PlayStation DualSense Edge

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PlayStation DualSense Edge

I controller pro non sono certo una novità. Il più celebre, uscito in passato, è senza dubbio il controller Elite di Xbox One e Xbox Series. E ci sono stati diversi prodotti, taluni anche assai buoni, creati da terze parti.

Ma un controller pro come questo, creato da Sony per PlayStation 5, è una novità perché è il primo che esce direttamente dalla mente dei creatori della console e non da qualche intraprendente designer di una terza parte. DualSense Edge, questo il nome del pro controller di PS5, riuscirà a giustificare il suo prezzo assai elevato?

Al limite

Il controller standard di PS5 è già di per sé assai tecnologico e offre funzioni niente male. Dopo aver ereditato da PS4 il touch panel, microfono e altoparlante integrato, ha introdotto grilletti adattivi e una nuova generazione di feedback tattile che lo rende uno spettacolare compagno di giochi. Edge offre tutto quello che la versione di base ha già ma in più costruisce, offrendo una pletora di opzioni per il gamer esigente. Perché a 279.90CHF (al momento della stesura), DualSense Edge è un accessorio sul quale dovete fare una bella riflessione e decidere. È un investimento non da poco ma, in cambio dei vostri sudati soldini, può modificare in modo molto significativo come giocate su PS5.

Nel menù troviamo allora input programmabili, opzioni di sensibilità analogica, pulsanti extra, profili, numerosi accessori e un design modulare che consente di sostituire completamente un modulo dello stick analogico in caso di problemi o rotture. Edge viene venduto in una custodia rigida bianca, un lungo cavo USB-C braided e una serie di paddle e thumbstick di ricambio. È possibile caricare il controller nella custodia, grazie a uno sportello sul retro, con un connettore di plastica aggiuntivo che consente di bloccare fisicamente il cavo USB nel controller. Ok è parecchio da digerire, quindi andremo con ordine.

Cosa trovo nella scatola

Aprire l’astuccio rigido di DualSense Edge rivela immediatamente il controller. Al primo impatto sembra un controller di PS5 normale ma saremmo in errore. Il lato frontale rivela solo una minima parte delle aggiunte. Nella fattispecie due levette funzione, Fn, al di sotto degli stick analogici, fanno capolino. Si tratta di pulsanti che attivano la scelta rapida di diversi profili, che possiamo definire come vogliamo nelle impostazioni della console. Arriveremo su una pagina che permette di rimappare facilmente i controlli. Premendo di nuovo questa combinazione si torna rapidamente al gioco. Oltre a questo, i tasti funzione possono controllare l’audio senza dover navigare nei menu.

Basta tenerne premuto uno e premere verso l’alto o verso il basso sul pad direzionale per regolare il volume, oppure premere da sinistra a destra per regolare il bilanciamento dell’audio del gioco e della chat. Vista la loro posizione sarà assai difficile premerli per errore durante una sessione di gioco, rendendoli comodi da usare, rapidi e privi di attivazioni accidentali. I tasti fn sono molto potenti e permettono di rimappare qualsiasi cosa: che si tratti dei pulsanti facciali, del d-pad o degli input del touch-pad. È possibile reinventare completamente il layout di qualsiasi gioco. L’interfaccia permette addirittura di avere il pieno controllo della calibrazione degli stick, con diverse curve di velocità e persino zone morte dei grilletti regolabili per ogni stick. Basta premere il pulsante FN sulla parte anteriore dell’Edge per passare da tre profili alle impostazioni predefinite.

Sul lato opposto del controller è dove ci sono la maggior parte delle funzioni extra. Partendo dall’alto, il cavo USB può essere fissato al controller in maniera sicura, usando il cavo braided incluso e un sistema di blocco in platica, anch’esso alloggiato all’interno del case. Il fissaggio è resistente ma non abbiamo provato a tirare fino alla rottura del blocco. Certo, è un po’ strano tornare indietro di due generazioni di console e giocare col cavo permanentemente attaccato al posto di usare il wireless integrato ma è innegabile che per taluni l’idea sarà intrigante. Una connessione sicura e senza possibilità di scollegamenti, niente batterie da ricaricare e la garanzia di ritrovare il controller, visto che è assai più difficile perderlo in giro tra i cuscini del divano.

Appena sotto, una levetta per ogni trigger, permette di regolarne la corsa. Ci sono tre stop: quello classico di Dual Sense, uno circa a metà corsa e uno cortissimo. L’idea è che per giochi in cui dobbiamo poter dosare il trigger, come un gioco di guida, preferiremmo una corsa lunga mentre uno shooter, specialmente per quanto riguarda l’atto di fare fuoco, può beneficiare di una corsa più corta, aumentando in modo anche sensibile il numero di colpi sparati per minuto. Abbiamo usato tantissimo questa features anni fa quando, con Elite controller su Xbox One, abbiamo passato tante (troppe) ore su Destiny 2. Lo stesso è ora fattibile su PS5 e, per shooter competitivi, ci piace molto l’opzione. Lo svantaggio di questo controller rispetto all’Elite di Xbox è che abbiamo solo due paddle mentre Microsoft ne ha inserite 4 sul suo prodotto. Meno customizzazione per certi scenari, insomma, nel caso di PS5.

