Overpass

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Overpass

Overpass, stando alla descrizione del gioco all’acquisto, leggiamo “simulazione, sportivo, gare” Per quanto riguarda sportivo e gare siamo tutti d’accordo, ma sarà davvero simulativo?

Andiamo con ordine. Negli ultimi tempi sono stati rilasciati molti racing games, alcuni puramente per la pista alcuni incentrati più sui rally altri un po’ ibridi. Ci sono titoli più simulativi mentre altri un po’ più facilmente giocabili con una certa leggerezza insomma più semplici, non per questo meno divertenti. Overpass viene definito come detto pocanzi un simulatore di fuoristrada dalla casa produttrice, il che attira subito l’attenzione degli amanti del genere soprattutto perché se parliamo di pista c’è l’imbarazzo della scelta sui titoli. Ma riguardo l’off road invece non si trova molto. Lanciamo il gioco dopo un breve video introduttivo ci troviamo a poter scegliere se iniziare la carriera oppure andare direttamente in gara. Abbiamo anche la possibilità di creare delle sfide personali, giocare in schermo condiviso oppure online.

Come ogni gioco che si rispetti al lancio della carriera e prima delle gare, ci troviamo immersi in un tutorial e qui cominciano i primi problemi. L’istruzione comincia in modo tranquillo con uno sguardo complessivo sui comandi di base. Ma dopo un paio di circuiti veramente semplici ci troviamo confrontati con pareti al quanto complesse. Stiamo parlando del tutorial! Quella parte del gioco che dovrebbe darmi delle nozioni di base! Risulta così complessa che in alcuni punti ci è quasi passata la voglia di continuare a giocare. Dopo svariati tentativi e con un po’ di frustrazione finalmente possiamo iniziare la nostra carriera.

Gameplay

Overpass è un simulativo off-road, ma il nostro parere è che Epic Games non abbia centrato proprio a pieno l’intento che cera dietro questo titolo. La guidabilità e gradevole e in alcuni momenti ricorda anche quella reale, ma spesso la fisica, i movimenti dell’auto e le reazioni sono un po’ particolari… Diciamo che non è sicuramente un gioco di velocità come e giusto che sia i tracciati per lo più vanno affrontati con pazienza e calma, sempre e comunque cerando il miglior tempo. Ci sono però dei tracciati che definiremmo più bilanciati, dove ci si può anche divertire, mentre alcuni sono al limite della frustrazione. Attenzione non è assolutamente detto che questo sia per forza di cose un male. Tutto dipende dalle intenzioni degli sviluppatori. Se pensiamo a titoli come Trials Revolution, possiamo sicuramente dire che da un certo livello in su tutti i percorsi siano frustranti e veramente complessi. Ora il punto è, stiamo parlando di un simulativo o di un gioco di abilità pensato in questa maniera?

La guidabilità e la fisica sono un ibrido fra un Arcade e un simulativo. Molto bene la differenza di grip sulle varie superfici, molto bene la simulazione del 4×4 soprattutto in curva (se non si molla il gas non gira), ma aspetti come la gestione del motore, i danni la gestione del gas la percezione di velocita ecc. Ricordano molto di più un arcade. Il feedback sulla manopola è presso che inesistente, sul grilletto dell’acceleratore sarebbe molto gradito avere un ritorno per capire quando li fuoristrada slitta invece dobbiamo interamente basarci sul suono del motore che va fuori giri. Sul grilletto del freno stesso discorso possiamo frenare leggermente, bloccare o pinzare giusto e non cambia assolutamente nulla a livello tattile. Siamo in off-road, sarebbe gradito avere una vibrazione quasi costante che ci ricorda che stiamo affrontando terreni scoscesi e invece, calma piatta! Abbiamo solo dei leggeri feedback quando siamo sugli ostacoli o quando letteralmente saltiamo. Ci siamo sempre più abituati negli anni ad avere una certa sensibilità nelle mani che ci permette quasi di sentirci dentro la vettura. Basti pensare ad un Forza Motorsport per esempio dove in staccata in accelerazione e anche in curva abbiamo un feedback costante che ci permette di capire il comportamento della vettura. Qui invece possiamo basarci quasi unicamente sull’esperienza visiva e auditiva per capire ciò che succede. Molto bella l’idea di potere cambiare le trazioni passare da 4×4 a trazione posteriore oppure utilizzare il bloccaggio del differenziale. Purtroppo, anche in questa sezione come già accennato prima sarebbe stato carino se fosse stato più simulativo. Le differenze si sentono poco. Si, con la trazione posteriore facciamo un po’ più fatica a partire su terreni fangosi che con il 4×4 ma la differenza e davvero poca. Il bloccaggio del differenziale dovrebbe renderci quasi impossibile girare ma non è così. La trazione posteriore soprattutto su terreni viscidi dovrebbe farci andare di traverso e invece nulla. Un altro aspetto un po’ bizzarro sono i danni che sembrano essere assegnati un po’ a caso quando si picchia a dipendenza della velocità vengono assegnati i danni e abbiamo spesso avuto l’impressione che il danno non sempre fosse legato alla zona colpita ma piuttosto all’intensità dell’incidente.

