Pokemon Scarlatto e Violetto sono usciti quasi un anno fa, e non è passato un singolo minuto, tra le 180 ore di gioco, in cui non abbia imprecato a causa della qualità tecnica, della grafica e dei vari bug. Per qualcuno che gioca a Pokemon a un certo livello, che sia nel formato competitivo, nelle regole Smogon o anche solo nel pve dei Tera Raid, il gioco può diventare estremamente frustrante. Ma non solo. Gli altri contenuti, come la trama, il world building, in parte anche il level design e alcune scelte stilistiche come gli interni delle case non visitabili o estremamente vuoti, stanno lentamente smorzando la mia passione per la serie Pokémon che, tutto sommato, permane nel corso deli anni fin dai tempi dalla versione Blu.
Da Pokémon Spada e Scudo mi chiedo…cosa sta succedendo in Game Freak? Il passaggio su Nintendo Switch è stato sino ad oggi imbarazzante sia sul piano tecnico che, in parte, sui contenuti. Con ben due DLC all’orizzonte, speravo che Game Freak sarebbe stata in grado di risolvere, almeno in parte, i problemi che affliggono la nona generazione. Tuttavia, la Maschera turchese (The Teal Mask) non solo sembra un copia-incolla di Paldea dal punto di vista tecnico, ma in alcuni punti la regione di Kitakami rende in modo peggiore! Ma procediamo con ordine…
Un DLC che ridefinisce (in parte) il metagame
Ci sono comunque lati positivi in questo DLC, come l’aggiunta di strumenti utili per il competitivo, l’azzeramento/crescita delle EV (mochi), alcune novità nelle QoL di alcune funzioni e il Pokédex di Kitakami, che conta ben 200 Pokémon, tra quelli già presenti nel gioco base. Vi sono certamente qualche nuovo Pokémon, nonché il ritorno di vecchie conoscenze: la forma regionale di Sinistea, una graziosa tazza ispirata al thé verde con una mossa esclusiva molto utile in battaglia, o la terza evoluzione alternativa di Applin, Dipplin, che si colloca tra le due già conosciute come una sorta di “annoyer” con abilità di “Speed control” grazie alla sua mossa esclusiva. E ancora, Ogerpon, che può cambiare il suo tera tipo in base alla maschera che indossa, la forma di Paldea di Ursaluna, chiaramente ispirata a Pokémon Leggende Arceus, il trio di “semi” leggendari di tipo veleno, Okidogi, Munkidori, Fezandipiti, e la rivisitazione delle abilità/mosse di alcuni Pokémon del passato. Citiamo, ad esempio, Empoleon, la cui abilità nascosta è ora tenacia, laquale raddoppia il suo attacco speciale se una sua statistica viene diminuita da una mossa avversaria, o Torterra, che ora può apprendere tramite accoppiamento la mossa Gettaguscio (Shell Smash), rendendolo utile non solo per i Tera Raid ma anche per il competitivo, oppure Shiftry con la sua nuova abilità Vento Propizio, perfettamente adatta alle squadre di “Speed control”. I modelli dei Pokémon, la resa grafica degli stessi, sono di buona qualità e si vede la cura impiegata dagli sviluppatori. Tuttavia, i punti positivi si fermano qui.
