 semi Korok nascosti nella vastissima mappa di The Legend of Zelda: Breath of the Wild) è sufficiente per apprezzare ogni singolo centimetro della mappa. Un vero peccato, visto le migliorie apportate nella caratterizzazione dell’ambientazione.

Il vero succo di questo primo DLC sono le lotte, e con esse si intende in particolare il competitivo, che sta prendendo sempre più piede fra i fan. Con competitivo si intende il formato ranked VGC, il quale prevede lotte online doppie (due Pokémon contro due Pokémon) per un totale di quattro Pokémon scelti su un intero team di sei. Game Freak, oltre a rivedere parte del metagame, ha quindi introdotto nuove, ed interessanti, mosse nonché migliorie (Quality of life) per la creazione di una squadra competitiva. Le Roccermature sono la nuova valuta del DLC, che permettono di accedere alle mosse tutor e ad alcuni utili servizi, come il reset completo delle EV. Le mosse tutor sono, a grandi linee, la trasposizione di altrettante e famose ma di un altro tipo. Erboscivolata corrisponde alla controparte Acquagetto: molto usata in VGC da Azumarill (tra l’altro ritornato fra i Pokémon catturabili). Si tratta quindi di una mossa fisica di tipo erba con priorità se attivo un campo erboso. Campopulsar, mossa che si ispira al concetto di Palla Clima cambiando tipo di attacco a dipendenza del campo attivo. E molte altre utili mosse da testare nell’attuale meta. Appare quindi palese come Game Freak sta rendendo importanti i campi del terreno quasi quanto gli effetti meteo, offrendo mosse specifiche in tal senso. Ciò permetterà di creare nuove tipologie di squadre tipiche del competitivo online (per citare le più famose: rain, sun team, trick room e tailwind team). Alcuni miglioramenti si notano anche nel ritrovamento di alcuni oggetti fin ora ottenibili unicamente coi punti lotta: le mente per modificare le nature. Oppure l’aumento dello spawn di piume presso alcune isole nelle vaste distese d’acqua (che conferiscono 1 EV di una determinata statistica). Nei raid, i Pokémon catturati hanno sempre l’abilità nascosta, mentre grazie alla Zuppamax è ora possibile sbloccare la forma Gigamax dei Pokémon in grado di accedere a questa forma. Oltre alle forme già note, vengono aggiunte le forme Gigamax degli starter di Galar, di Kanto e lo stesso Urshifu. Quest’ultimo, in particolare, con la sua mossa gigamax (Gigasingolcolpo per il tipo Buio e Gigapluricolpo per il tipo acqua) consente di ignorare gli effetti di protezione e di Dynabarriera.

Complessivamente, Pokémon Spada e Scudo: l’Isola Solitaria dell’Armatura non raggiunge quel livello qualitativo che speravamo di scorgere dopo svariati mesi dall’uscita del gioco base. Seppur si riconosce lo sforzo di Game Freak nel migliorare la creazione di squadre competitive, e le gradite aggiunte in tal senso, per tutto il resto il DLC si trascina, purtroppo, le medesime problematiche e critiche delle versioni base. A nostro parere, purtroppo il lavoro svolto dalla software house non è ancora sufficiente per raggiungere quello standard qualitativo dei titoli presenti su Switch. Insomma, non a caso si dice che perseverare autem diabolicum

 

Ci piace

  • Nuovi Pokémon da passate generazioni
  • Tante migliorie per il competitivo
  • Nuove e varie ambientazioni
  • Il primo Pokémon in squadra ora segue l’allenatore...

Non ci piace

  • …ma vi è sempre qualche problema di realizzazione;
  • Tecnicamente e graficamente resta un gioco arretrato
  • L’isola dell’armatura è una distesa “piatta”
  • Trama dimenticabile.
3.75

Scritto da : Pusti

Avvocato, sportivo e gaymer. Tra le varie passioni e attività, quella relativa ai videogiochi e al divertimento ludico da tavolo (boardgame) è intramontabile. Fedele al marchio Nintendo, giocatore su PC e amante del VR senza fili (Oculus Quest), Pusti è uno degli storici redattori di Joypad.ch

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