Carriera

Per gli amanti del perfezionismo, la carriera potrebbe essere un po’ frustrante. Infatti, una volta completata una tappa saremo inseriti in classifica dopodiché non potremo più riprovarci, quindi buona la prima insomma! Fortunatamente lascia molto margine d’errore abbiamo concluso gare al primo posto anche dopo aver capottato un paio di volte e saltato qualche esercizio. Per intenderci siamo riusciti a piazzarci ampiamente primi con una penalità di 40 sec ed avere capottato 3 volte in un circuito di tre giri. Le gare vengono sbloccate al completamento della precedente, come le auto ATV ecc. Questo ci obbliga chiaramente e giustamente a farci la gavetta ma a mano a mano che sblocchiamo percorsi possiamo scegliere verso che direzione andare. I danni accumulati nelle varie tappe del campionato verranno mantenuti per le successive il che è da un lato molto interessante mentre dall’altro molto punitivo soprattutto per chi già si dovesse trovare in difficoltà. Questo perché per riparare i danni dovremo usare i soldi vinti in base ai nostri piazzamenti. Di conseguenza se il pilota ha già difficoltà e se in una tappa, oppure se va male e distrugge la macchina oltre a doverla riparare si troverà con meno soldi per farlo. Mentre esponenzialmente chi va bene, non distrugge l’auto e in più riceve una quantità maggiore di soldi. Lo stesso sistema funzione per gli upgrade dell’auto. Quindi un sistema interessante che rende il gioco intrigante per i più maniaci della simulazione ma potrebbe renderlo davvero frustrante per chi magari ama un tipo di divertimento più rilassato. Sarebbe magari carino avere una scelta su come affrontare la carriera e in base al livello aggiungere dei bonus o delle difficoltà.

Multiplayer

Per quanto riguarda il multiplayer abbiamo la possibilità di sfidare gli amici col lo schermo condiviso oppure in Hot Seat in locale. Ce anche la possibilità di giocare online, creando noi stessi una stanza oppure lanciandoci a caso in una lobby “rapida”. Purtroppo, questo e tutto quello che riusciremo a dirvi riguardo al multiplayer siccome dopo svariati tentativi di creare una stanza o di partecipare ad una stanza casuale online non siamo mai riusciti a trovare nessuno. Ci siamo fatti un’opinione ovvero che probabilmente questo gioco e più di nicchia e quindi le stanze la gente le crea con i propri amici (anche se in realtà non si possono fare stanze private).

Grafica e sonoro

Per quanto riguarda la Grafica Overpass non è affatto male. I paesaggi sono molto ben disegnati il gioco risulta fluido e bello dettagliato. Gli effetti grafici sono un po’ più scontati quasi a momenti statici. Per esempio, il fango che schizza dalle ruote è su per giù sempre uguale. Ma a parte queste piccolezze la grafica e davvero buona e coinvolgente fino all’orizzonte. La musica di gioco è bella non invasiva, di un ritmo piacevole … Peccato che se come in questo momento per un motivo o per un altro mi capita di lasciare il menu aperto per qualche minuto (come per esempio per recensire il gioco) oppure che so per navigare un po’ fra i menu, per modificare auto, pilota, qualsiasi cosa… insomma la colonna sonora e composta da una sola canzone in loop nel menu e un’altra nel menu carriera.

Conclusioni

In conclusione, Overpass e un gioco non troppo simulativo con qualche dettaglio poco curato. Più che un racing game lo definiremmo questi un gioco di “strategia e pazienza”. A tratti quasi frustrante per ci ama il genere di giochi in cui ripetere più volte le stesse cose cercando la precisione. Il gioco manca completamente di feedback sensoriali per quanto riguarda il controller il che rende l’esperienza abbastanza distaccata e poco simulativa. Un titolo sicuramente di nicchia, per chi ama il genere fuori strada e possiede una certa sensibilità con il pad e soprattutto molta pazienza. Gioco comunque molto fluido e dotato di una grafica notevole. Paesaggi molto belli e rilassanti e percorsi realizzati con molta inventiva. Assolutamente da provare se siete amanti del genere soprattutto vista la scarsità di titoli in questo settore, ma sconsigliato sicuramente a chi cerca un simulativo oppure un gioco con il quale svagare la mente e rilassarsi.

Ci piace

  • Grafica
  • Circuiti
  • Auto/ATV
  • Multiplayer locale

Non ci piace

  • Gameplay
  • Difficoltà
  • Dettagli di guida
  • Simulazione e fisica
  • Feedback tattile
4.25

Scritto da : Redazione

Di quando in quando la Redazione prende vita e pubblica articoli tutti suoi. Com'è possibile? Nessuno lo sa...

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