Cara Game Freak, qualcosa non torna…
I primi momenti a Kitakami lasciano presagire una mappa più ricca, meglio strutturata e sicuramente con un level design più accattivante rispetto a Paldea. Al centro della mappa c’è la grande montagna dell’isola, ci sono diverse zone tematiche, come un piccolo deserto, un bosco, la cittadella di Kitakami e la rampa dove si svolge il festival. C’è anche una grande grotta con molte strade e vie da esplorare, come un gigantesco labirinto. Il level design è sicuramente migliorato rispetto a Paldea, ma il risultato finale sul piano tecnico smorza qualsiasi entusiasmo. Il framerate è più instabile rispetto al gioco base, a tratti sembra che il DLC gestisca il mondo di gioco persino peggio. Almeno durante l’esplorazione non ho riscontrato gravi bug, come crash del gioco, schermate nere, schermate di errore con conseguente chiusura del software, com’è avvenuto nel gioco base. Per fortuna, oserei dire. La realizzazione tecnica della nuova mappa cancella, in ogni caso, tutte le migliorie sul piano del level design, lasciando un senso di insoddisfazione una volta raggiunto l’end game. La domanda ricorrente appare ormai legittima: come mai il Brand più famoso nel mondo dei videogiochi, con incassi record, si è abbassato a un tale livello, quasi imbarazzante? Anche se potrebbe essere un problema di hardware (la Nintendo Switch ha già 6-7 anni, su cui girano giochi di una certa complessità come The Witcher 3, Doom Eternal, Xenoblade Chronicles 2/3, solo per citarne alcuni), l’ottimizzazione del codice e la realizzazione tecnica generale sono gravemente insufficienti, e temiamo che nemmeno con l’arrivo della seconda parte del DLC la situazione migliorerà (sempre sperando di essere smentiti). Raggiunto l’end game, i Tera Raid giocati online di livello 6 e 7 sono un fallimento dopo l’altro: lag, turni che saltano inspiegabilmente, tempi di caricamento infiniti. Per non parlare del sistema di refresh dei raid che ricorda le code d’attesa per giocare a titoli come Diablo al lancio. L’idea dei raid senza turni è sicuramente una novità nel mondo di Pokémon, ma con questo livello di realizzazione tecnica siamo al limite dell’ingiocabile. È un po’ meglio se si gioca in locale, dove i giocatori possono coordinarsi personalmente e scegliere le proprie mosse senza causare importanti lag. Il pve di Scarlatto e Violetto, pertanto, non è per nulla consigliabile. Resta, dunque, il Pvp, per avere un minimo di soddisfazione durante l’endgame.
Facendo astrazione dal puro lato tecnico, la storia del DLC vede come protagonisti Carmine e il suo fratello minore Kieran, che, con il nostro aiuto, scoprono il segreto di Ogerpon, il Pokémon delle leggende, che appare durante il Festival annuale delle maschere dell’isola. Il ritmo della narrazione ricorda, in parte, il primo DLC di Pokémon Spada e Scudo. I testi sono semplici e la trama è talmente prevedibile che non ci spingiamo oltre a questa analisi. La storia, così come concepita, è solo un semplice contorno che non salva il DLC dalla disastrosa situazione tecnica menzionata poco fa. In ogni caso, la stessa può essere portata a termine in meno di due ore se già si possiedono Pokémon di un certo livello.
Concludendo, io stesso sono rimasto senza parole. Sono cresciuto con Pokémon, fin dagli albori. Ho giocato ogni singola generazione, dalla prima fino ad oggi. In più di vent’anni, la saga ha vissuto alti e bassi, come giusto che sia, con alcune versioni più riuscite di altre. Ma mai, dalla distribuzione del Brand anche in occidente, ho visto un prodotto Pokémon della serie principale così scadente, e non solo dal punto di vista tecnico. Tutte quelle (poche) migliorie in altri aspetti del gioco (metagame per alcuni Pokémon, pvp e modelli dei Pokémon) vengono oscurate dalla qualità nettamente insufficiente complessiva del gioco. Mi chiedo, quando anche i fan storici e i giocatori competitivi si stancheranno di questo trattamento che The Pokémon Company riserva alla sua famosa serie, cosa ne rimarrà di Pokémon?
The Good
- Qualche novità (e piccoli aggiustamenti) per il mondo competitivo
- Il level design di Kitakami è strutturalmente più complessa rispetto a Paldea...
The Bad
- ...ma ha ancora (grossi) problemi sul piano tecnico
- I Tera Raid e il nuovo minigioco sono difficilmente giocabili online (lag e crash inspiegabili)
- Trama breve e prevedibile