Overwatch

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Overwatch

Blizzard è maestra nel creare giochi di enorme successo. Warcraft, Starcraft, Diablo, World of Warcraft, Hearthstone… devo davvero continuare? Quello che un po’ mancava nella sua nutrita scuderia di titoli era un titolo che attirasse i fan degli FPS fortemente competitivi. Beh, dopo lunga attesa finalmente è arrivato Overwatch. Un altro successo?

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Le sentinelle

Per essere uno strano miscuglio tra MOBA e FPS, esclusivamente PvP e incentrato sulla competizione, Overwatch ha dalla sua un universo interessante e complesso che non troverete nel gioco. Nel senso che è tutto contorno. In Overwatch il mondo è appena uscito dalla Crisi Omnic, una rivolta su scala mondiale delle IA create dall’umanità per svolgere lavori al posto suo. Per porre fine al conflitto è stata creata la task force degli Overwatch, individui eccezionali in grado di guidare la vittoria del genere umano sulle macchine. Peccato che non tutti i membri della task force fossero perfetti e a lungo andare, tra accuse di corruzione e altri crimini infamanti, i popoli della terra abbiano perso affetto per questi “eroi”. Quando il mondo ha scoperto dell’ala segreta degli Overwatch, i Blackwatch, la fine è iniziata. Assassini, rapimenti, tortura… nessuno degli Overwatch ne è uscito con l’onore intatto. Da faro luminoso per l’umanità a reietti. La fine della squadra ha significato però una nuova escalation di tensioni tra umani e Omnic ed è per questo che alcuni hanno deciso di riformare gli Overwatch. Storia complessa, dicevamo. In effetti il tutto è molto più articolato ma ci sono degli eccellenti short movies online che spiegano tutto quanto e non vogliamo privarvi del piacere della scoperta. Basti dire che, per essere un gioco del genere, Blizzard ha davvero voluto metterci del suo.

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Inizia lo scontro

Overwatch è puro gioco di squadra. La modalità principale, che per ora è anche l’unica disponibile nel gioco, mette i giocatori in squadre da 6 per scontri all’ultimo centimetro. Le due squadre partono ai lati opposti della mappa e devono alternativamente attaccare o difendere una zona. Che si tratti di un punto di controllo o di scortare un veicolo in movimento lungo un percorso, la sostanza non cambia. Cambia invece l’approccio, ma non anticipiamo troppo. I personaggi sono 21 e sono divisi nelle classiche categorie: attacco, difesa, tank e supporto. Ogni personaggio è molto diverso dagli altri, specialmente tra classe e classe ma anche al suo interno. Soldato-76 è forse il personaggio più facile per iniziare essendo dotato di fucile d’assalto, missili e generatore della vita. Ma limitarsi ad un solo PG sarebbe folle e per questo possiamo cambiare in qualsiasi momento della partita, sia esso dopo un respawn o tornando nella base iniziale. Non ci sono particolari malus se vogliamo modificare la scelta. Il gioco di squadra è dunque fondamentale affinché ci siano le classi giuste e al momento giusto. Può essere bello scegliere tutti quanti un personaggio come Widowmaker, dotata di sniper e assalto oltre alla trappola velenosa, ma con 6 Widowmaker in campo la sconfitta è praticamente assicurata. Non molto utile prendere anche solo dei tank, sebbene ho scoperto che è una strategia vincente per la sfida di questa settimana. Insomma, Overwatch è un gioco che va scoperto al massimo prima di lanciarci davvero in partite online. Fortunatamente possiamo cimentarci in partite contro i bot (modalità talmente realistica che succede di essere buttati fuori al menu perché i bot si sono disconnessi, ah che gioia!). Dopo un breve tutorial è quindi necessario, a nostro avviso, farsi qualche oretta di gioco con tutti e 21 i PG. Quali sono i vantaggi di Tracer? Bastion va usato in quali frangenti? Meglio D.Va, Winston o Zarya come tank? E in difesa vogliamo sfruttare il potere davvero op di Hanzo (ma con la sua cadenza di tiro bassa) o preferiamo magari Mei col suo muro di ghiaccio impenetrabile? Se non sapete rispondere a queste domande, non potete giocare bene a Overwatch, semplice. Ovviamente si formeranno presto delle preferenze ma per giocare efficacemente in team, i personaggi vanno sviscerati. Il gameplay si fa ancora più strategico per via dei vari poteri dei PG e vanno adattati alle scelte del team nemico. Quello che ci piace molto di questo titolo è proprio questo: la grande dinamicità degli scontri per quanto riguarda il gioco ma anche l’equilibrio dei poteri in campo.