A metà controller troviamo due paddle metallici. Possiamo optare per paddle lunghi, che seguono il profilo del controller, per essere premuti principalmente con gli anulari. Non sono adatti ad accelerare un auto o sparare (secondo noi almeno, voi potreste trovarvici bene) ma di sicuro per attivare qualche funzione speciale. Tornando al nostro Destiny 2, perché non usarne uno per il colpo corpo a corpo e l’altro per le granate, ad esempio. Se i paddle lunghi non ci piacciono possiamo sempre optare per altri, decisamente più minuti e corti. In questo caso abbiamo trovato molto più pratico usarli con il dito medio, che si trova in posizione più elevata. Il funzionamento rimane lo stesso dei paddle lunghi ed è bene inteso possibile metterne uno lungo e uno corto, secondo la nostra preferenza. Il sistema di fissaggio ci è parso sicuro, non ci è mai capitato che si staccassero durante una partita, nonostante il loro fissaggio magnetico. Piuttosto, i paddle piccoli non si inseriscono in modo sicuro nella gomma che fodera l’interno del case, risultando in inevitabili movimenti dentro al case, specialmente se lo trasportiamo in giro. Un vero peccato, perché sembra una disattenzione di progettazione che può avere conseguenze… che può fare un pezzettino di metallo, libero di sballottare contro un controller di plastica?

Per finire, troviamo una levetta, sul lato posteriore in basso del controller, che sgancia una piccola placca sul lato frontale. Si tratta della parte che incapsula gli stick analogici, pulsante PlayStation, pulsante muto e il foro del microfono. Al di sotto, due levette metalliche permettono di sganciare gli stick che possono poi essere sfilati e sostituiti in caso di problemi. Da un lato è lodevole che Sony dia la possibilità di cambiare solo uno stick danneggiato, evitandoci di ricomprare un controller intero. Dall’altra sarebbe stato forse meglio migliorare sensibilmente la durabilità degli stick stessi, eliminando il problema alla radice. Meglio di nulla in ogni caso. Nel caso degli stick poi possiamo anche sostituire la parte in gomma, preferendo dei “funghetti” più alti o bassi ma sempre convessi. La forma più concava standard invece è relegata a solo un set di due funghetti. Quindi o vi piace la forma regolare oppure potete regolare l’altezza.

Uguale ma diverso

DualSense Edge è un controller che richiede un po’ di tempo per essere apprezzato. Principalmente perché su console non siamo abituati ad avere il pieno controllo di ogni funzione e le paddle, sebbene utilissime, non fanno parte normalmente del repertorio della nostra memoria muscolare. In superfice Edge è un controller PS5 assolutamente normale. Stessa ergonomia, stesse funzioni ma un’autonomia peggiore rispetto ad un controller tradizionale: 6 ore circa contro 12. Bene inteso l’autonomia reale varierà dal tipo di gioco e da quali funzioni sono attive ma in generale, la riduzione dell’autonomia è uno svantaggio puro e semplice.
Una volta però che iniziamo a usarne tutte le funzionalità e ci prendiamo un po’ di tempo per creare profili specifici per diversi giochi, le cose si fanno interessanti. Potremo definire impostazioni per uno shooter per poi cambiare rapidamente ad un altro preset per un gioco di corse. Non è nemmeno necessario uscire dal gioco perché la customizzazione si può fare direttamente dalla barra di PS5, mentre stiamo giocando. Tutto sta in quanto tempo decidiamo di dedicare alla customizzazione della nostra esperienza di gioco.

E qui arriviamo al nocciolo della questione. DualSense Edge non è un controller per il gamer casual. Il rapporto prezzo/features è a nettissimo vantaggio di un controller standard. L’offerta di questo prodotto è invece più interessante per tutti coloro che vivono e respirano PlayStation 5. Pro gamer, fanatici delle partite classificate e in generale per chi vuole poter entrare nel dettaglio di come si sta giocando. I vantaggi tecnici sono innegabili a questo punto. La personalizzazione si paga cara, pare.

Cosiderazioni finali

DualSense Edge è un controller per una fetta limitata di giocatori che davvero cercando la flessibilità extra. Sony ha fatto un buon lavoro sebbene la controparte Elite, specialmente il secondo modello, fanno meglio. Microsoft d’altra parte ha avuto due generazioni di prodotti simili per rifinire ancora più in dettaglio il proprio hardware. Ma in realtà quello che ci manca è il secondo set di paddle… Ma parlavamo di PlayStation 5, no? Se le features vi ispirano, Edge ve lo raccomandiamo. Non troverete un’integrazione così profonda, integrata e facile da gestire con un controller di terze parti. Se invece vi siete fermati al paragrafo introduttivo, inorriditi dal prezzo, beh, un controller standard saprà fare un ottimo lavoro lo stesso.

Ci piace

  • Personalizzabile
  • Paddle
  • Tante features extra
  • Profili

Non ci piace

  • Autonomia
  • Non per tutti

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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