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Ingranare la quarta

Come dicevamo, le modalità di gioco per ora non sono moltissime. Dodici ambientazioni che vanno a formare 18 mappe (alcune sono modulari e vengono adattate alla modalità di gioco). Forse potranno sembrarvi poche ma sono state realizzate con enorme cura. Non solo ai dettagli visivi, visto che ogni singola ambientazione è semplicemente traboccante di piccoli dettagli ed elementi di contorno. La vera forza di Overwatch è che le mappe sono equilibrate al massimo. Gli anni di sviluppo uniti ai vari periodi di beta test hanno dato buoni frutti e non sentiamo mai di essere in svantaggio per via del territorio di gioco. Previa una discreta conoscenza della mappa, troveremo sempre qualche punto strategico che funziona per qualche istante prima che il nemico si accorga della nostra posizione. Non c’è decisamente posto per i camperoni ed è questo che importa. Le battaglie scorrono sempre fluide e senza intoppi dovuti alla geometria del mondo di gioco ma al limite alla nostra niubbaggine. Di nuovo la conoscenza approfondita di pro e contro dei personaggi fa sì che non ci sia mai un personaggio troppo OP, ognuno infatti ha una sua nemesi, un PG in grado di superarne i poteri e distribuire giustizia. Il gioco poi non lesinerà consigli ad ogni nostra morte, suggerendoci modi per eliminare il giocatore che ci ha appena freddato. Manca all’appello la modalità cooperativa, posticipata da Blizzard di qualche settimana ancora. Sospettiamo che durante la beta pubblica o interna siano risultati problemi di bilanciamento del gioco. Conoscendo il publisher però siamo tranquilli perché la leggendaria tenacia e attenzione al dettaglio di Blizzard è rinomata. Diamo tempo al tempo.

Overwatch ha dalla sua una doppia natura fatta di divertimento immediato e di strategia avanzata. Possiamo senza problemi lanciarci in partite con gli amici e darcele di santa ragione senza troppi pensieri oppure formare un vero e proprio team e cominciare a pianificare. Conoscenza della mappa e dei personaggi, ancora una volta, sono la chiave. Blizzard ha fatto parecchio per assicurarsi che questo suo Overwatch abbia le carte in regola per attirare molti fanatici di eSport. Non passerà molto prima dei campionati mondiali perché il titolo ha tutto quanto dalla sua. Ci sono ancora alcuni problemi di gioventù però come ad esempio la mira, troppo pressapochista per i nostri gusti.

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Per ogni palato

Overwatch ha una grafica cartoonesca molto ben scalabile. Abbiamo giocato sia su un PC di fascia alta (i7 6600K, 16GB RAM e GTX970 – un Acer Predator G6 di cui parleremo presto su Joypad), uno di fascia media (i5 6600K, 8GB RAM e GTX650) e su Xbox One (grazie Microsoft per il codice!) e siamo sempre soddisfatti. Certo, sul PC di fascia alta godiamo di textures definite e modelli dei personaggi davvero molto ben fatti ma sulle altre due macchine di test (una GTX650 non si allontana dai dettagli minimi) restiamo comunque contenti. Con questo vogliamo dire che essendo Overwatch basato su una grafica che non tende al fotorealismo è godibile su un ampio parco di macchine, una chiara volontà di Blizzard di renderlo appetibile ad ampie fette di giocatori, senza doversi preoccupare troppo delle prestazioni. La differenza semmai tra PC e console è la velocità di gioco, decisamente maggiore su computer. Il motivo è ovviamente da ricercarsi nei controller dove la combo tastiera + mouse rimane imbattuta. Visto che i due mondi non andranno a collidere nell’immediato futuro, scordatevi il cross play, non è un problema. Anzi, si tratta di necessari aggiustamenti alle versioni console visto la grande velocità delle partite. Menzione d’onore per il character design, davvero sopra gli standard, e che strizza (ancora una volta) l’occhio al mondo cosplayer.

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Cosa ci riserva il futuro?

Overwatch è arrivato sui nostri schermi ed è molto probabilmente qui per restare. Strizzando l’occhio in modo palese agli eSport e con tanta cura nei dettagli, ha le carte giuste per attrarre moltissimi fan. Certo, ci sono ancora parti che necessitano qualche ritocco e a livello di modalità di gioco ci aspettavamo qualcosa in più. Blizzard rilascerà molti contenuti nel futuro prossimo ma questo potrebbe spingere alcuni di voi ad aspettare. Allo stato attuale Overwatch è divertente, sia su PC che console. Frenetico, caotico ma anche soddisfacente con il giusto team. Ripetiamo, il potenziale c’è tutto. Ora restiamo a vedere…

 

Ci piace

  • Gioco di squadra
  • Divertente
  • Character design

Non ci piace

  • Poche modalità
  • Qualche problema con la mira
  • Gioventù del titolo
5.25

Scritto da : Dave

Editor in Chief di Joypad, lo trovate anche sui social @MrPipistro

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